Il delitto di Garlasco, su Nove un nuovo capitolo di Tutta la verità
Dopo Erba e Avetrana, Tutta la verità ricostruisce (a suo modo) l’omicidio di Chiara Poggi prima di occuparsi del caso Pantani e del Mostro di Firenze.
13 agosto 2007: la 26enne Chiara Poggi viene ritrovata in una pozza di sangue sulle scale che portano allo scantinato della villetta nella quale vive con i genitori a Garlasco, in provincia di Pavia. L’omicidio diventa da subito uno dei casi crime più seguiti e discussi del Paese e porta, dopo un lungo iter giudiziario, alla condanna definitiva dell’allora fidanzato della ragazza, Alberto Stasi, che ne rinvenne il cadavere e che inquirenti e giudici hanno individato come assassino della giovane.
Una vicenda che diventa oggetto del terzo appuntamento con Tutta la verità, in onda questa sera, giovedì 18 aprile 2019, dalle 21.25 su Nove (DTT, 9; Sky, 149; Tivùsat, 9). L’attesa per questo terzo capitolo del ciclo true crime è alta, soprattutto dopo la ricostruzione del caso di Erba, contestato dai fratelli Castagna e che ha portato a una puntata del tutto particolare di Storie Maledette, in un incrocio tra la ricostruzione di Tutta la verità, l’intervista de Le Iene a Olindo Romano e la replica dei fratelli di Raffaella Castagna (uccisa con la madre, il figlio e una vicina di casa) alla Leosini su Rai 3.
Il doc intende “ripercorre gli eventi tragici e soprattutto la cronologia delle indagini e dei procedimenti penali, con l’obiettivo di raccontare tutte le fasi di una delle vicende più articolate degli ultimi anni”: Tutta la Verità, quindi, ha come focus il processo che vede in primo e in secondo grado l’assoluzione di Stasi (“nel 2009 e 2011, rispettivamente per mancanza di prove e per non aver commesso il fatto“) e nel 2013 la sentenza della Cassazione che annulla l’assoluzione in secondo grado e chiede una nuova istruttoria. Nel secondo processo d’Appello arriva la condanna a 16 anni per Stasi, riconosciuto colpevole dell’omicidio di Chiara, sentenza confermata in via definitiva dalla Cassazione del 2015.
“Una storia che ha conosciuto incredibili colpi di scena e ribaltamenti, che per molti rappresenta la vittoria del diritto oltre ogni ragionevole dubbio, mentre per altri uno dei più clamorosi errori giudiziari del nostro Paese” si legge nella presentazione ed è qui che emerge una certa volontà di insinuare un dubbio sulle conclusioni processuali. Nella ricostruzione, che sembra configurarsi come una sorta di ‘processo al processo’, Tutta la verità si avvale delle testimonianze del giudice del processo di 1° grado Stefano Vitelli, dell’allora Comandante della stazione dei Carabinieri di Garlasco Francesco Marchetto, dell’ex Comandante dei Ris Luciano Garofano, degli avvocati e dei consulenti delle parti, con lo scrittore – ed ex magistrato – Gianrico Carofiglio a far da contrappunto narrativo per quello che viene presentato come un “approfondimento asciutto e puntuale” di un delitto che ha sicuramente colpito l’immaginario collettivo.
Il nuovo ciclo di Tutta la Verità prevede in tutto 4 puntate da 90′: dopo Garlasco, arriveranno un doc sulla morte di Marco Pantani (che proprio in questi giorni si è arricchita della testimonianza di un Finanziere che ha ipotizzato la presenza di qualcuno nella camera d’albergo del ciclista al momento della sua morte) e ai delitti del mostro di Firenze (che non sappiamo a questo punto se trattati con una doppia puntata cui sono dedicate due puntate).
Tutta la verità è una produzione originale Verve Media Company per Discovery Italia: un programma di Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli scritto con Gianluca De Martino e Antonio Plescia, per la regia di Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli.