Il Confine | Conferenza Stampa | 10 maggio 2018
La conferenza stampa.
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12:20
Inizio conferenza. Andreatta: “Il Confine si inserisce nel filone del racconto popolare a favore del servizio pubblico. Questa storia ha un titolo emblematico: il confine è temporale ma anche emotivo. Il confine è anche quello di Trieste. Questo racconto mescola la tragedia della guerra con un grande racconto di sentimenti che rende questa storia calda e intensa. Era difficile affrontare questo tema, dando modernità, C’è stata una grande scrittura. Era fondamentale avere 3 giovani protagonisti che sono riusciti in modo straordinario a raccontare il confine dalla giovinezza all’età adulta”.
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12:25
Carlo Carlei: “Il copione era molto toccante. Ho sentito questo film come una missione. Ho affrontato quest’opera con un gran lavoro di ricerca. Ho voluto coniugare il materiale con il mio stile che non è da docu-fiction. Il mio stile è epico, non minimalista. C’è anche, però, un racconto intimo. Non abbiamo voluto raccontare un triangolo ma una storia di sentimenti autentici. Questo è un film che racconta la genesi di un conflitto: una guerra nasce dalle diversità. Non c’è molta differenza tra quello che è successo allora e quello che potrebbe succedere adesso. Mi piacerebbe che le nuove generazioni insegnassero ai nostri politici come comportarsi con chi è diverso”.
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12:30
Appoliti: “C’è stato il problema di adattare un racconto così ampio al formato della miniserie che ha dei limiti. In passato mi aveva colpito molto un libro intitolato Il mondo di ieri. Come ha detto il presidente della Repubblica, i 18enni di oggi dovrebbero sapere cosa hanno vissuto i 18enni dell’epoca. Le tragedie possono ripetersi. Questo è un film che non ha un finale rassicurante perché non poteva averlo. E’ stata una tragedia immane. Il messaggio che doveva passare è che i sentimenti sono stati polverizzati in un attimo, in una logica assurda”.
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12:35
Purgatori: “A distanza di cent’anni, si continuano a trovare resti di corpi: questo fa capire le dimensioni di questo conflitto. I confini di oggi sono i confini che si trovano al sud, i confini del Medioriente… Ogni volta che si racconta la storia di un conflitto, l’obiettivo è mettere un sassolino in più affinché quello che è successo non si ripeta più”.
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12:40
Mauri: “Abbiamo cercato di fare un prodotto con l’obiettivo di rispondere alle esigenze della scrittura. Lo sforzo che abbiamo fatto ha prodotto una miniserie di qualità. Abbiamo dato tutto quello che serviva. Abbiamo girato per 9 settimane, nelle zone della grande guerra, con 60 attori e oltre 1200 comparse. C’è stata estrema cura in tutti i particolari”.
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12:42
Angelo Teodoli: “E’ un prodotto che si innesta nel meccanismo di cambiamento di Rai 1. Abbiamo ricordato Moro, ricorderemo la prima guerra mondiale con Il Confine. Vogliamo dare importanza ai temi civili che si stanno perdendo”.
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12:45
Carlei: “Mi piace essere uno scopritore di talenti. Non prendo i soliti nomi, do chance al talento, la meritocrazia è un fattore fondamentale per me. Con me, sono partite le carriere di Favino, Germano… Mai come in questo caso, sono rimasto soddisfatto del cast”.
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12:50
Caterina Shulha: “Voglio ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per questa miniserie. Carlo ha fatto un lavoro eccezionale, ha tirato fuori delle emozioni che non sapevo nemmeno di avere. E’ importante che questo lavoro sia stato fatto da giovani attori. Abbiamo avuto una grandissima responsabilità”. Filippo Scicchitano: “Ringrazio Carlo per i complimenti e tutti gli attori. Abbiamo girato 3 anni fa, non sapevamo l’uscita di questa serie. In un momento storico come questo, dove c’è una perdita di valori importanti nei ragazzi, commemorare un periodo storico importante è fondamentale”.
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12:55
Alan Cappelli Goetz: “Ringrazio Carlo per la fiducia. Ringrazio la Rai. E’ stato un progetto fatto con grande minuzia. E’ bello ricordare ai giovani che i nostri protagonisti hanno la stessa loro passione e la stessa loro spontaneità che si traduce in coraggio. Grazie a questo film, sono nati grandi rapporti umani”. Alessandro Sperduti: “Sono grato a Carlo. E’ un tema al quale sono molto legato. Mi sento fortunato per aver affrontato il tema del confitto da questo punto di vista. Il mio personaggio lotta con tutte le forze per i valori nei quali crede. I sentimenti sono universali: è un film importantissimo e attuale. Ringrazio tutti. Carlo è meticoloso e ha tirato il massimo da ognuno di noi”. Carlei: “E l’ho fatto offrendovi molto sushi!”.
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13:00
Carlei: “Abbiamo girato nei luoghi della guerra, nelle zone in cui si sono tenute queste battaglie. Sono state sacrificate tante vite di giovani. Questa cosa dovrebbe far riflettere”. Fine conferenza.
Oggi, giovedì 10 maggio 2018, a partire dalle ore 10:30, si terrà la conferenza stampa di presentazione de Il Confine, miniserie tv in onda su Rai 1, con Filippo Scicchitano, Caterina Shulha e Alan Cappelli Goetz.
Il Confine | La miniserie
Il Confine è una miniserie tv diretta da Carlo Carlei, con Filippo Scicchitano, Caterina Shulha e Alan Cappelli Goetz, nel ruolo di protagonisti, con Stefano Dionisi, Fiorenza Tessari, Edoardo Purgatori, Roberto Chevalier e Alessandro Sperduti e con la partecipazione di Fabrizia Sacchi, Johannes Brandrup e Massimo Popolizio.
Il Confine è una co-produzione Rai Fiction e PayperMoon Italia.
Ne Il Confine, la prima guerra mondiale verrà vista attraverso l’inedito punto di vista di tre giovani amici in una Trieste lacerata dalle spinte irredentiste e conservatrici. Tre ragazzi vicini alla maturità saranno chiamati a diventare, loro malgrado, pedine al servizio della storia.
Il Confine andrà in onda il 15 e il 16 maggio.
Il Confine | Conferenza stampa
TvBlog, magazine di Blogo, seguirà in tempo reale la conferenza stampa di presentazione de Il Confine, a partire dalle ore 10:30.
Durante la conferenza stampa, interverranno il cast e il regista della miniserie tv e il direttore di Rai 1, Angelo Teodoli.