Il Commissario Ricciardi, ecco cosa succede nella prima puntata
Ricciardi, nella Napoli degli anni Trenta, deve lavorare sul caso dell’omicidio di un famoso tenore
Fonte: Anna Camerlingo
Tra le fiction annunciate per questa stagione, Il Commissario Ricciardi è sicuramente tra le più attese: sia perché il protagonista Lino Guanciale è ormai diventato tra gli attori più amati della serialità italiana e garanzia di serie di successo, sia perché la fonte originarie sono i libri di Maurizio de Giovanni (editi da Einaudi), autore che è già stato fonte di ispirazione per altri due successi tv, ovvero I Bastardi di Pizzofalcone e la recentissima Mina Settembre.
Da questa sera, 25 gennaio 2021, alle 21:25, su Raiuno andrà in onda la prima puntata della serie co-prodotta da Rai Fiction e da Clemart e con la regia di Alessandro D’Alatri. Una stagione composta da sei episodi, il cui soggetto, trattamento e sceneggiature sono stati a cura dello stesso de Giovanni, con Salvatore Basile e Viola Rispoli (alle sceneggiature si è aggiunta anche Doriana Leondeff).
Cosa succede nella prima puntata de Il Commissario Ricciardi?
Nel primo episodio, “Il senso del dolore”, viaggiamo nel tempo fino alla Napoli del 1931. E’ in quest’epoca che vive il Commissario Luigi Alfredo Ricciardi (Guanciale), uomo molto bravo nel suo lavoro, dotato di un forte senso di deduzione, ma anche di un dono, ereditato dalla madre: riesce a percepire l’ultimo pensiero delle persone uccise.
Un potere che gli torna utile nei casi a cui lavora ed in cui viene affiancato dal Brigadiere Raffaele Maione (Antonio Milo) e dall’anatomopatologo Bruno Modo (Enrico Ianniello). A casa, Ricciardi può fare affidamento sulla tata Rosa (Nunzia Schiano), che si occupa di lui fin da quando è nato.
E’ inverno, e la città è in preda alla morsa del gelo quando il grande tenore Arnaldo Vezzi, artista di fama mondiale ed amico del Duce, viene trovato senza vita nel suo camerino al Teatro San Carlo, prima della rappresentazione de “I Pagliacci”.
Ricciardi si mette così subito al lavoro per capire cosa ci sia dietro. In quest’occasione, conosce Livia (Serena Iansiti), affascinante moglie della vittima, che non resta indifferente al Commissario. Livia è una soprano che si è ritirata dalle scene, con conoscenze importanti e vicine al fascismo. Abituata ad ottenere quello che vuole, dopo aver conosciuto Ricciardi non esiterà a fare di tutto per avvicinarsi a lui.
Il regista: “Il progetto più difficile della mia carriera”
D’Alatri non ci gira intorno e, nel presentare la serie, ammette essere stato il lavoro più difficile della sua carriera:
“Devo però ringraziare il commissario Luigi Alfredo per avermi mostrato quanto sia importante non arrendersi mai e che sarebbe stato sufficiente fidarsi di lui e restare fedeli a se stessi davanti alle avversità”.
Questo non ha impedito, però, di conservare un ricordo caloroso del lavoro sul set, grazie ai personaggi creati da de Giovanni ed a tutti coloro che hanno preso parte alla fiction:
“Un coinvolgimento emotivo, non frequente, cui la troupe si è lasciata andare rendendo possibile una indimenticabile sinergia artistica tra i reparti: location, arredi, costumi, trucco, pettinature, fotografia, suono, e tutti quei collaboratori che non appaiono mai nelle cronache ma che sono determinanti per la buona resa del progetto hanno interagito sempre nel nome di Luigi Alfredo Ricciardi: e quando ne parlavano era un “Lui” pieno di entusiasmo e rispetto”.
Una presenza “vivificata”, la definisce il regista, che più che raccontare aneddoti vuole sottolineare la presenza del mondo di Ricciardi sul set:
“È allora che ho capito che l’energia che ha reso possibile tutto questo non può chiamarsi semplicemente entusiasmo: bensì amore. Ricciardi ci ha ricambiato ogni giorno vivendo grazie a quell’amore. Lo stesso che verrà consegnato al pubblico”.
Il Commissario Ricciardi, streaming
E’ possibile vedere Il Commissario Ricciardi in streaming sul sito ufficiale della Rai e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere in Guida Tv/Replay.