Il Commissario Montalbano su Rai1 il 9 e 16 marzo 2020, conferenza stampa in diretta
La presentazione dei due nuovi episodi della serie con Luca Zingaretti, in onda il 9 e 16 marzo 2020.
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12.37
La conferenza stampa sta per iniziare.
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12.39
Si parte con la visione di una recente intervista di Mollica a Camilleri: “Quando vedo Montalbano in tv ho una sorta di distacco. Lo guardo come uno spettatore qualsiasi; è così buona la trasposizione visiva che francamente la rende un’altra cosa. Il linguaggio televisivo è completamente diverso dalla scrittura. Non sono più quasi l’autore, Montalbano me lo godo come uno spettatore qualsiasi. Questo mi fa essere in un certo senso un giudice severo ma anche un giudice liberale. Molti difetti del personaggio Montalbano da spettatore li perdono, da scrittore forse meno”.
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12.43
Mollica: “Lei ha il vantaggio di conoscere il finale di Montalbano…”. Camilleri: “Questo lo dice lei”.
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12.47
Eleonora Andreatta di Rai Fiction: “Moltalbano è un evento, una festa popolare con grande adesione del pubblico. Accumulando tutti gli spettatori di tutti gli spettatori si arriva a oltre un miliardo”.
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12.49
Andreatta definisce Montalbano un “simbolo” della fiction Rai e spiega che la serie nel 1999 è stata spartiacque per la tv pubblica.
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12.50
Andreatta: “Il connubio tra il personaggio e l’interpretazione di Luca Zingaretti, che quest’anno, generosamente, ha, in un momento di emergenza – quando è stato male il regista Alberto Sironi – preso la responsabilità della regia. Montalbano è un unicum dal punto di vista produttivo”.
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12.51
Andreatta definisce i due nuovi episodi “perle” che si aggiungono alla collana.
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12.51
Il direttore di Rai1 Coletta: “Quando torna Montalbano, è una festa anche per Rai1; è archetipo identitario dell’ammiraglia. Non ho visto tutti i 36 episodi, ne ho visti molti, mi sono sempre interrogato come la sicilianità sia diventata un codice che va oltre ogni confine”.
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12.53
Per Coletta Montalbano è “il prodotto forse più straordinario costruito dalla Rai”.
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12.54
Coletta spiega che anche i ragazzi (dai 15 anni) “guardano molto Montalbano”: “Lamentiamo sempre la grande assenza dei giovani dalla tv generalista, Montalbano è coagulo fortunato, ma non casuale”.
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12.55
Coletta: “Zingaretti è diventato il brand della fiction Rai”.
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12.55
Coletta: “Mi sento molto fortunato come professionista ad avere nella fase iniziale del mio mandato a Rai1 Montalbano è un grande privilegio”.
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12.56
Il produttore Carlo Degli Esposti: “Sono 20 anni, ma a tutti noi sembra ieri. L’estate è stata traumatica per noi, ma ce la siamo cavati bene, grazie alla generosità di Luca Zingaretti. Questi sono giorni di assenza, di vuoto. Andrea Camilleri per me era una costante della settimana; ogni settimana una o due volte andavo da lui, mi confrontavo, gli raccontavo. Ricevevo da lui grandi consigli. In una delle prime proiezioni di Montalbano lui disse ‘certo che è bello avere Montalbano in televisione, ma quanto è bello averlo grande’. Per questo abbiamo deciso di uscire per tre giorni al cinema a fine mese per far vedere grande Montalbano ai cultori. È un grande regalo per gli affezionati”.
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12.59
L’incasso delle uscite cinematografiche sarà devoluto in beneficenza allo Spallanzani e al Sant’Andrea.
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13.00
Carlo Degli Esposti ironizza: “Coletta in realtà è felicissimo perché per la prima volta non avrà Montalbano in controprogrammazione”.
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13.01
Luca Zingaretti ringrazia Andreatta e Coletta. Poi precisa: “Questo è il primo anno che ci troviamo qui senza il nostro padre letterario e il mio professore in accademia, Camilleri. Ma anche senza Alberto Sironi, che è stato un amico, un complice in questi vent’anni. Abbiamo combattuto tante battaglie insieme. Alberto ha trasformato un materiale eccezionale in qualcosa che è diventato un caso unico nel panorama mondiale”.
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12.03
Zingaretti: “Sironi aveva tanti difetti, un casinaro, raccontava le barzellette, era un uomo buono. Sembra una cosa stupida, ma la bontà è un grande valore. Era incapace di provare rancore. A lui si devono una buona dose di meriti di questi 21 anni”.
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13.03
Zingaretti ricorda Luciano Ricceri, scenografo di Montalbano, anche lui scomparso quest’anno.
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13.03
Zingaretti: “Vorrei che festeggiassimo Alberto, Luciano e il maestro Camilleri un po’ alla messicana, con canti e balli. Vorrei che li festeggiassimo nel modo in cui loro vorrebbero. Da dove si trovano parteciperanno con un bicchiere di vino rosso in mano”.
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13.05
Zingaretti: “È stata una bella esperienza almeno quanto dolorosa, non c’è stato giorno in cui non mi chiedessi cosa avrebbe detto Andrea per questa o quella scena o cosa avrebbe fatto Alberto”.
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13.07
Zingaretti: “Di me in questi ultimi due film c’è una melanconica dolcezza, una melanconia dolce. Con Alberto di dicevamo che sarebbe tornato prima della fine delle riprese, ma non è stato così. Ringrazio anche tutti i colleghi. Quando ho preso in mano la regia ho detto ‘se non mi aiutate, non ce la faccio”. E cita anche Francesco Nardella, vice direttore Rai Fiction.
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13.08
Zingaretti dice che “è stata una impresa ciclopica” girare questi due nuovi film: “Qualcuno sul set pensava pure che io prendessi delle sostanze… lavoravo anche 20 ore al giorno”.
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13.09
Zingaretti: “Mi piace pensare che ad Alberto sarebbe piaciuto vedere queste due puntate. Ci avrebbe trovato lo spirito suo e della famiglia che siamo noi”.
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13.10
Sonia Bergamasco, ossia Livia: “Camilleri ha disegnato due personaggi che si scontrano e si ritrovano. C’è un grande intensità di rapporto tra Livia e Salvo. La figura femminile è anche un po’ idealizzata”.
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13.11
Vengono citati e ringraziati anche gli altri attori dei due film.
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13.12
Peppino Mazzotta, ossia Fazio: “È molto complicato per me questa volta chiacchierare di Montalbano perché ero molto giovane quando sono approdato alla serie; quelli che sono i papà della serie lo sono diventati anche per me. Il fatto che Alberto e Andrea non siano più un punto di riferimento, per me è difficile da digerire. Il sorriso e il disincanto farebbero piacere ad Andrea, Alberto e Luciano, quindi propongo di affrontare così pubblicamente le loro assenze”.
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13.16
Lo sceneggiatore Francesco Bruni: “La mancanza artistica è stata grave, ma è anche una mancanza affettiva. Perdere Andrea Camilleri è come perdere un padre per me”.
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13.17
Bruni racconta di quando, anche con Zingaretti, andavano da Camilleri a recitare Montalbano.
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13.18
Lo sceneggiatore Salvatore De Mola: “Sentiamo moltissimo le mancanze di Alberto e di Andrea”. Sul primo film in onda il 9 marzo: “Abbiamo unito un racconto epistolare e uno di colore di Camilleri. La cosa più complicata è stata trasformare il racconto epistolare”.
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13.20
Domande dei giornalisti.
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13.20
Zingaretti: “Nel 2008 decisi di abbandonare Montalbano per un problema di strategia: pensavo, come insegnatomi da Camilleri in accademia, che bisognasse uscire tra gli applausi. Dopo due anni decidemmo di rifarlo. È stata una scommessa vinta, perché gli applausi non sono finiti, ma aumentati. Ora il problema è che c’è un autore che ci scriveva i testi anno per anno che non c’è più, un regista che li girava che ora non c’è più, uno scenografo che non c’è. La Rai ha scelto di girare tre nuovi episodi, ne saranno mandati in onda due nel 2020, uno nel 2021. Io voglio celebrare e far sedimentare il dolore, la malinconia, riflettere e vedere se è il caso di finirla qua oppure se prendere il testimone e concludere in bellezza con l’ultimo romanzo che è nella cassaforte di Sellerio. C’è anche un altro romanzo che è uscito mentre noi giravamo. Bisogna capire se uno non se la sente più di andare avanti senza determinate figure fondamentali oppure continuare. Io voglio elaborare”.
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13.24
Due casi di omosessualità nel primo film in onda quest’anno. Zingaretti: “Il tema era stato già affrontato in Montalbano. Nel nuovo film, in realtà, c’è un caso di omosessualità e uno di pedofilia. Anche il tema della pedofilia non è nuovo in Montalbano”.
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13.25
Il produttore Gusberti: “Il racconto epistolare da cui è tratto il primo film è breve, poetico, bello. Alla giovane Livia innamorata da poco di Montalbano capita la morte di una sua amica. Lei si rivolge a Montalbano per chiedere aiuto. Il racconto è pieno di sentimento. La trasformazione di questo racconto è avvenuta in modo magico ed è stata approvata da Camilleri”.
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13.27
Gusberti: “La rete di protezione, da cui è tratto il secondo film, è il primo romanzo che Camilleri ha dettato quando è diventato cieco”.
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13.29
Zingaretti: “Camilleri, quando gli dissi che mi avevano preso per Montalbano, mi rispose: ‘Lo so, ho seguito, non pensavo a te come attore, sinceramente, ma so che farai un buon lavoro’. Io penso che lui ha sempre conservato questo pensiero e che avrebbe voluto più volentieri un Montalbano più somigliante a quello che lui aveva immaginato”.
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13.33
Zingaretti: “Volevo comprare i diritti di Montalbano, ma non avevo soldi ed ero sconosciuto. Quando lessi che la Palomar li aveva comprati, dissi alla mia agente che volevo fare il provino. Feci un provino che durò 6 mesi. Il produttore fu coraggioso, perché all’epoca non si affidava un progetto di due film a un attore non conosciuto. Non ero un nome. Degli Esposti tenne duro e disse alla Rai ‘questo è il nostro Montalbano'”..
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13.35
Carlo Degli Esposti: “Montalbano senza Zingaretti? Non faccio mai programmi, fare le scelte dentro le situazioni è sempre la scelta più giusta. Sono un situazionista. Sono convinto e certo che Montalbano sarà eterno”.
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13.36
Degli Esposti rivela che Zingaretti è l ‘unico commissario che non mette la cintura quando è in auto.
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13.37
Andreatta precisa che Montalbano è caratterizzato da “alternanza di straordinari attori non conosciuti con storie che hanno un protagonista che può attrarre perché famoso”.
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13.38
L’attore Zingaretti come si è trovato a lavorare con Zingaretti regista? La risposta è una battuta: “Trovo che il regista Zingaretti sia un attore più che straordinario, mentre da regista è più che straordinario”.
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13.41
Finisce la conferenza.
Sta per iniziare in viale Mazzini a Roma la conferenza stampa di presentazione dei nuovi episodi di Il commissario Montalbano, in onda su Rai1 lunedì 9 e 16 marzo alle ore 21.25. TvBlog seguirà l’incontro con i giornalisti in tempo reale.
Salvo amato, Livia mia è tratto dai racconti “Salvo amato… Livia mia” e “Il vecchio ladro” di Andrea Camilleri, La rete di protezione, invece, è tratto dal romanzo “La rete di protezione”, sempre a firma di Andrea Camilleri, scomparso a luglio scorso.
Presente l’attore protagonista Luca Zingaretti, che è anche regista, insieme ad Alberto Sironi (scomparso ad agosto scorso), dei due episodi. Il Commissario Montalbano è una produzione Palomar, con la partecipazione di Rai Fiction.