Home Che Tempo Che Fa Il commissario Montalbano, Luca Zingaretti: “E’ stato un annus horribilis”

Il commissario Montalbano, Luca Zingaretti: “E’ stato un annus horribilis”

Luca Zingaretti a Che Tempo Che Fa parla degli ultimi episodi de Il Commissario Montalbano e della scomparsa di Camilleri e Sironi.

pubblicato 1 Marzo 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 05:34

“Ero sempre curioso di sapere come il mio personaggio si sarebbe evoluto. Ma il vero padre di Montalbano non c’è più. Io non credo che si sia mai convinto del fatto che io potessi essere il suo Montalbano, visto che non ci somigliavo, ma se l’è sempre tenuto per sé”.

Così Luca Zingaretti, ospite di Che Tempo Che Fa di domenica 1 marzo, ha ricordato il maestro e l’amico Andrea Camilleri a pochi giorni dal debutto tv dei due nuovi episodi de Il Commissario Montalbano, in onda lunedì 9 e lunedì 16 marzo. Due episodi di cui Zingaretti è stato anche regista, vista la scomparsa dello storico regista della serie, Alberto Sironi:

“Ho preso in mano la regia perché è stato un annus horribilis: anche Sironi non è stato bene e se n’è andato. D’accordo con il produttore Carlo degli Esposti della Palomar e con la Rai ho raccolto io il testimone. Non ho fatto la mia regia, ma ho fatto quello che avrebbe fatto Alberto, perché abbiamo sempre pensato e sperato che potesse tornare. Alberto ha impostato fin dall’inizio un certo tipo di racconto, ha scelto certe ottiche, prediligeva certe inquadrature, teneva ferma la macchina da presa. Ho cercato di rispettarlo. Nel realizzare le nuove puntate ci ho messo una malinconica dolcezza, quella che ho provato nel girare questi episodi. E’ stata una bellissima esperienza sentire che la famiglia del set si stringeva a me e mi aiutava in un ruolo che non mi apparteneva”

racconta Zingaretti, ribadendo alcuni degli aneddoti e delle riflessioni offerte nella conferenza stampa di presentazione degli episodi.

In realtà ne sono stati girati tre di nuovi episodi, ma uno è stato programmato per la Rai nella primavera 2021:

“La messa in onda il prossimo anno va vista come una testa di ponte verso il futuro. Bisogna vedere cosa succederà. Dobbiamo decidere tutti insieme che cosa fare ora che Camilleri e Sironi non ci sono più. Intanto festeggiamo chi se n’è andato con questi due film”.

I 20 anni di Montalbano sembrano non essere mai passati: Fazio nota come la Tipo sia sempre la stessa (“Ormai non ce la fa più!” confessa Zingaretti), così come le stoviglie o l’accappatoio. Una cura del dettaglio che è nel contempo caratterizzazione del personaggio.

“Per portare in scena un racconto di Camilleri, che non è un tipo di racconto realistico, abbiamo cercato un modo di recitare che non fosse naturalistico. Un personaggio come quello di Catarella in un altro lavoro sarebbe fuori contesto. Nella costruzione di questi personaggi c’è una ricerca di dettagli sul personaggio che li facciano entrare nel cuore di chi guarda”.

E direi che ci si è riusciti. L’addio a Montalbano è, ahinoi, sempre più vicino. Nel frattempo Luca Zingaretti si prepara a vedere le due nuove puntate in tv con la moglie Luisa Ranieri e le loro due bambine. Intanto Fazio ha strappato una promessa: se ci dovesse essere una nuova puntata, il ruolo del cadavere è suo.

 

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