Il Commissario Montalbano, ovvero chi sa raccontare l’Italia che resiste senza effetti speciali
Il liveblogging dell’episodio de Il Commissario Montalbano “L’altro capo del filo”, in cui il protagonista deve indagare sull’omicidio di una giovane sarta
Il Commissario Montalbano compie vent’anni e si regala due nuovi film-tv, da aggiungere alla sua collezione di episodi record di ascolto (il picco è dell’anno scorso, con 11,3 milioni di telespettatori ed il 45,1% di share). Il primo, “L’altro capo del filo” (tratto dall’omonimo romanzo edito da Sellerio), va in onda questa sera, 11 febbraio 2019, alle 21:25 su Raiuno, e segnerà un piccolo evento nell’evento.
L’altro capo del filo, recensione
Un classico può essere contemporaneo? Montalbano ci prova, e ci riesce, senza però finire nell’ovvio e nel polemico. A vent’anni dal debutto, Il Commissario Montalbano trova una freschezza che una serie così longeva e da record potrebbe anche non cercare più, quanto ormai il pubblico le è affezionato.
L’altro capo del filo (ma verrebbe da dire anche Un diario de ’43, a leggere la sinossi), invece, fa uno sforzo che permette al libro da cui è tratto prima ed all’episodio poi di dimostrare una forza narrativa tanto semplice quanto efficace.
Come sempre, gli episodi di Montalbano non hanno effetti speciali, se non quello di puntare sulla semplicità del racconto, sempre più vicino all’Italia di oggi, stanca ma bella. Il lavoro di Camilleri di unire alla classica indagine il racconto degli sbarchi in Sicilia sarebbe potuto diventare materiale con cui rivolgere accuse al Sistema ed accendere tensioni. Montalbano, però, non ne ha bisogno.
Il messaggio che Montalbano vuole far passare è quello di un’umanità che va oltre gli schieramenti politici, di un dolore che prevalica ogni discussione e di un istinto di sopravvivenza che non ha colori. Sia Camilleri che Alberto Sironi raccontano la vicenda senza premere su buonismi o sentimenti da rotocalco, e portano il pubblico davanti ad una realtà da cui non si può scappare.
Una scelta, quella fatta nella fiction, che avvicina ancora di più -se fosse stato necessario- il protagonista interpretato da Luca Zingaretti al pubblico italiano. Montalbano diventa, in questo caso, davvero una voce di un’Italia stanca, ma che resiste; affranta (toccante la breve scena del Commissario in chiesa mentre ricorda le persone che ha soccorso dopo essere sbarcate, ed il recupero di un uomo in mare) ma capace ancora di scherzare; arrabbiata, ma che riesce a credere nella giustizia.
Raiuno spazza via le polemiche inutili di un fine settimana accesissimo a causa del Festival di Sanremo, ed affida a Montalbano una lezione di umiltà e forza che solo Camilleri e Luca Zingaretti potevano regalare al pubblico.
-Di seguito, il liveblogging dell’episodio L’altro capo del filo de Il Commissario Montalbano-
L’altro capo del filo, trama
Montalbano (Luca Zingaretti) e tutto il Commissariato di Vigata sta lavorando sull’emergenza migranti. Ma il Commissario deve anche affrontare un difficile caso, legato all’omicidio della giovane sarta Elena Biasini (Elena Radonicich). I principali sospettati sono il Dr. Osman (Ahmed Hafiene), che era stato amante della vittima, e Lilo Scotto (David Cannavò), che lavorava per lei.
Per risolvere il caso, Montalbano si fa aiutare da Meriam (Eurydice El-Etr), madrelingua che lavorava con la donna, che era rispettata e ben voluta da tutti. La soluzione del caso, però, passerà anche per il Friuli Venezia-Giulia, dove Montalbano e Livia (Sonia Bergamasco) si recano per un matrimonio di amici. Nel borgo di Bellosguardo, Montalbano riuscirà a districare la matassa legata al caso e scoprire il colpevole.
L’altro capo del filo, il cast
Il film-tv, oltre a Zingaretti, vede tornare in tv il cast storico della serie: Cesare Bocci (Mimì), Peppino Mazzotta (Fazio), Angelo Russo (Catarella) e la Bergamasco. A loro si aggiungono oltre ai già citati anche Giorgia Salari (Anna Silch), Carlo Calderone (Franco Guida), Anna Ferruzzo (Teresa), Davide Dolores (Diego Trupia) e Davide Lo Verde (Galluzzo).
L’attualità irrompe a Vigata
“L’altro capo del filo”, prodotto da Rai Fiction e Palomar, è stato scritto da Camilleri, Francesco Bruni, Salvatore De Mola e Leonardo Marini, per la regia di Alberto Sironi. Il film-tv parte da una vicenda, quella degli sbarchi dei migranti, di estrema attualità. Per questo, Sironi ha detto di aver lavorato molto prima di iniziare a girare:
“Raccontare in un film quello che il pubblico ha già visto nei telegiornali di questi ultimi anni è stato il primo problema del regista. Ci siamo documentati, abbiamo visto la verità (abbiamo aspettato anche noi gli arrivi notturni assieme alla Polizia, agli agenti di Frontex, alla Guardia Costiera, alla Protezione Civile, alle organizzazioni umanitarie) e poi abbiamo ricostruito nel film le storie di chi arriva in cerca di salvezza e il lavoro di quelli che sono demandati a riceverli”.
L’addio a Pasquano
Quest’episodio Questa stagione segnerà anche l’addio al personaggio di Pasquano, il medico legale al centro di numerosi battibecchi con lo stesso protagonista. Il suo interprete, Marcello Perracchio, è scomparso nel 2017: la produzione, su richiesta di Zingaretti, ha fatto uscire di scena il personaggio, il cui funerale sarà celebrato in questo episodio.
Il Commissario Montalbano, streaming
E’ possibile vedere Il Commissario Montalbano in streaming sul sito ufficiale della Rai, e sull’app per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani si potrà vedere in Guida Tv/Replay.
Il Commissario Montalbano, social network
Si può commentare Il Commissario Montalbano sulla pagina ufficiale di Facebook e su Twitter, all’account @MontalbanoRai. L’hashtag è #Montalbano.