Il Collegio è una teen fiction che equivoca le premesse…
Il collegio, prima puntata martedì 12 febbraio 2019.
Premetto: non sono nel target adolescenti, ma lo sono in quello ‘genitori’. E sono due punti di vista molto diversi che nel Collegio sembrano non trovare sintesi. E’ per questo che per me Il Collegio ha un equivoco di fondo, quello di essere considerato/spacciato per un docureality o esperimento sociale. Se lo prendiamo come tale, me ne sfuggono le finalità narrative e contraddice le sue premesse: la tanto paventata severità o la disciplina ferrea non sono altro che macchiette parodistiche di una signorina Rottermeier che non ce l’ha fatta e di un preside che non ha il coraggio di parlare di ignoranza, trincerandosi dietro alla “disinformazione” di fronte a un paio di allievi che confondono Unità d’Italia e nascita della Repubblica. Nelle intenzioni, sembra si voglia spacciare Il Collegio per un riformatorio o per un periodo di leva obbligatorio (Salvini apprezzerebbe), ma alla fine ci si trova in un contesto che coccola i ragazzi in quanto protagonisti del format, il tutto ospitato in una cornice alquanto pretestuosa che permetta ai ‘cuccioli’, vittime della loro età e di genitori innamorati, di mostrare il loro percorso di redenzione a favor di telecamere.
Certo, la prova di ingresso di Educazione Civica è un bel messaggio, che raccontato dal punto di vista dei ragazzi diventa un’ingiustizia, una prevaricazione. E fin qui ci sta. Non ci sta che a sostenerlo ci siano anche i genitori. In questo senso Il Collegio diventa l’estratto peggiore di quel che la scuola sta diventando, tra genitori che demandano l’educazione dei propri figli ad autorità che però loro stessi non riconoscono e ragazzi certi dell’impunità, in aula e a casa. Se questo è quel che accade quotidianamente (e mediamente) lontano dalle telecamere, qui la delusione dei genitori passa anche per la mancata occasione tv per il proprio pargolo. Il cortocircuito è completo.
Con una telecamera addosso stile Isola dei Famosi difficile credere alla spontaneità delle reazioni; del resto siamo in tv, utopistico pensarlo. E allora sarà meglio inquadrare questo Collegio come un reboot di College, serie tv di Italia 1 anni ’90 che cercava di raccontare teenagers tra desiderio di evasione e obblighi sociali di cui però non conserva la simpatia e la fragranza (lo aveva fatto bene anche Totò Truffa ’62, a dire il vero, e ancor prima Il giornalino di Gian Burrasca, che però metteva in evidenza i limiti di un sistema che schiacciava le identità e soffocava quello che Daniele Silvestri oggi chiamerebbe ArgentoVivo). Di fatto questo Collegio è da collocare nel genere fiction (con un prefisso ‘docu’ solo perché ci sono i confessionali e non rispetta i canoni della serialità totalmente scritta): una storia di ‘redenzione’ e recupero che però ci mette di fronte a tutto il disastro educativo compiuto dalle ultime generazioni di genitori. Perché in fondo solo loro al centro del racconto, non i ragazzi, capaci di ritrovare una ‘retta via’ se contingentati, se messi di fronte a una comunità, se costretti a rinunciare a qualcosa.
Come dicevamo, è una questione di finalità: se l’obiettivo de Il Collegio è quello di mostrare l’importanza delle regole nell’educazione dei ragazzi, allora c’è riuscita prima e meglio Tata Lucia in tante edizioni di SOS Tata; se è quello di mostrarci i giovani d’oggi, beh meglio una serie completa de Il Supplente, decisamente più credibile di una sola scena di questa rappresentazione per adolescenti boriosi e genitori orgogliosi; se è quello di mostrarci gli effetti della scuola di oggi, bastano le risposte a L’Eredità. Se poi è quello di intrattenere e basta, come è anche normale che sia in un prime time generalista, beh direi che è il caso di rafforzare il format e renderlo davvero più rigido, altrimenti è solo territorio brado per creazione di personaggi buoni per i social. Non è un caso che sia amatissimo dai ragazzini, che si immedesimano in personaggi e storie, che trovano nuovi modelli di atteggiamento e modi di dire: peccato che la morale della favola sia percepibile solo alla fine delle 5 puntate, mentre l’inizio è tutto sulla prospettiva di chi entra, non di chi è chiamato a far rispettare la disciplina. Il coltello della narrazione è dalla parte dei ragazzi da ‘correggere’: è il ‘bisbetico da domare’ che ha in mano la storia. Come va a finire rischia di essere trascurabile.
Il collegio, prima puntata 12 febbraio 2019 in diretta
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21.19
Pronti a seguire 18 ragazzi tra i 13 e i 17 anni catapultati in uno pseudo 1968?
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“Ideologia vs Tecnologia:
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21.22
“Cos’è questa buffonata…” dice un prof nel promo. Qui bisogna mettersi nell’ottica della fiction, altrimenti si bestemmia.
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21.31
Test d’ingresso su Educazione Civica: 8 domande e via. “E’ un’ingiustizia però…”. Tanto manco sanno cos’è.
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21.33
Quando è nata la Repubblica? Quante regioni? Quante a Statuto Speciale? Quali sono i tre poteri?… Tanto se lo si chiede ai genitori neanche lo sanno.
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21.37
Gli allievi vengono chiamati dal preside per commentare le prove. “Da dove può derivare questa disinformazione?” chiede il preside alla prima esclusa. Non si chiama “disinformazione”, si chiama “ignoranza” (nel senso che ignora le risposte): il papà sembrava partito bene, dicendo che se ti prepari vai bene. Ma non era nel senso che bisogna prepararsi nella vita per superare gli ostacoli, piuttosto in senso ‘polemico’ perché non aveva avuto modo di prepararsi. Sa di giustificazione…
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21.52
William ha come obiettivo quello di fregare docenti e insegnanti…
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21.53
Compostezza, educazione, rispetto: sembra semplice. E inizia la requisizione di oggetti proibiti: piastra, gioielli, trucco, cellulari, calcolatrici, cibo. E sotto le telecamere nascondono le cose proibite. Uhm.
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22.06
“A me piace l’uomo coi soldi e bello…”: il prototipo dell’amore per le teenagers.
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22.16ì
Prima sveglia al collegio: 10 minuti per lavarsi, vestirsi e fare il letto.
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22.18
Toh, 5 di loro hanno tenuto il cell, la sorvegliante lo scopre e vanno dal preside. C’è chi sostiene che l’hanno mantenuti per permettere a tutte di telefonare. “Le regole vanno rispettate” dice il preside; “Se l’è presa troppo!” dice una delle cinque. Rispondono a un preside che è un pezzo di pane: no io non ce la faccio. Mai come in questo periodo serve che si ricordi al mondo che le regole vanno rispettate e invece queste rispondono a Il Collegio come e peggio che da Maria De Filippi. Ma sì, potere al popolo che non sa cos’è il dovere, ma parla di ingiustizia.
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22.24
E’ una fiction irritante, un estratto del peggio della scuola. Poi si attende il recupero, il percorso, la presa di coscienza, almeno in tv. Ma intanto di severo non c’è nulla, solo il rischio di dare ancora più agio a chi non sa di giudicare…
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22.35
Ma ‘sti sorveglianti che si fanno rispondere dietro? Sono più buoni di Alessandra Celentano.
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22.40
Prima lezione: “Cosa vuol dire lavoro?”. “Eh, vuol dire farsi il sedere per avere i soldi…”.
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22.44
E inizia il percorso di redenzione: il tema personale svela quanto cuccioli sono questo manipolo di appassionati dello studio. Il primo a liberarsi è Riccardo, un ragazzo che denuncia fatti di bullismo e di come ne è uscito. Collabora a un sindacato studentesco, papà poliziotto.. oh, finalmente un ragazzo interessante. Pubblicità.
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22.53
Un tema di una gemella che parla delle sue difficoltà nella danza…
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23.03
Dieci minuti di appello per capire chi è andato a prendere i biscotti: 4 a prenderli, tutti a mangiarli. Questo scaricabarile dà una misura dello spessore… E anche del programma: la punizione è “imparare una filastrocca”. Che poi è una favola di Esopo… Il collegio ha paura di essere radilcal chic. Ha paura di essere un collegio.
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23.27
Applicazione tecnica: le donne vanno in cucina, i maschietti ad aggiustare motorini.
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23.40
“Io sono un essere umanA” dice sempre la gemella ribelle. Eh, si sa, meno sanno più protestano. La prossima settimana si continua….
Terza edizione per Il Collegio, il docureality realizzato in collaborazione con Magnolia (Banijay Group) che torna su Rai 2 questa sera, martedì 12 febbraio, alle 21.20 con 5 nuove puntate, 18 nuovi ragazzi tra i 13 e i 17 anni e vecchi e nuovi professori, ma soprattutto un nuovo periodo storico da affrontare.
Se le prime due edizioni sono state ambientate nel 1960 e nel 1961, la terza fa un balzo fino al 1968, di cui è appena trascorso il 50° anniversario. Periodo di rivoluzioni e di cambiamenti che si innestano nell’ambiente tradizionalista del Collegio, ambientato ancora nel Convitto di Celana, a Caprino Bergamasco.
Il Collegio, Prima puntata: Anticipazioni
A fare da voce narrante del programma ancora una volta il conduttore Giancarlo Magalli, che racconterà la vita di 18 studenti – 9 ragazze e 9 ragazzi – lontani da casa e, soprattutto, da smartphone e computer. Un’esperienza educativa di formazione e di relazioni molto diversa e lontana dalla loro realtà quotidiana.
Dopo le edizioni ambientate nel 1960 e nel 1961, quest’anno la nuova classe si trova alle prese con la scuola media unica nata dalla riforma del 1962. Alcune materie sono scomparse ed altre nuove sono state introdotte: non c’è più il Latino, ma c’è l’Educazione Civica. Il Canto Corale è diventato Educazione Musicale ed è comparsa, per la prima volta, l’Educazione Artistica. Ma soprattutto c’è la voglia di rivoluzione che nel ‘68 ha agitato i giovani di tutta Italia e non solo. Nel tentativo di arginare l’onda del cambiamento, il collegio diventa ancora più severo e sottopone i nuovi allievi ad un test di ingresso: per ottenere la divisa, i candidati devono ottenere la sufficienza in un breve esame di Educazione Civica. L’agitazione tra i ragazzi è tanta e, subito dopo i risultati dell’esame, si avverte che quest’anno la classe sarà profondamente diversa da quelle che l’hanno preceduta: invece di fare gruppo di fronte alle difficoltà dei primi giorni in collegio, iniziano a perdersi in piccoli diverbi.
Nel suo discorso iniziale, il preside Paolo Bosisio annuncia che i venti di rivolta rimarranno fuori dal suo istituto. Ma nelle lezioni di Italiano, Storia, Geografia ed Educazione Artistica si comincia a parlare dei temi delle grandi Rivoluzioni – da quella Russa a quella non violenta di Gandhi, al Surrealismo – e negli studenti inizia a germogliare il desiderio di cambiamento.
Ad accompagnarli e guidarli in questa esperienza, oltre al preside, 7 professori e due sorveglianti. La disciplina è il cuore dell”esperimento: i ragazzi devono dire addio a tutti gli apparati elettronici, tagliare i capelli secondo lo stile di allora, mantenere la divisa e i dormitori in ordine, rispettare orari inflessibili. Al termine del percorso, inoltre, i ragazzi saranno chiamati a sostenere l’esame per l’ottenimento della licenza media di fronte alla commissione costituita dai loro professori. Il loro giudizio finale, oltre a tener conto dell’esito dell’esame, comprenderà anche i voti ottenuti durante il corso di studi e la condotta generale tenuta dallo studente durante tutta la permanenza in Collegio.
Il Collegio, Professori e studenti
Corpo docente: Paolo Bosisio (Preside), Andrea Maggi (Italiano ed Educazione Civica), Maria Rosa Petolicchio (Matematica e Scienze), Luca Raina (Storia e Geografia), Dario Cipani (Educazione fisica), David Wayne Callahan (Inglese), Diana Cavagnaro (Educazione musicale), Alessandro Carnevale (Arte), Lucia Gravante (Sorvegliante), Piero Maggiò (Sorvegliante)
Studentesse: Alice Carbotti, Beatrice Cossu, Cora Fazzini, Marilù Fazzini, Ginevra Pirola, Giulia Mannucci, Jennifer Poni, Nicole Rossi, Noemi Ortona.
Studenti: Elia Libero Gumiero, Esteban Frigerio, Evan Nestola, Francesco Michael Gambuzza, Gabriele De Chiara, Matias Caviglia, Riccardo Tosi, William Carrozzo, Youssef Komeiha.
Il Collegio Convitto di Celana di Caprino Bergamasco, in provincia di Bergamo, è nato nel 1579 per volontà di San Carlo Borromeo: funzionava come collegio maschile e femminile e come istituto scolastico per i semi-convittori e per gli studenti esterni. Erano presenti circa 1.000 studenti di cui 700 vivevano all’interno. Tra gli studenti più noti ci fu anche Papa Roncalli.
Il Collegio, come seguirlo in diretta e in live streaming
Il Collegio, dal format internazionale “Le Pensionnat – That’ll teach’em” di cui la Rai ha acquisito i diritti, è un programma realizzato in collaborazione con Magnolia (Banijay Group).
Il programma va in onda ogni martedì alle 21.20 sul Rai 2 per 5 settimane e va in live streaming su RaiPlay, dove sarà poi disponibile on demand.
Il Collegio, second screen
Particolarmente amato da ragazzini e teenagers, il programma ha come hashtag #IlCollegio.