Il Collegio, da esperienza educativa a trampolino di lancio per il business? I ragazzi tra serate e sponsor come i tronisti di Uomini e donne
Il Collegio: i protagonisti alle prese con la popolarità televisiva.
Una delle piacevoli novità del palinsesto di Rai2 è stata la prima edizione de Il Collegio, docu-reality che ha raccontato il percorso di 18 adolescenti moderni alle prese con l’austera e rigida educazione collegiale del 1960. Liberi da smartphone, computer, videogiochi, trucchi e abiti alla moda, i ragazzi hanno provato a fare un salto indietro nel tempo calandosi nei panni di collegiali degli anni 60. E televisivamente l’esperimento, al netto di qualche limite, è riuscito: se è vero che alcuni proprio non sono riusciti a resistere e hanno lasciato o sono stati espulsi o bocciati all’esame finale, per molti altri è stata invece un’occasione per imparare e per raccontarsi in modo sincero e genuino. Dalle premesse dei genitori emergeva che quasi tutti i collegiali partecipavano per mettersi alla prova in un contesto di regole e di disciplina ferrea. Nell’ultima puntata, in particolare, è sembrato che i ragazzi abbiano pure riconosciuto ed apprezzato l’utilità pedagogica del progetto cui avevano preso parte, sottolineando l’importanza di aver creato rapporti umani veri e dell’aver abbandonato la solitudine del mondo virtuale di social e chat, che ‘bastano’, ma isolano come non mai.
Non appena messo il piede fuori dall’edificio che li ha ospitati per quattro settimane, però, i ragazzi sono tornati alla loro vita di sempre. Anzi no, non proprio. Una volta usciti sono diventati delle vere e proprie piccole celebrità (qualcuno a dire il vero già bazzicava il mondo dello spettacolo e della recitazione). Fatto sta che basta fare un rapido giro sui loro seguitissimi account Instagram e Facebook per rendersi conto di quanto Il Collegio, da programma tv ed esperienza educativa, abbia finito con l’essere per la maggior parte di questi ragazzi un vero e proprio trampolino di lancio verso il social media business. Alla stregua di tronisti e corteggiatori di Uomini e donne ed ex gieffini (anzi forse con un seguito addirittura maggiore), per loro si è aperto un mondo di sponsorizzazioni Instagram, di serate/raduni in varie città italiane con i fan che accorrono in numeri davvero impressionanti, di “firma-cover” (autografi sulla cover del cellulare su cui è stampato il loro volto).
Al netto di qualsiasi giudizio moralistico sul fenomeno – peraltro molto comune visti i tanti giovanissimi Youtuber che fanno incetta di visualizzazioni con i loro video – viene però spontaneo chiedersi se questa improvvisa ed immediata popolarità possa essere canalizzata nel modo giusto da un gruppo di adolescenti che, in larga parte, partecipava al Collegio proprio per imparare quell’osservanza delle regole e quel minimo di disciplina che potesse aiutarli nel loro percorso scolastico e di crescita “reale”. Il Collegio ha realizzato la sua mission o è stato solo un reality (accattivante e piacevole) come ce ne sono tanti e quindi solo una vetrina mediatica? Questo è il punto dal quale bisognerebbe partire nella costruzione di una eventuale seconda edizione.