Il Castello delle Cerimonie, the show must go on
Il Boss delle Cerimonie non c’è più, ma Il Castello delle Cerimonie non chiude mai.
Il Castello delle Cerimonie non è Il Boss delle Cerimonie e in qualche modo non vuole esserlo. Cerca una distanza tra quel che è stato – che non si dimentica ma che non può tornare – e quel che è tutti i giorni il tumultuoso mondo della Sonrisa; la cerca nei dettagli (sono quelli che fanno la moda, dice Donna Imma), ma non nella sostanza. Lo spirito del programma resta lo stesso, quello di ‘giocare’ con le feste pantagrueliche ed esagerate che si celebrano al Castello, raccontando così un mondo, uno spaccato sociale, un modo di vivere la propria vita. Ma non trova ancora un appeal orizzontale. In sé non è un male: se non c’è, meglio non sforzarsi a crearlo posticcio.
In questa nuova veste, le Cerimonie prendono il sopravvento, anzi devono prenderlo. Il traino narrativo ora è tutto lì. La famiglia Polese è sempre una gran bella cornice, ma senza il patriarca ha quantomai bisogno di sostegno narrativo. Il carisma del Boss non è sostituibile e la chiave ‘Sandra e Raimondo’ della famiglia reale Imma e Matteo, accennata sul finire della scorsa stagione, deve forse venire ancora fuori, se non è stata proprio accantonata a favore del modello, sempre ironico, vittima/carnefice. La famiglia Polese ‘allargata’, però, è al momento l’anello debole della narrazione.
Gli asinelli pomellati, Sabatino in canotta e ori, l’insistito ricorso allo scugnizzo sembrano ora estranei, in qualche modo ‘troppo parte’ della corte del fu Boss, non in linea col nuovo corso, che si alimenta invece di una scoperta sensazionale: Imma e Matteo hanno altri due figli. E allora meglio andare avanti con personaggi ‘nuovi’, alla scoperta dei tanti rami della famiglia Polese che finora non sono venuti fuori. Si scavi nella ‘royal family’, nella dinastia Giordano e anche negli album di fotografie della famiglia Polese: la foto delle nozze di Imma e Matteo vale quasi tutte e due le puntate d’esordio. Donna Imma, intanto, ha trovato un suo ‘sigillo’ regale: non dispensa più la benedizione dei “cent’anni” (che tanto ci manca, è inutile mentire) entrando solennemente in sala, ma accoglie gli ospiti augurando loro una bella giornata e buon divertimento. Una soluzione più nelle sue corde. Va detto che Donna Imma, Matteo e i due cavalieri dell’Apocalisse (alias Ferdinando e Matteo), mantengono la scena sempre egregiamente, ma – con rare eccezioni – non si respira più tanto quella spontaneità ‘trattenuta’ dalla scrittura, se mai il contrario. Ma è un programma a suo modo ‘nuovo’: vedremo se riuscirà in futuro a rendere le storylines di famiglia meno artificiose.
Il nuovo corso passa anche per alcuni cambi di formato, personalmente molto apprezzati. Non c’è più la scelta dell’abito della sposa, ma si punta di più sugli ospiti, invitati a godersi il ‘white carpet’ a favore di telecamera. Un po’ immagini rubate, un po’ pose da photocall, la sfilata degli ospiti acquista una maggior dignità: del resto sono un must di questo programma, a volte colpevolmente dimenticato. Accanto al mai domo angolo neomelodico si rafforza (vivaddio) lo spazio per i fotografi, che sono un universo parallelo tutto da esplorare. Disorientante, invece, l’inserimento della pubblicità nella puntata: segno di successo, ma anche un rischio per un racconto che è sempre filato liscio come l’olio e, per questo, estremamente piacevole. Non si interrompe un’emozione.
Il racconto, però, lo fanno gli sposi, con le loro storie, gli incontri ai funerali, le nonne che spaccano, i vestiti che ‘valorizzano’ curve e tatuaggi, le sambe tribali ballate in onore degli sposi, le paste e patate (con provola!) da servire a fine banchetto, quando ormai si raccolgono scarpe e confetti sotto i tavoli. Più spose, insomma, e meno ‘asinelli pomellati’, che non possono che essere la copia sbiadita di quei poni diventati ‘leggenda’. D’altra parte, se ‘Concetta’ non è nata pomellata un motivo ci sarà…
Fa effetto, comunque, che in queste prime due puntate il Boss non compaia proprio, né venga nominato. Aleggia, ma non si manifesta. Una scelta importante, che potrà anche essere impopolare, ma segna una cesura tra i due programmi. Si uccide il padre per diventare grandi: è quel che vuol fare Il Castello delle Cerimonie? Intanto vedremo come continuerà. Ha bisogno, nonostante tutto, di un suo assestamento.
In ogni caso, lunga vita alla regina Imma.
Il Castello delle Cerimonie | Diretta prima puntata
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22.24
Ci vuole ancora tempo per la prima cerimonia nel Castello della Regina Imma.
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22.57
“Hippi, Hippi, Hippi” gridano le amiche della sposa.
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23.00
Uh, hanno messo la pubblicità. Anche questa è una novità. E dopo è il momento della serenata. No, non si rinuncia alla serenata.
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23.05
5 minuti di pubblicità su un format di 24 è cattiveria. Non si interrompe un’emozione.
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23.08
Ma il cuoreeee
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23.08
Comunque Nino e Agostino coppia perfetta.
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23,08
“Trucco nude, molto princess”: meraviglia!
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23.12
“Ho ballato… ero un altro Vincenzo, proprio!”: ma come sposo, cambi già durante la festa?
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23.21
Comunque due puntate da 24′ con dentro 25′ di pubblicità sono segno di fiducia da parte della rete, ma anche un atto di fede verso il pubblico. E sì che ‘siamo’ fedelissimi, ma altri li perdi nei meandri dei break.
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23.24
Lui è di una famiglia di pescatori: tra gli sposi c’è di mezzo il mare. Beh, del resto uno abita sopra, uno sotto, almeno un ostacolo nella vita…
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23.28
Menu mare e monti. “Volete le ricciole? Eh, ma noi non andiamo a mare e diciamo ‘Uscite tutte le ricciole'”? Don Matteo, ma ‘uscite’? No, uscite no…
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23.30
Oddio, la lingua no. Comunque Donna Imma è di ferro in sala e sempre accogliente in famiglia: è lei a servire le zucchine alla scapece al Don Matteo.
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23.32
Ah no, il secondo break infra-puntata non c’è,
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23.37
Matrimonio nella ‘Piccola Lourdes’ di Napoli. Che non sapevo esistesse.
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23.38
Sono d’accordo all’abolizione della scelta dell’abito da sposa e mi piace molto il white carpet degli ospiti.
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23.42
Ha ballato anche Donna Imma. Brava.
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23.46
… ma quando arriva la pasta e patate tutti a tavola di nuovo.
Il Castello delle Cerimonie | Anticipazioni prima puntata
Il Boss delle Cerimonie ha un’erede, donna Imma: è lei la regina de Il Castello delle Cerimonie, che riapre questa sera, venerdì 6 ottobre 2017, su Real Time (DTT, 31) con le sue prime due puntate.
Dopo la morte di Don Antonio Polese, raccontata nell’ultima, difficile, stagione de Il Boss delle Cerimonie, bisognava trovare un modo per continuare a raccontare una realtà che non svanisce certo con la morte del patriarca della famiglia che da sempre gestisce il Grand Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate (NA) e le sue maestose cerimonie.
Del resto La Sonrisa non ha mai chiuso i battenti, se non nel giorno dei funerali del Boss, che è stato, a suo modo, un evento.
Anche ora che il Boss è andato a far compagnia a Mario Merola sulla grande parete d’ingresso del Castello, le storie de La Sonrisa e della famiglia Polese meritano di essere raccontate. E ricominciano da Donna Imma, la figlia del Boss, che con piglio autoritario avvolto in un sorriso disarmante – e con al collo la croce di diamanti tanto amata dal padre – manda avanti l’azienda di famiglia col supporto del marito, Matteo Giordano, e dell’incredibile squadra di professionisti che rende ogni cerimonia degna di un ‘lorde’, come amava ripetere il Boss.
Lo racconta anche in questa serie la B&B Film di Raffaele e Lorenzo Brunetti, ormai di famiglia al Castello. In tutto sono 10 puntate da 30′ che riservano alcune sorprese, come un pool party per Antonio Jr. e qualche ‘new entry’.
Il cuore della storia, però, è sempre nelle cerimonie, coordinate da Matteo, ma portate avanti sempre col sorriso dal maitre Ferdinando, il poeta e filosofo che chiosa ogni puntata con un ‘pensiero poetico’, e dall'”Imponente Davide”, o meglio da Nino Davide, davvero un personaggio da commedia all’italiana con i suoi modi sempre accoglienti, la risata contagiosa e quel suo fare burlone che però non deve trarre in inganno: ‘professionalità’ è la parola d’ordine per Nino e per tutta la squadra.
Sul fronte familiare sempre più spazio per il giovane Antonio e per i fratelli del Boss. Vedremo da stasera come evolveranno le dinamiche nel clan Polese.
Le Ricette della signora Rita su DPlay
Una novità è certo lo spazio riservato a Donna Rita, la vedova del Boss. La loro storia d’amore è stata una storyline importante nel racconto delle quattro stagioni de Il Boss del Cerimonie, tanto quanto i pranzi preparati ogni giorno dalla signora per il suo Don Antonio. Tra gateaux di patate e parmigiane di melanzane, le sue apparizioni ai fornelli sono state sempre oggetto di ‘venerazione’ per i fans del programma: da qui, evidentemente, la decisione di dedicarle una striscia, Le Ricette della signora Rita, dal 6 ottobre per cinque settimane su Dplay. In ogni appuntamento la moglie del boss cucinerà due piatti come solo lei sa fare. E si parte proprio dal “gattò” e dal ragù napoletano.
Il Castello delle Cerimonie | Anticipazioni prime due puntate
Nessuna tristezza nel Castello, che apre le sue porte all’insegna di una nuova vita, quella di un ‘pono pomellato’ nuovo di zecca. In realtà si tratta di un’asinella dell’allevamento di Don Sabatino pronta a far nascere il suo cucciolo. Ma non perdiamo di vista l’obiettivo, ovvero il matrimonio di Annamaria e Vincenzo: e l’addio al nubilato di lei, tra Limousine chilometriche e veli ‘madornali'” ‘n’terra a Margellina” sono già un programma.
Si continua con le nozze di Vincenza e Giovanni. Lo sposo porta al Castello tutta la sua famiglia di pescatori e mette alla prova Matteo: riuscirà a preparare la ricciola?
Il Castello delle Cerimonie 5 | Come seguirlo in tv e in live streaming
La prima stagione de Il Castello delle Cerimonie va in onda al venerdì, alle 22.45 (dicunt) con due puntate alla settimana su Real Time (31, DTT). Il programma non è visibile in live streaming, ma si può rivedere on demand su dplay.com.
Il Castello delle Cerimonie 5 | Second Screen
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