Continua la terza stagione de Il Castello delle Cerimonie che questa sera, vemerdì 25 ottobre 2019, festeggia la Prima Comunione di Adele Pia, una bella bambina di Casola di Napoli dalle idee chiare e dal sorriso contagioso. La sua è forse la prima comunione vicina alla ‘normalità’ che si è vista finora tra le puntate del Castello: a memoria, nel 2014 ruppe il ghiaccio Asia D’Auria, figlia delle voci della Sonrisa Tony e Tiziana Rega, quindi toccò alla dir poco scioccante comunione della ‘Cinesa’ nel 2016 per arrivare alla comunione di Karol (“con la K”) che segnò l’inizio della scorsa stagione 2018, giusto per citare i capisaldi del ‘sottogenere Comunione’ tra le feste del Castello.
Con Adele Pia si ritrova un po’ di quella gioia infantile propria della prima importante festa che riunisce famiglia e amici, qui affrontata con molte meno sovrastrutture da adulti viste in altri casi. Il tema scelto è sì legato alle origini dei genitori, soprattutto del padre cresciuto (pare) negli States, ma viene affrontato con un’atmosfera dai festa per bambini, che meglio dovrebbe attagliarsi alla circostanza del primo sacramento consapevole, rispetto al più ‘tradizionale’ mini-matrimonio che spesso caratterizza le scelte dei festeggiati.
Con Adele Pia abbiamo un menu bimbi a base di specialità made in USA – dagli hamburger agli hot dog, con tanto di cupcakes e mele caramellate, in un buffet da acquolina in bocca, diciamocelo – e un menu per adulti a base di cucina napoletana. Insomma c’è una misura (certo, per gli standard cui ci ha abituati il Castello) in questa comunione italo-americana, il secondo festeggiamento tra bandierine stelle e strisce e tricolori dopo quello, indimenticabile, di Francesca e Audwin.
Il menu americano, insieme alla data improcrastinabile della festa in un giorno di pienone al Castello (quattro comunioni e un matrimonio, oltre alla festa di Adele Pia, cosa non certo rara per La Sonrisa) sono i principali ‘conflitti’ di questa puntata, insieme alla richiesta di una carrozza che permette di sfoggiare un nuovo acquisto di Don Sabatino, che ha lasciato canotte, croci e completi da cowboy per un più elegante completo da cocchiere di rango.
Una puntata giovane anche per il debutto di due ‘nuovi’ personaggi, ovvero i figli di Nino Davide e Ferdinando Romeo, ‘ingaggiati’ dai padri per dare una mano alla Sonrisa. Due Vincenzo, due ‘teste tagliate’ ai propri padri con sguardi altrettanto puliti, suscitano una gran tenerezza nel vederli al posto dei loro modelli, pronti a non sfar sfigurare i genitori ‘al cospetto’ di Matteo. Non un passaggio di consegne, ovviamente, ma uno sguardo nella prospettiva del ricambio generazionale proprio della visione de Il Boss delle Cerimonie, Don Antonio, che si è concretizzato televisivamente nella consegna dello scettro a Donna Imma e che narrativamente ha visto nelle scorse edizioni il tentativo di costruire una linea sulla formazione del ‘Delfino’ Antonio Tobia Jr tra università, rap e impegni di famiglia. E la famiglia è un punto fondamentale di ogni linea narrativa del Castello.
Torniamo però ai 20 e poco più minuti della puntata: c’è la prova dell’abito, con Adele Pia che ‘ruba le parole’ a qualche wedding show per spiegare che cerca un vestito “che la rappresenti”, c’è il trucco e il parrucco, c’è l’arrivo al Castello con la Limousine, c’è la nonna americana che porta ‘le pezze’ (aka i dollari). Ma c’è un altro elemento di discontinuità rispetto allo standard: non c’è la serenata, ma una tammorriata in una festa popolare di Casola con tanto di panino salsiccia e friarielli. Un’altra boccata di normalità.
La puntata magari non entusiasmerà i fedelissimi che amano barocchismi e dialetto, ma riappacifica con le Prime Comunioni.