Il Capo dei Capi: la vita di Totò Riina
Giovedì 25 ottobre alle 21:10 su Canale 5 va in onda la prima di sei puntate della serie Il Capo dei Capi, prodotta da Pietro Valsecchi per Taodue e diretta da Alexis Sweet ed Enzo Monteleone.Protagonisti della fiction sono Claudio Gioè, che impersona il capo di Cosa Nostra Totò Riina, Daniele Liotti nei panni di
Giovedì 25 ottobre alle 21:10 su Canale 5 va in onda la prima di sei puntate della serie Il Capo dei Capi, prodotta da Pietro Valsecchi per Taodue e diretta da Alexis Sweet ed Enzo Monteleone.
Protagonisti della fiction sono Claudio Gioè, che impersona il capo di Cosa Nostra Totò Riina, Daniele Liotti nei panni di Biagio Schirò, Simona Cavallari in quelli di Teresa e tanti altri attori e oltre 3500 comparse. Il costo di produzione è stratosferico, ben 15 milioni di Euro.
La serie racconta la vita di Totò Riina (Claudio Gioè) partendo dall’infanzia complicata fino al comando di “Cosa Nostra”, ripercorrendo tutte le tappe che ne hanno segnato la scalata al potere.
Dopo la morte del padre e del fratello a causa di uno scoppio in un residuato bellico, Totò Riina diventa il capo famiglia e si confronta con la miseria che lo porterà ad unirsi ai teppisti malavitosi di Corleone che fanno capo a Liggio. Con lui un gruppo di fedeli, Provenzano (Salvatore Lazzaro) e Bagarella (Marco Leonardi).
Sarà proprio questo gruppo a salire nel potere e prenderà il comando prima di Corleone e poi arriverà con i propri tentacoli fino a Palermo. Il tutto senza curarsi di quanti morti dovrà lasciare sul campo.
Nello stesso gruppo c’è un giovane, Biagio Schirò (Daniele Liotti), che andrà in controtendenza e diventerà poliziotto, ponendosi come obiettivo la sconfitta del suo ex compagno.
Ne Il Capo dei Capi non mancheranno anche i grandi nemici di Riina, dal questore Mangano al Generale Dalla Chiesa, ai giudici Falcone e Borsellino.
La serie si concluderà con l’arresto del capo di Cosa Nostra per opera del celebre Capitano Ultimo.
La prima puntata inizia con Totò Riina che nel 1993 è stato catturato ed è finito in carcere; va a trovarlo un suo amico d’infanzia, Biagio Schirò, il quale gli chiede di ricordare tutta la vita passata.
La storia è ambientata tra il 1943 e il 1959 nel dopoguerra a Corleone. Totò ragazzino vede morire il padre e il fratello in seguito ad una bomba lasciata dagli americani.
Riina deve così occuparsi della famiglia e insieme all’amico Biagio porta il grano da far macinare subendo le angherie del mugnaio che gli ruba la farina.
La situazione viene vista da Binnu Provenzano e Calogero Bagarella, i due garzoni del mugnaio e i due aiutano i due ragazzi. Si forma così un gruppo di quattro che si tramuta presto in vera e propria banda che viene a sua volta assoldata da Luciano Liggio (Claudio Castrogiovanni), il braccio destro del capomafia di Corleone.
Dopo l’omicidio del sindacalista Placido Rizzotto (Carmelo Galati) e in seguito alla conoscenza del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa (Pierluigi Misasi) Biagio si ravvede e lascia il gruppo…
Tutti i personaggi della fiction sono veri tranne Biagio Schirò che è inventato. A tal proposito è proprio il regista Sweet a spiegare il motivo di questa licenza narrativa, secondo cui era necessario che ci fosse un personaggio con cui si potesse identificare il pubblico, un buono. Per la prima volta infatti viene raccontata la vita di un capo mafioso visto con gli occhi dello stesso.
Una delle scene che l’interprete di Riina, Claudio Gioè, ha dovuto girare e che è stata tra le più difficili da realizzare, è stata quando dovevano aprire la bottiglia di spumante per festeggiare l’attentato al giudice Falcone. Gioè è siciliano come gran parte del cast e sicuramente nell’immaginario di tutti gli italiani ma soprattutto dei siciliani la figura del giudice assassinato dalla mafia è ancora molto impressa.
“Quando abbiamo dovuto gioire, da mafiosi, nella scena dell’annuncio della morte di Falcone un brivido ci è corso lungo la schiena, non è stato facile.”, afferma.
Il Capo dei Capi è tratto dal libro omonimo scritto da Attilio Bolzoni e Giuseppe D’Avanzo ed è sceneggiato da Stefano Bises e Claudio Fava, quest’ultimo figlio di un uomo assassinato dalla mafia del vero Riina.
Saranno sei puntate ad alta tensione, 50 anni di storia d’italia attraverso la mafia che l’ha insanguinata. Nel cast parecchi attori sconosciuti al grande pubblico. La prima puntata giovedì alle 21:10 su Canale 5.