Il Candidato, su Rai 3 la ‘short sitcom’ con Filippo Timi: vota un(a) Zucca for President
Come ti creo il candidato: difficile non vederci gli ultimi venti anni di storia politica italiana nella sitcom (dal formato web) di Ludovico Bessegato per la seconda serata di Rai 3.
Debutta questa sera, martedì 23 settembre, alle 23.50 circa Il Candidato – Zucca Presidente, una sitcom ‘interstiziale’ ma ispirata al modello delle web-series, firmata da Ludovico Bessegato (già regista e ideatore della web serie Kubrick – Una Storia Porno, che TvBlog ha intervistato alla vigilia del debutto) e destinata a chiudere le puntate di Ballarò.
In tutto 20 puntate da cinque minuti ciascuno incentrate sulla creazione del perfetto ‘candidato’ premier: prendi un ex postino ingenuo, modesto e senza alcuna esperienza politica dal nome evocativo, Pietro Zucca, e lo affidi a un team di spregiudicati esperti della comunicazione (Lunetta Savino, Bebo Storti, Antonio Catania, Christian Ginepro, Marina Rocco, Flavio Furno), convinti che non serva la politica per fare un politico, bensì una ‘sceneggiatura’ adeguata, una bibbia convincente e un trucco/parrucco adeguato. Confezionato il perfetto ‘candidato’, lo si propone all’elettorato/consumatore, cercando di guidarlo passo passo nelle insidie della campagna elettorale.
A interpretare il protagonista c’è Filippo Timi, abile a portare in scena un candidato perfetto nel rappresentare il ‘peggio’ che un Paese potrebbe chiedere: riesce a fare sempre la cosa meno opportuna, presentandosi alle conferenze stampa con i postumi di una sbornia, dicendo la cosa meno adatta nel momento meno adatto, cadendo in tutti i possibili trabocchetti della controparte. Insomma, la precisa rappresentazione di un uomo molto più che comune, e del tutto inconsapevole, che nell’assenza di qualsiasi ideologia politica può tranquillamente ambire ad essere Premier grazie a un’attenta campagna di comunicazione.
Non è certo difficile vedere nell’idea portante della serie una (iperbolica?) rappresentazione delle logiche della politica contemporanea – e neanche in fondo tanto recenti, se si pensa al potere del primo dibattito presidenziale in tv tra Nixon e Kennedy. Il richiamo agli ultimi venti anni di storia ‘elettorale’ italiana, però, intriga e la ‘promessa’ di giocare con i capisaldi della comunicazione politica incuriosiscono. Eppure il format originale viene dalla Francia, e con successo: il regista Ludovico Bessegato e la squadra de La Buoncostume (ovvero gli sceneggiatori Carlo Bassetti, Fabrizio Luisi, Simone Laudiero, Pier Mauro Tamburini) hanno adattato la serie “Hénaut Président!”, di Michel Muller, alla realtà italiana per quella che potrebbe quasi configurarsi come un ‘Boris’ della ‘politica’.
Il Candidato, personaggi e cast
Dietro a Zucca, infatti, si muovono gli interessi privati e professionali di una squadra di ‘spin doctors’ ed esperti della comunicazione alla ricerca di rivalse personali e affermazioni lavorative, tra cinismo e meschinità, ipocrisia e menzogne. Intorno al Candidato si muoveranno, dunque, personaggi viscidi e ambiziosi, destinati a conquistare il pubblico: troviamo il capo comunicazione Bianca De Mojana (Lunetta Savino), capo della comunicazione di Zucca, il dirigente di partito Alfredo Callegaris (Bebo Storti), il consulente politico (dalla fedina penale non immacolata) Claudio Sereni (Antonio Catania), il capo ufficio stampa molto yuppie Massimo Guastella (Christian Ginepro), il ghost writer e new media expert Marcello Zeno (Flavio Furno), per arrivare alla stylist Noemi Veron (Marina Rocco). Nel corso delle puntate incontreremo anche l’ex magistrato e antagonista (progressista) di Zucca Giulio Santachiara (Massimo Ghini), favorito per la Presidenza del Consiglio e la moglie di Zucca, Cecilia, (Lucia Mascino) che nella vita fa l’infermiera.
Per la gioia di molti, nel cast ci sono anche Maccio Capatonda nel ruolo di Feffo, imitatore assoldato per fare l’imitazione di Zucca, Ivana Spagna nel ruolo di se stessa come interprete dell’inno di Zucca Presidente e poi la chicca, il gruppo di The Pills chiamato a interpretare ‘i Nazisti’, citazione da The Blues Brothers.
Non ci resta che vederlo, da stasera alle 23.50 circa su Rai 3, dentro, durante (e dopo) Ballarò.