Il Boss delle Cerimonie 4, la comunione della ‘Cinesa’ rompe l’incantesimo del Castello
Il Boss delle Cerimonie 2016, la settima puntata live su Blogo.
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22.30
Mentre si decide l’eliminato di Bake Off, al Castello ci si organizza per la Comunione di Antonietta.
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22.48
E per la torta e la caramellata (?!) il tema HAWAII!
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22.56
Al Castello intanto si fa la Festa del Maiale… Ala ‘Bracia’ c’è il nipote di Don Antonio, Ciro. “Ngin ngin” augura Don Antonio a tutta la sua famiglia
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Amedeo e Gianni Remi, Nancy aprono le danze. E poi si continua con Fiorellino, Giusy Attanasio
Per la prima volta, in quattro edizioni, ho la sensazione che Il Boss delle Cerimonie sia andato ‘oltre’. Per la prima volta ho sentito la bolla fiabesca in cui il programma ha avvolto il Castello scricchiolare sotto il peso di una realtà che sembra difficile archiviare come puramente folkoristica. Per la prima volta ho avvertito un certo disagio.
La comunione di Antonietta, figlia di Mario Salvati e Rosaria Fucito, ha raggiunto vette finora mai toccate. Sarà stata la limo Hammer (anche se una limousine la vedemmo nella prima delle comunioni realizzate, quella di Asia d’Auria), sarà stato l’abito della bambina, saranno state le mises degli invitati (soprattutto dei maschietti, tra cappellini, scarpe e gioielli che sanno di codificato), sarà stata la carrellata infinita di neomelodici. Ma questa volta ho avvertito uno scollamento tra l’atmosfera giocosa del Castello e la ‘caratura’ dei protagonisti della festa. E non ho sorriso.
Probabilmente hanno contribuito gli interni di casa Salvati: di barocchismi dorati e temi animalier ne abbiamo visti tanti in questi anni, ma per un momento ho pensato che il salotto avesse fatto da modello per gli scenografi di Gomorra. Qui siamo oltre il ‘wannabe’ della cornicetta dorata. Qui si va oltre il buon gusto e ci si sposta sull’ostentazione da potere. Sono i dettagli a fare la differenza: i cristalli, il cane, le tende broccate, il moro con la lampada (l’ho visto, c’era), il divano à la Savastano (“E nun me piace… E’ l’amma’ cagna’…“), il televisore incorniciato d’oro, e soprattutto il pannello che lo nasconde, sono oltre qualsiasi cosa si sia vista finora. Se ci si aggiunge la grande festa di quartiere, i motorini in paranza, i rispettosi auguri alla festeggiata e i fuochi d’artificio per nulla amatoriali si ha l’impressione di essere in un’altra storia, affatto fictional. E questo stona con la chiave fiabesca che accompagna da sempre il Boss delle Cerimonie.
Se mi trovassi di fronte a una scrittura seriale ‘pura’ probabilmente penserei al classico ‘salto dello squalo’. Ma visto che tutto questo avviene – e sarebbe avvenuto – a prescindere dalla tv, ho più la sensazione che il programma si sia addentrato in un territorio ‘altro da sé’. Sicuramente l’ostentazione è sempre stata una chiave delle feste raccontate e questa ostentazione si moltiplica esponenzialmente a seconda dell’area geografica/quartiere di appartenenza. In questo caso a far da sfondo alla storia c’è il Parco Verde di Caivano, tristemente noto in cronaca nera. Un aspetto che avrà potuto accrescere l’effetto straniamento: posso però dire che l’ho avvertito ancor prima di sapere dove ci trovassimo. E’ bastato l’ingresso in casa Salvati e si è poi acuito con la festa della vigilia, esplodendo con la vagonata di Neomelodici, col motorino regalato alla festeggiata, con i tre cambi d’abito della bambina e di fronte certi stilemi d’abbigliamento tra gli ospiti che mi hanno rimandato ad altre vite, altre storie, altre situazioni.
A caricare l’effetto straniamento anche la ‘frattura’ con la storyline di Casa Polese, tra le più belle degli ultimi 4 anni: quando Don Antonio si mette a macellare è subito poesia. La visita alla fattoria, la complicità con i fratelli, la grigliata di famiglia mi hanno riportato alla ‘genuinità’ della raccolta delle ciliege della prima edizione. Da una parte, quindi, una dose ancor ‘massiccia’ del Castello incantato di Don Antonio, dall’altra una festa fin troppo ‘reale’, che neanche i palloncini di Ferdinando o la dolcezza della voice over sono riusciti a mitigato e che ha quasi ‘rotto’ quell’incantesimo che ha fatto de Il Boss delle Cerimonie un vero cult. Diciamo che lo ha incrinato, ecco.
E così le comunioni si confermano, almeno per me, il ‘formato’ più delicato da trattare. Io mi auguro che sia solo una sensazione e che dalla prossima settimana nulla più turbi i ‘morigerati/canonici’ eccessi delle feste del Boss delle Cerimonie. Perché anche al Castello il troppo stroppia. E stranisce.
Il Boss delle Cerimonie 4 | 21 ottobre 2016 | La Comunione di Antonietta | Diretta
Il Boss delle Cerimonie 4 | 21 ottobre 2016 | Anticipazioni
Settima puntata de Il Boss delle Cerimonie che stasera – venerdì 21 ottobre – si dedica alla Prima Comunione della piccola Antonietta e che seguiremo in live blogging su TvBlog dalle 22.40. Se la festeggiata è piccola, lo stesso non può dirsi dell’auto scelta dai genitori per accompagnare la ‘comunicata’ figliola al Castello di Don Antonio Polese. Lì, intanto, le cose si fanno sempre in grande grazie a Matteo Giordano, all’imponente Nino Davide, al saggio maitre Ferdinando Romeo e anche alle nuove leve, come Antonio Jr e il sempre più presente
Il Boss delle Cerimonie | Settima puntata
Non c’è solo una limousine bianca ad aspettare Antonietta nel giorno in cui si congiunge al Signore con la Prima Comunione: la sua festa al Castello diventa un vero e proprio Festival della canzone neomelodica. Canta Napoli!
Il Boss delle Cerimonie 2016 | Come seguirlo in tv e in streaming
Il programma va in onda ogni venerdì alle 22.40 su Real Time, subito dopo Bake Off Italia 4. In tutto 10 puntate da 23′ (al netto della pubblicità) prodotte dalla B&B Film, scritte da Lorenzo Brunetti e dirette da Raffaele Brunetti. Il programma non si può seguire in live streaming, ma si può recuperare on demand su dplay.com.
Il Boss delle Cerimonie 2016 | Second screen
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