Il Boss delle Cerimonie 2, prima puntata: la comunione di Alessia e Giuseppe (e il Boss diventa ‘padrino’)
La seconda stagione del programma cult di Real Time è partita sul web con una puntata da 43′. Alla grande.
“Visto che ho fatto la comunione a tutti e due insieme ho fatto le cose più alla grande… Deve essere un mini-matrimonio, una cosa un po’ esagerata”
Il Boss delle Cerimonie è tornato con un castello carico carico di feste di ogni tipo, ma con un unico elemento in comune: la provenienza dei festeggiati e la location, il castello del Boss don Antonio Polese, ovvero l’ormaii mitica Sonrisa di Sant’Antonio Abate.
Per l’inaugurazione di questa seconda stagione, al via stasera – venerdì 17 ottobre alle 22.10 -, Real Time e il regista Raffaele Brunetti hanno fatto le cose in grande: una puntata da 43′ minuti che raccoglie la prima comunione di due fratellini di Afragola, Giuseppe e Alessia De Luca, e i 50 di matrimonio di Don Antonio e Donna Rosa Polese. Puntata che abbiamo visto in anteprima sul sito di Real Time e di cui non possiamo certo non darvi conto prima della messa in onda tv!
Inutile dirvi che si tratta di un kolossal. Pensavate di aver visto già tutto dopo la prima serie di matrimoni al Castello? Ingenui. Le comunioni offrono molto di più, altro che. In special modo questa, scelta per aprire la ‘stagione delle Feste’ alla Sonrisa. Eh sì, perché con le comunioni non si ha solo a che fare con i festeggiati e i genitori, ma anche con i nonni. E mai come in questo caso sono una grande risorsa. E poi perché le Comunioni spesso sono più pompose, ambiziose, esagerate del matrimonio: e il caso De Luca lo dimostra.
Dicevamo che questa prima puntata da 43′ minuti è un kolossal e non per i festeggiamenti di casa Polese, decisamente misurati. Per le sue Nozze d’Oro il boss ha scelto un pranzo in famiglia, tutta riunita intorno al tavolo imperiale, accompagnamento di violini, nessun cantante neomelodico – che a Don Antonio i cantanti nelle feste non gli vanno troppo a genio – e come tocco a sorpresa di ‘eccentricità’ il casaro che serve al tavolo la mozzarella appena fatta. Direi che al Casinò di Montecarlo non avrebbero potuto fare meglio, calici d’oro (a tema) inclusi. E che dire della scelta chic di arrivare a bordo di un’auto d’epoca, una Balilla del ’34 di proprietà del boss, che suona al piano ‘Torna a Surriento’ per la moglie. Il Boss però non rinuncia ai suoi tratti distintivi: le supergiacche lunghissime, le camicie di colori improbabili (con tutto il rispetto, Don Antonio, il rosa antico/salmone non è il massimo, eh) e l suoi ninnoli d’oro. Del resto mai tanto a tema come in occasione del suo cinquantenario di nozze.
Ma sappiate che il vero pezzo forte di questa lunga puntata è la comunione di Giuseppe e Alessia, figli di Antonio De Luca e Maria, ‘fidanzatisi’ all’età di 14 anni, diventati genitori di Giuseppe 3 anni dopo e poi di Alessia e del piccolo Christian. Lui ha un banco di frutta a Pescara e sta fuori tutta la settimana: riesce a tornare a casa solo il sabato pomeriggio per andar via la domenica sera. E vi prego di notare gli intervi di casa De Luca, mettendoli a confronto con alcuni di quelli visti nella precedente stagione. Il tratto distintivo balzerà all’occhio, tra lampadari e cornici dorare.
Ma è nulla.
Intanto partiamo col dire che lo stesso Matteo, il genero di Don Antonio, colui che ha in mano la gestione del Castello ha sbarrato gli occhi di fronte alla richiesta per il menu delle ‘noz..’ ehm della comunione. Solo come Entrée c’è un buffet, soutè di frutti di mare, (“Perché i frutti di mare sono la prima cosa”), antipasto di mare, antipasto tradizionale prosciutto, bocconcini e melone. Più ovviamente i primi, il pesce, i dolci, la frutta. Diciamo solo che le linguine agli scampi sono state servite alle 18.00 e che la torta è stata tagliata alle 3.30 di notte, quando ormai la famiglia Polese aveva alzato bandiera bianca.
Ma del resto come ‘deludere’ i genitori:
“Stiamo pensandoa questa comunione insieme da quando Giuseppe aveva 4 anni e Alessia 1”
dice papà Antonio, che con la famiglia ha contrattato per un ingresso in stile matrimonio, con il volo di colombe e non i palloncini, con una sfilata di cantanti neomelodici degno del Festival di Napoli che comprende, tra gli altri, Tony Colombo, Natale Galletta, Rosario Miraggio, Nancy, Nico Desideri e Nello Amato, autore anche della ‘serenata’ della sera prima.
“Non credo siano troppi”
commenta serio il nonno. Per carità. Del resto quando si è sposato il fratello di cantanti ce n’erano 36. Tutto è relativo.
Tutto questo “per i bambini!”, come si affanna a raccontare la mamma alle telecamere, mentre si sbraccia con amiche e parenti in prima fila a sentir cantare i suoi beniamini. Nulla di male, per carità: diciamo che con la scusa dei ‘bambini’ si tende a prendersi delle soddisfazioni personali ‘a freddo’.
“Quello è bello soprattutto per i bambini, che vedono da vicino i loro cantanti preferiti”
che non fanno che ascoltare perché evidentemente in casa non si ascolta altro. E anche i comunicandi hanno la loro ‘serenata’ della vigilia, eh. Mica credevate che la festa di Comunione si concentrasse sul pranzo della domenica: c’è lo show la sera prima sotto casa dei festeggiati – che diventa una seconda cerimonia anche per i genitori e una festa per il quartiere intero – ci sono i fuochi d’artificio, con le iniziali dei due fratellini racchiusi in un cuore come se fossero alla vigilia delle loro nozze.
E che dire delle ‘anteprime‘? La maggior durata della puntata ci ha permesso di apprezzare anche cose che magari nella prima serie sono state sacrificate per il tempo, come i sevizi fotografici e i filmini prima della comunione. Roba religiosa sull’incontro con Cristo? Macché. Un giro su cavallo e trattore e un volo in aereo.
Per i bambini. Vabbè…
E’ forse questo l’aspetto più esagerato per chi non mastica un certo modo di concepire la famiglia, diciamo così.
“Deve essere un mini-matrimonio e se lei sarà come una sposa, anche lui deve essere come un piccolo sposo”
dicono i nonni accompagnando Giuseppe a scegliere il suo abito da cerimonia. Ringraziando il cielo in Chiesa tutti i bambini devono indossare il saio (amen), ma poi fuori dalla chiesa genitori e nonni sono in grado di acconciarli come nemmeno nei peggiori matrimoni gypsy.
Basta seguire la scelta dell’abito di Alessia.
“Scioccante.. particolare…principesco…esagerato”
sono le coordinate date da mamma e nonna all’atelier per scegliere l’abito della bambina. Del resto basta vedere quelli scelti da mamma (nella foto di apertura) e nonna (in basso) per capire tante cose.
“Mi piace vestirmi un po’ sexy… non dico che c’ho un fisico bellissimo, ma comunque non sono neppure una donna da buttare”
commenta orgogliosa Nonna Giuseppina, mentre il nonno non sta nella pelle a seguire i preparativi della festa, a commentare tutto quel che accade prima e dopo la cerimonia in chiesa, che in fondo è solo la ‘scusa’ per mostrare al mondo la ‘potenza di fuoco’ della famiglia.
Arrivati quasi alle quattro di notte, il papà, entusiasta si lascia andare:
“E’ bello vedere la gente che è stanca, che gli fanno male i piedi, le braccia… che torna a casa tutta sfasciata. Ne parleranno di una settimana di questa festa…”.
Ed è questo l’obiettivo: stupire il quartiere, i vicini, i conoscenti, i parenti con “la comunione più grande del mondo, unica al mondo”, perché se ne parli.
E siamo certi che di questa comunione di parlerà anche più di una settimana (in attesa della prossima puntata).
Ma la faccia di Matteo alla lista degli antipasti e all’elenco dei cantanti neo-melodici resta tra le cose più divertenti di questa puntata: se anche lui sbianca di fronte alle richieste dei genitori potete avere un’idea della ‘maestosità’ di questa una comunione.
Intanto facciamo gli auguri a Don Antonio per i 50 anni di matrimonio con la sua Rita: per lui il segreto di un’unione felice è la fedeltà, mentre per lei il boss “è sempre un bell’uomo”. Ecco, forse il segreto lo conosce Donna Rita, con la sua dedizione e la sua golosissima parmigiana di zucchine con doppia frittura (altro che souté!).
La comunione di Alessia e Giuseppe, con annesse nozze d’oro di Don Antonio, sono quasi una summa del programma: quasi un rischio usarla per il debutto della seconda stagione. Le prossime puntate saranno all’altezza di questa^. Beh, in genere i protagonisti delle feste di Don Antonio non deludono. E men che meno i loro ospiti: la sfilata di scarpe e abiti merita assolutamente un capitolo a parte (e vi lasciamo alla succulenta gallery).
Ps. A chi pensa che sia tutto ‘esagerato’ dalle telecamere: date un’occhiata alla comunione di Roberta, bimba arrivata al Castello su una sorta di Limo-Hammer e che è entrata su musica da discoteca. Lì non c’era un produzione tv alle spalle. Anzi credo che la troupe abbia pensato che sia stato davvero un peccato non poter seguire anche quella festa.
Il Boss delle Cerimonie 2, prima puntata – 17 ottobre 2014: Comunione De Luca