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Appunti da IF Tv 2011: Workshop web con Federica Tremolada e Giuseppe Catalano

Idea Format tv 2011: Federica Tremolada di Youtube e Giuseppe Catalano di Endemol spiegano in un workshop i nuovi scenari web

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pubblicato 29 Agosto 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 04:05


Nell’ambito della prima edizione di Idea Format tv, il festival delle idee e della creatività televisiva e non solo che si è tenuto la scorsa settimana a San Benedetto del Tronto e che ha visto quale vincitore la docu-fiction “Bella zio“, importanti e seguitissimo sono stati i workshop realizzati da professionisti del settore. Per la regia abbiamo assistito ad una vera e propria lezione da parte di Riccardo Recchia e un intervento da Milano di Duccio Forzano; per la sceneggiatura Renata Avidano e Maurizio Sangalli hanno spiegato come nasce uno script mostrando spezzoni tratti dalla pellicola “Tootsie”; per la produzione l’autrice Simona Ercolani ha raccontato come è nato il progetto “E se domani” di Rai3 e infine per la conduzione, Fiammetta Cicogna intervistata dal responsabile per le produzioni di intrattenimento di Italia 1 Alessandro Saba ha ricordato i programmi a cui ha partecipato, dedicandosi poi alle domande del pubblico.

Tra le proposte di workshop, particolare interesse per i giovani presenti a IF TV ha destato quella sul web, curata da Federica Tremolada di YouTube e Giuseppe Catalano di Yam112003 gruppo Endemol Italia. Partendo dal presupposto che “Youtube non è una televisione ma una piattaforma“, Federica Tremolada ha raccontato alla platea i nuovi scenari della piattaforma video più seguita del web (più di 15 milioni di utenti unici al mese in Italia e 500 milioni nel mondo con 2 ore di girato che vengono caricate ogni minuto) e di come la stessa oggi risponda alle esigenze dei propri clienti/partner che in maniera assolutamente gratuita possono iscriversi.

“La piattaforma controlla quello che è il contenuto attraverso la tecnologia molto sofisticata Content Id, che riduce il video ad una approssimazione matematica andando a confrontare tutto ciò che viene caricato dagli utenti. In parole povere, se da utente si registra una puntata di uno show quale può essere l’Isola dei Famosi anche solo per pochi minuti, la Rai è in grado di bloccare, tracciare o monetizzare quel file in maniera completamente automatica”.


Blocca, traccia o monetizza sono dunque, come spiegato da Tremolada, le tre policy che Youtube applica per i contenuti che vengono caricati sulla propria piattaforma. Il blocco avviene in maniera preventiva ancora prima che venga caricato dall’utente; per i contenuti rivendicati dopo il caricamento, esiste un sistema chiamato Legacy lookup che va all’indietro cercando argomenti simili a quello rivendicato e nel tempo tutti questi vengono bloccati dal sistema; infine, i partner, se lo desiderano, possono effettuare del business sul proprio video in base agli accessi tramite banner e/o minispot con l’opzione monetizza. A proposito di questo, ad un certo punto dopo una collaborazione con Youtube la Rai aveva bloccato ogni contenuto che arrivasse sulla piattaforma temendo che quest’ultima andasse a cannibalizzare i propri siti. Il risultato è stato meno 200.000 accessi rispetto a prima, a prova del fatto che la piattaforma video del gruppo Google è un mezzo anche di propaganda per i siti correlati. Un risultato analogo lo ha avuto La7 con il proprio canale video e ancor prima Channel 4 in UK che prima della partnership aveva circa 100 milioni di visualizzazioni e dopo il lancio sulla piattaforma ne ha raggiunto più di 300 milioni. Una piattaforma quindi in evoluzione con uno scenario che offrirà ancora più opportunità ai propri partner: la possibilità di ampliare l’offerta di contenuti lunghi o offrire finestre come quelle dei rentals lanciata negli USA attraverso cui gli utenti possono accedere a film a pagamento.

IF TV 2011Giuseppe Catalano ha spiegato come possano convivere televisione e web senza cannibalizzarsi tra loro. Ci sono essenzialmente quattro ambiti: il primo è l’utilizzo da parte dei canali televisivi tradizionali del web come strumento di promozione dei propri contenuti con possibilità infinite; il secondo è la distribuzione, ovvero dove andranno a risiedere i contenuti caricati.

“Youtube è un’opportunità importante sia in termini di visibilità sia di valorizzazione economica, ma anche lo streaming lineare, o il video on demand lo sono. Fondamentale è stata l’esperienza con Yam di valorizzazione di diritto sulla rete con K2 e ‘A tutto reality‘ che in pochi mesi ha raggiunto milioni di visualizzazioni su Youtube mandandolo 24 ore dopo la messa in onda e creando community di interesse tra i fans”.

Promozione dei propri contenuti, distribuzione ma anche dialogo tra fans e brand attraverso la fruizione di un prodotto. “Il terzo ambito è quello di creare un dialogo con gli utenti quando soprattutto i canali o i programmi sono veri e propri lovemarks che possano far intervenire i fans non solo sul prodotto ma anche sul brand a cui è legato“, spiega Catalano.

Il quarto e ultimo, in un certo senso il più affascinante, è quello della produzione ad hoc, sempre più in aumento.

“Iniziano ad esserci budget per produrre, in particolare le grandi aziende preferiscono investire nella produzione di contenuti video online piuttosto che nella realizzazione di spot televisivi. Il mercato pubblicitario (Adv) con un’esperienza come quella su Youtube consente ora di poter arrivare anche al pareggio dei costi e, per esempio, un’esperienza come quella di “Freaks” dimostra che dove c’è talento, dove ci sono idee, c’è un potenziale palco che ti può seguire. Noi di Yam lo abbiamo sperimentato con Bonsai Tv, nata all’interno dell’iptv Telecom, poi vissuta come web tv online e ora presente su Youtube avendo come principale fonte di ricavo l’adv, e con il sito de Il mondo di Patty nel quale si è creata una community molto affezionata nonostante la serie non sia più in onda”.

Nuovi scenari, nuove tecnologie, nuovi linguaggi e contenuti che dovranno sfruttare sempre di più la multimedialità. La televisione non basta più, oggi per via della frammentazione e dell’interesse dei giovani verso le nuove piattaforme è fondamentale che un contenuto possa essere fruito anche sul web. E’ questo il messaggio che arriva da If Tv 2011, il festival della creatività, che ha presentato ben 91 numeri zero realizzati da giovani autori e registi. Un vero antidoto alla cosiddetta crisi di idee della tv.