Il pomeriggio e la ‘fascia protetta’. Il lato b va in onda con e senza censura
Lo spot con il ragazzo che mostra il lato b proposto in due versioni “visto l’alto contenuto erotico”. Ma domenica pomeriggio la pubblicità è stata prima mandata integralmente (dopo il Papa) e poi censurata
Un agente immobiliare accompagna all’interno di un appartamento un potenziale cliente che, soddisfatto dell’offerta, appena varcato l’ingresso si sente già a casa e si denuda nel giro di pochi secondi.
Lo spot, in onda dallo scorso autunno, è noto a tutti. Non c’è persona che non l’abbia visto e commentato almeno una volta, soprattutto per il lato b mostrato da Brando Bertrand, il modello protagonista della pubblicità in questione.
Una provocazione che la stessa agenzia ha deciso in parte di censurare, distribuendo – “visto l’alto contenuto erotico dello spot” – anche una versione alternativa, con le natiche del ragazzo accuratamente pixellate.
La distinzione fa riferimento alla cosiddetta fascia protetta televisiva che, a dire il vero, lascia un po’ interdetti sia per la sua interpretazione che per la conseguente applicazione.
Inutile soffermarsi su concetti come volgarità e pudore. La sensibilità è un sentimento puramente soggettivo e ciascun telespettatore può ritenere più o meno opportuna la visione del fondoschiena di un ragazzo, seppur inserito in un contesto platealmente ironico.
Fa riflettere piuttosto come il medesimo spot sia stato programmato nelle due differenti tipologie a distanza di pochissime ore, oltretutto all’interno di una stessa trasmissione. E’ il caso di Domenica In, che il 27 gennaio nel blocco pubblicitario antecedente ai titoli di testa è stata accompagnata proprio dallo spot nella sua versione originale. Orario di diffusione? Le 16 circa e, manco a farlo apposta, subito dopo la fine della diretta della Santa Messa di Papa Francesco da Panama.
Diversa la scelta adottata circa novanta minuti dopo – prima che la Venier si apprestasse a salutare il pubblico – con il didietro accuratamente oscurato.
Il codice di autoregolamentazione relativo ai minori fissa la ‘tv per tutti’ nel periodo compreso tra le 7 e le 22.30. Le imprese televisive, inoltre, “si impegnano a dedicare nei propri palinsesti una fascia di programmazione, tra le 16 e le 19, idonea ai minori con un controllo particolare sia sulla programmazione sia sui promo, i trailer e la pubblicità trasmessi”.
Che gli spettatori della seconda parte di Domenica In siano più impressionabili di quelli della prima?