Home Rai 1 I Tagli in Rai spaventano – Garimberti: “Garantire l’azienda”

I Tagli in Rai spaventano – Garimberti: “Garantire l’azienda”

Il governo ha votato un emendamento, proposto dalla Lega, che fa letteralmente tremare i polsi dei dirigenti Rai. In un momento di tagli lineari la tv di stato non è stata risparmiata e così arriva una scure sulle risorse da destinare al “personale non dipendente“, tradotto si tratta delle star della tv, conduttori, personaggi televisivi

pubblicato 12 Giugno 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 16:05


Il governo ha votato un emendamento, proposto dalla Lega, che fa letteralmente tremare i polsi dei dirigenti Rai. In un momento di tagli lineari la tv di stato non è stata risparmiata e così arriva una scure sulle risorse da destinare al “personale non dipendente“, tradotto si tratta delle star della tv, conduttori, personaggi televisivi che animano i programmi delle tre reti Rai.

Il 20% in meno dal 1 gennaio 2011, secco, rispetto a quanto speso negli esercizi finanziari dell’ultimo triennio con l’aggiunta di un ulteriore odioso vincolo: questa voce di spesa non dovrà superare il 25% dei costi operativi complessivi annuali. Detto in soldoni significa meno soldi per assicurarsi quei volti, sempre più cari, che garantiscono successi ed ascolti.

Non appare casuale l’uscita del presidente della Rai Paolo Garimberti che punta a difendere l’azienda, già in difficoltà per il calo della pubblicità, ora obbligata ad un’austerità che rischia di metterla in scacco rispetto a Mediaset e a Sky:

Considero “doveroso” fare tutto il possibile per difendere la Rai, la sua autonomia e la sua natura d’impresa per consentirle di stare sul mercato in condizioni di parità coi suoi competitor e per tutelare in questo modo il lavoro di tutti i suoi dipendenti. Sono deciso a farlo in tutte le sedi istituzionali, forte della coesione del Cda su questo tema.

Belle parole che, dopo l’approvazione della manovra correttiva, non potranno avere un seguito concreto se verranno a mancare quelle che sono “risorse preziose” (per alcuni) e “sprechi indecenti” (per altri).

Rai 1