I successi che non ti aspetti. Antonio Marano: niente Max Giusti a Niente di Personale. Che fa il botto insieme a Exit e Colorado
Fiorello, campione di ascolti anche in versione spezzatino su Sky, è in buona compagnia di altri paladini, che stanno facendo risultato contrariamente a ogni sensazionalismo giornalistico. Stiamo parlando di poco più che comprimari della scena televisiva attuale, in grado di portare a casa spettacoli gradevoli e mai troppo urlati, forse proprio per questo poco chiacchierati.
Fiorello, campione di ascolti anche in versione spezzatino su Sky, è in buona compagnia di altri paladini, che stanno facendo risultato contrariamente a ogni sensazionalismo giornalistico. Stiamo parlando di poco più che comprimari della scena televisiva attuale, in grado di portare a casa spettacoli gradevoli e mai troppo urlati, forse proprio per questo poco chiacchierati. Per questo ci va di gridarlo a gran voce: Ilaria D’Amico, Antonello Piroso, Rossella Brescia e Beppe Braida stanno facendo il botto.
Il che non vuol dire che basti l’Auditel per legittimare lo statuto di chi fa un programma televisivo, ma che un tale riscontro di pubblico – poco supportato da fattori promozionali e tam tam mediatico – dà da pensare. Nessuno di loro fa scandali né trash, eppure il pubblico si è loro affezionato e fidelizzato. E i personaggi su menzionati, occupandosi di tre generi molto diversi tra loro, nonché distinti dai soliti varietà e reality, stanno risollevando le sorti della loro rete di riferimento.
Partiamo dal caso Colorado: chi avrebbe investito su uno pseudo-clone di Zelig come questo, sino a qualche anno fa? E, soprattutto, chi ci avrebbe scommesso quest’anno alla domenica sera, storica bestia nera della programmazione di Italia 1? Per anni la rete Mediaset è stata penalizzata in questa serata per la costrizione di un prime time corto, visto l’incombere di Controcampo. Scaricata l’incombenza su Rete 4, dopo un autunno domenicale ancora allo sbando, è avvenuto il miracolo: Colorado domenica scorsa ha sfiorato i 4.000.000 eguagliando i fasti della Talpa e superando persino La pupa e il secchione. Con costi, va detto, decisamente inferiori a quelli di un reality (tra l’altro alla domenica sera se la gioca proprio con La Fattoria, altro show in contemporanea sull’ammiraglia).
Sarà la simpatia della coppia Braida e Brescia, che hanno ancor i piedi per terra e sanno essere bravi senza strafare, sarà che sembrano passati secoli dai tempi di Diego Abantatuono e Carla Signoris, forse “troppo professionisti” per un comic show simile, la dicitura iniziale Cafè non si fa affatto rimpiangere.
Cambiando canale si passa a La7, che si temeva potesse soffrire quest’anno per colpa della dipartita dei pezzi grossi e costosi, ovvero Daria Bignardi e Piero Chiambretti. E invece, a prendere in mano le redini della situazione, sono stati due volti meno patinati ma più aziendalisti, che hanno saputo conquistare il pubblico con la loro professionalità. Stiamo parlando di Ilaria D’Amico e Antonello Piroso: entrambi, dopo un percorso sperimentale piuttosto lungo, hanno trovato la chiave giusta per i rispettivi programmi. Exit e Niente di Personale, infatti, si avviano al termine dell’edizione più riuscita e seguita della loro storia a La7.
Omettendo gli ascolti altrettanto alti dell’ultima puntata, falsata dall’apparizione esclusiva di Beppe Grillo, la D’Amico ha riportato mercoledì 19 marzo 1.100mila telespettatori e il 4,7%, con ospite il ministro Renato Brunetta in una puntata dedicata agli sprechi dell’amministrazione pubblica. Non si può dire un tema di quelli di grido, eppure la trasmissione ha raggiunto il suo record di sempre in una serata dove i picchi sono stati superiori al 7% di share e hanno sfiorato i 2 milioni di telespettatori e oltre 7 milioni di contatti, ascolto decisamente incredibile per una rete generalista così piccola.
Record stagionale è stato riportato anche da Antonello Piroso venerdì scorso, con 749.000 telespettatori e una share media del 3.5%, nonché picchi oltre il 12% di share e 1 milione e 400 mila spettatori. Il direttore del Tg di La7 ha saputo vincere la sfida più grande, passare dall’altra parte della barricata nei panni dell’intervistatore perfetto, che ha molto da insegnare a certi colleghi imprecisi in fatto di documentazione. E, paradossalmente, è proprio Piroso il nemico più temuto per Daria Bignardi, che dalla seconda puntata di venerdì scorso ha iniziato a soffrire negli ascolti con la sua Era Glaciale.
Non è un caso che i sospetti di questo blog tanto criticati dai lettori si siano alla fine rivelati fondati. Dopo l’ospitata di Simona Ventura da Piroso in contemporanea con la Bignardi, avvenuta due settimane fa, Antonio Marano ha deciso di correre ai ripari impedendo a Max Giusti, comico di Quelli che il calcio, di andare ospite a La7. Marco Castoro di Italia Oggi ricostruisce perfettamente la situazione:
Il risultato è stato che mentre Daria intervistava Stefania Rocca e Margaret Mazzantini, Brignano raggiungeva il picco del 12%, facendo toccare a Piroso il record stagionale di ascolti. Per contro L’era glaciale, che nella prima puntata aveva fatto il 14% di share, ha dimezzato gli ascolti, finendo con una media del 7%.
Nell’undicesima puntata in onda questa sera Piroso continuerà a non farci rimpiangere Le Invasioni Barbariche, pur senza usurparne il marchio, mostrandosi un erede perfetto della collocazione libera del venerdì sera. Ospiti di Niente di Personale stasera sono, infatti, nientemeno che Fedele Confalonieri, Ferruccio De Bortoli, Afef Jnifen, Alfonso Pecoraro Scanio, Amanda Sandrelli, Dolcenera, Amadeus, Franco Califano.
Piccoli successi che non ti aspetti crescono ai danni di una concorrenza da titani?