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I Sottotitoli delle Serie Tv e i Fansubber

In tema di SerieTv e sottotitoli, proseguiamo con un’intervista alla creatrice di Subsfactory.it la nostra rassegna attraverso il mondo dei sottotitolatori di serie Tv e dei fansub. L’intervista rapresenta solo l’inizio del viaggio di TvBlog attraverso una realtà fatta di grandi appassionati di lunga serialità che fanno per hobby un lavoro spesso di gran lunga

1 Maggio 2006 00:40

In tema di SerieTv e sottotitoli, proseguiamo con un’intervista alla creatrice di Subsfactory.it la nostra rassegna attraverso il mondo dei sottotitolatori di serie Tv e dei fansub. L’intervista rapresenta solo l’inizio del viaggio di TvBlog attraverso una realtà fatta di grandi appassionati di lunga serialità che fanno per hobby un lavoro spesso di gran lunga superiore a chi si occupa degli adattamenti ufficiali delle serie. Ecco cosa ci racconta la mistress di Subsfactory, che cerca di creare un vero e proprio punto di riferimento per tutti i subber, i fansub, gli appassionati di serie tv in genere. Se qualcosa, nell’intervista, vi dovesse far pensare che la stessa sia avvenuta via e-mail… be’, forse è perché è avvenuta via e-mail.

Come hai iniziato a occuparti di sottotitoli per le serie tv?

Sai che ci pensavo in questi giorni a questa domanda e mi ricordo precisamente quando, ma non perché. E’ stato circa un anno e mezzo fa, piu’ o meno, all’inizio della quarta stagione di Alias.

Jennifer Garner - Alias, una delle serie tv di cui Subsfactory rende disponibili i subs Fino ad allora non sapevo nemmeno che esistessero i fansub, neanche quelli inglesi, figuriamoci quelli italiani.
La mia passione per i telefilm in lingua originale era gia’ viva da tempo pero’ al massimo mi aiutavano i transcript degli episodi, quando andava bene e li trovavo.
Praticamente le prime 3 stagioni di Alias me le sono viste cosi’. Poi un giorno, per caso suppongo, perché non mi ricordo precisamente, ho trovato i sottotitoli in inglese: che grande invenzione!
Da li’ ancora ignara del fatto che esistessero già i fansubber, ho iniziato a fare i sub della stagione 4 di Alias.

Lo ammetto: ai tempi mi credevo pioniera 😀
Comunque non so bene perche’ iniziai a farli, forse perche’ quando si guarda l’episodio in inglese si tende piu’ a capire il senso generale e se di una parola non si sa il significato si lascia perdere… e visto che la mia passione per Alias era ed è esagerata – quando mi appassiono di una cosa mi piace spuciarla bene bene – decisi di andare nel dettaglio (era ed è anche un buon modo per migliorare il proprio inglese).
Quindi ho iniziato a farli più per me, non ci pensavo neanche che qualcun altro li avrebbe usati.

Uno dei sottotitoli realizzati dal Team47, che traduce Alias Poi, si sa: tutto quello che è in un pc bene o male finisce in rete. Dopo un po’ mi arriva una mail di una ragazza che mi dice che sul forum di Alias dove è lei tutti usano i miei sub e che sono quasi famosa. [piccolo mio difetto il fatto che ho sempre preferito le ML U.S.A., al max i forum…].
Da li’ poi mi sono iscritta al forum, ho fatto amicizia anche con i fan di Alias italiani… poi siccome facendoli da sola ci mettevo anche una settimana tra un sub e l’altro, qualcuno si offri’ di aiutarmi… da li’ è nato il Team 47 (Irina81, Pamela, Raffaele e Sax e io… Bianconiglio nella stagione 4) che a tutt’oggi continua a fare i sub di Alias (grazie ragazzi!!).
Dovendo fare solo la revisione di Alias ho altro tempo libero per fare altri sub….

Quanto tempo dedichi al tuo lavoro?

Dici a fare i sub? No, perchè non lo considero un lavoro: è un hobby, il piu’ delle volte mi rilasso. Direi che non c’è un tempo fisso, visto che studio, lavoro e ho 80000 altri interessi e hobby. Quando ho tempo mi ci dedico, non ho mai quantificato. Sicuramente 4-5 ore la settimana penso. Che aumenteranno visto che ho Alias, Commander in Chief, Battlestar Galactica e The Dead Zone.
Sono quasi tutte revisioni ma quelle 1-2 orette a episodio me le prendono. Poi dipende dalle difficolta’ incontrate, se devo fare ricerca online, se devo stressare i miei amici ingegneri sulle terminologie tecniche (Grossa risata).

Perché Subsfactory richiede un’iscrizione? Molti ritengono la cosa un collo di bottiglia. E poi, perché un nuovo sito che raccolga sottotitoli? Non ce ne sono già tanti?

Perchè non volevo solo fare un archivio di sottotitoli, ce ne sono gia’: il mio sogno è creare una community intorno ai fansubber e ai fruitori dei sottotitoli: E’ molto ambizioso, lo so, pero’ credo si possa fare.
Un luogo di incontro attivo – non solo passivo dove si viene solo a scaricarsi il sottotitolo e si va via – in cui si interagisce, si cerca di coordinarsi fra fansubbers per non fare lavori doppi, in cui nuovi persone possano diventare fansubber, in cui si possano attivare collaborazioni tra vari gruppi di subber, e, perchè no, un luogo dove conoscere gente nuova con le stesse passioni e fare nuove amicizie. E un giorno fare una rivoluzione in Italia e abolire il doppiaggio… [ok seriamente sono dei posti di lavoro, ok ma se un settore è in crisi o non tira piu’ non si finanzia, si cerca di creare nuovi posti di lavoro nei settori in esplosione…]

Che tipo di rapporto hai con gli utenti del tuo sito?

Be’, è un po’ presto per dirlo, pero’ spero che sara’ molto interattivo e ci sono gia’ molti segnali in questo senso: ho gia’ “arruolato” un po’ di nuovi subber per fare delle nuove serie come The Dead Zone

Domanda d’obbligo. Qual è la tua serie tv preferita?

Xena Devo dire che porto sfiga ai tf: quelli che mi piacciano li cancellano (Grossa risata)
No va be’, non ce ne una sola, vado un po’ a momenti, comunque non potrei vivere senza Stargate (sia sg1 che Atlantis), Alias e Battlestar Galactica e ultimamente anche Commander in Chief (non cancellatelo vi prego!!!).
Poi c’è Farscape, che anche se è finito io ci spero sempre che magari poi fanno un’altra miniserie.
Pero’ la mia passione per i telefilm è nata ai tempi di Buffy e Xena… che bei ricordi.

Cosa pensi del download degli episodi delle serie tv attraverso il file sharing o il p2p?

Voglio evitare ogni discorso relativo a pirateria “et similia” sia perche’ chi scrive spende quasi un millino di euro in dvd originali all’anno – e scelgo di comprare cio’ che mi piace solo perche’, grazie alla possibilita’ di vedere le puntate in anteprima, posso operare una cernita “intelligente”, invece che buttare soldi comprando prodotti “a scatola chiusa” e soprattutto a prezzi decisamente proibitivi ( e qui ci sarebbe da discutere sul perche’ in Italia i prezzi dei cofanetti dvd siano molto piu’ alti che in Germania ad esempio, ma e’ un altro discorso…) -.

Lost su Itunes Music Store Spero che si decidano a far si’ che servizi come Itunes e simili possano essere usati anche al di fuori degli USA, in modo che il giorno dopo della messa in onda si possa scaricare pagando 1-2$ quello che è… [magari dare il primo episodio gratis per attirare l’attenzione e dare la possibilita’ di visionarlo per decidere se seguire o no la serie…magari poi abbonamenti per l’intera stagione… sconti per comprare i cofanetti dvd a chi ha anche acquistato gli episodi online…] e vederseli praticamente in contemporanea. Ovviamente dovrebbero attivare dei serivizi di sub [uè è la volta buona che ci pagano… :-D], non tutti sanno l’inglese, anche se mediamente negli altri paesi lo sanno piu’ che in Italia purtroppo.

Ci sono delle buone iniziative cmq in giro, tipo la ABC che adesso mette online gli episodi di Lost e altri suoi telefilm, gratis, intramezzati da pubblicita’; poi l’iniziativa di The OC su Mediaset Premium – sempre che la diano molto ravvicinata se non in contemporanea con gli usa e che diano la possibilita’ dell’audio originale come sul satellite e magari dei sub anche li’.
Il mondo è globalizzato, è tutto + veloce, ormai non c’è piu’ la fandom USA e la fandom italiana, c’è La Fandom, punto. E la gente vuole commentare gli episodi con gli amici/fan di Sydney piuttosto che quelli di Caracas, in tempo reale. C’è una reale richiesta per un servizio che “nessuno” dà 🙂

Hai mai pensato che potresti in qualche modo essere pagata per questo tuo impegno di “sottotitolatrice”?

Ah, si’? dove? 😀
No lo so, solo che dopo diventerebbe un stress, perchè dovrei lavorare come dicono loro.
Per diventare adattatore non serve neanche avere un titolo di studio attinente – che non significa nulla, spero di esserne la prova vivente, sono laureata in economia non in lingue, ma mi hanno fatto studiare l’inglese fin da quando ero piccolissima (li odiavo per questo e odiavo l’inglese); con internet e i telefilm/film è scoppiata la passione e mi sono ritrovata con questo bagaglio di conoscenza che si è rilevato utilissimo, chi l’avrebbe mai detto. E ora con l’inglese è amore. A parte quando subbo, a volte diventa amore/odio, + con gli americani e i loro slang 😀

Per riprendere il filo: ok il titolo di studio non indica che tu sia un bravo adattatore/traduttore. Loro ti fanno un test tipo tradurre li’ per li’ un pezzetto. Ora da un pezzetto non si capisce se uno sa tradurre o no. Poi ci vuole un minimo di cultura generale e specialistica quando si vanno a toccare argomenti specialistici come quelli che si trovano nella fantascienza ad esempio. Se non si hanno si fanno delle ricerche, oggi ci si puo’ mettere in contatto con la fandom grazie a internet (di solito succede il contrario), ma questo non succede quasi mai.

Stargate"" E il problema è che spesso la stessa serie è fatta da persone diverse non in contatto che non si prendono la briga di andare a vedere come è stato tradotto un certo termine nelle puntate prima. Se poi la serie è 9-10 stagioni tipo Stargate vi lascio immaginare (system lords è stato tradotto in 80000 modi diversi, per non parlare degli antichi…).
Poi questa cosa del labiale è una gran rottura: a volte poi si potrebbe tradurre bene rispettando il labiale e non lo fanno. I sub ti danno la possibilita’ di essere un po’ + corto o lungo del dialogo originale, visto che spesso l’italiano per dire cose semplici ci mette piu’ parole che in inglese.
La mia crociata personale contro l’adattamento italiano è sparsa per il web.
Anche per questo ho fatto il sito, per iniziare alla cultura del sub: siamo rimasti uno dei pochi paesi che doppia ancora. Anche nella nazionalissima Francia al cinema i film americani sono quasi tutti con i sub. Dai noi in qualche multisala il martedi sera’ (chissa’ che ressa :-D) e poco pubblicizzati cmq.
Poi vengono sviliti interi dialoghi solo per garantire una migliore comprensione ad un “pubblico di massa”.
Poi ci si domanda perché nel Nord Europa tutti sanno l’inglese e piuttosto bene. Ovvio che se fin da piccolo ascolti una lingua, la impari per forza. Tanto non c’è altro modo; italiani e giapponesi che insistono solo sulla gramamtica e analisi della frase sono i peggiori del mondo.

La Traduzione Audiovisiva Ah poi ormai il fatto che i doppiatori italiani siano i migliori del mondo è una leggenda metropolitana. Quoto: “l’eccessiva mole di lavoro imposta dai produttori, attirati dai guadagni, ha avuto come effetto collaterale una diminuzione della qualita’ di parte dei testi filmici tradotti e della profesisonalita’ di alcuni dialoghisti a favore del contenimento dei costi di produzione e l’aumento dei film importati.” (da La Traduzione Audiovisa di Elisa Perego)

Poi il doppiaggio fa perdere un 50% della recitazione di un attore: cioè sono importanti le espressioni del viso, i movimenti del corpo, ma la voce è una parte fondamentale della recitazione. E’ come togliere gli angoli a un Picasso. Dopo non è più un Picasso.

Piu’ il fatto che spesso scelgono voci sbagliate che tolgono tutta la caratterizzazione del personaggio. Sbaglio qui, sbaglio là, alla fine è una cosa del tutto diversa dall’originale.

Puo’ bastare? Si vede che odio il doppiaggio? 😀

E poi metterei anche le note culturali io, come fanno alcuni subber per i film asiatici; l’America è occidentale ma ha una cultura tutta sua, diversa, quasi come puo’ essere diversa una orientale. Dimmi come faccio a rendere il fatto che un meccanico americano un generatore me lo chiama Genny. Non lo so dovrei andare a sentire i meccanici italiani come lo chiamano fra di loro- 😀

I rapporti con gli altri team di subber?

Sono in contatto con gli altri gruppi di subber per attivare collaborazioni (con chi vuole ovviamente) e per comunicarci i telefilm che abbiamo intenzione di tradurre, per evitare lavori doppi; sono in contatto con molti dei piu’ bravi subber (voi sapete chi siete 🙂 grazie grazie e grazie) che ci sono in giro, che come me privilegiano la qualita’ alla velocità, chi “perde ore” per decidere se una determinata parola ben si adatti al personaggio che la pronuncia.

A loro spesso chiedo anche aiuto se non riesco a trovare una soluzione di traduzione, ovviamente hanno molta piu’ esperienza di me e quindi è probabile che abbiano gia’ incontrato e risolto il mio stesso problema. E’ tutto un fatto di esperienza (piu’ sub si fanno e meglio è) e di voglia di imparare e non continuare con testardaggine a perseverare nell’errore.
Spesso se ci sono diverse versioni di sub decido di mettere nel sito qello fatto meglio che quello fatto prima.

Purtroppo ci sono in giro dei subber a cui piace fare le gare su chi fa prima a fare un certo sottotitoli di una certa serie, tutto a discapito della qualita’ del sub. Di solito chi guarda i tf subbati è un appassionato che vuole capire i minimi dettagli della sua serie preferita.
Se si traducono male le parti difficili allora a che serve? Tanto vale aspettare l’adattamento italiano fatto male.
Hi=ciao lo sanno tradurre tutti. Poi meglio fare poche serie fatte bene che 80000 tirate via. E magari ogni tanto uscire con gli amici fa bene 😉