I servizi segreti in RAI

Ci sono notizie che a volte sfuggono, altre che rimangono confinate in unaqualche pagina di giornale, altre che non vengono divulgate appositamente.

E così, mi sembra il caso di far uscire da quella pagina 8 de Il fatto quotidiano di ieri l’articolo a firma Marco Palombi e di proporne alcuni stralci anche qui, su TvBlog. Titolo dell’articolo: I servizi segreti in RAI. Lo ammette anche Palazzo Chigi.

Il pezzo comincia così:

Esiste un nucleo di dipendenti della RAI che, con tanto di Nos (nulla osta di sicurezza) rilasciato dai servizi, vigila sulle informazioni ritenute vitali per l’integrità dello Stato. Non si sa quanti siano, cosa facciano esattamente, né se per questo gravoso compito vengano retribuiti, ma ci sono. […] Questa non è un’indiscrezione, ma quello che il governo ha comunicato alla Camera con una nota scritta datata 27 aprile 2010 e firmata dal ministro per i Rapporti col Parlamento Elio Vito.

In sostanza, c’è un gruppo di persone, in RAI, cui è affidata la tutela delle notizie cosiddette “classificate”.

Le notizie “classificate”, secondo una legge del 2007 che regola il segreto di stato, sono quelle la cui “diffusione sia idonea a recare danno all’integrità della Repubblica”. E, continua Palombi

alla difesa delle istituzioni, degli accordi internazionali, della difesa militare.

In un giro di conferme e smentite, insomma, si scopre – come già veniva pubblicato nel 2007 con smentita ufficiale dell’allora d.g. RAI Felice Cappon – che c’è un nucleo di persone non meglio precisate, in RAI, che ci tutela dalla possibilità di venire a conoscenza di notizie “classificate”. Quindi, in un certo senso, che decide se una certa notizia possa o non possa andare in onda.

E’ un bene saperlo, no?