“I Ruminanti”, di Mimmo Lombezzi
L’ultimo l’ho visto alle spalle del ministro Calderoli immerso nei microfoni di una conferenza stampa: alto, ben vestito, occhiali alla moda, ruotava la cabeza chiomata luccicante di gel a destra e a manca masticando con impegno chissà che cosa. Ogni frase pronunciata dal ministro lui chiudeva la mascella come se avesse inghiottito il concetto, lo
L’ultimo l’ho visto alle spalle del ministro Calderoli immerso nei microfoni di una conferenza stampa: alto, ben vestito, occhiali alla moda, ruotava la cabeza chiomata luccicante di gel a destra e a manca masticando con impegno chissà che cosa.
Ogni frase pronunciata dal ministro lui chiudeva la mascella come se avesse inghiottito il concetto, lo sguardo preso nel vuoto della folla a cercar qualche gnocca o qualche conoscente di passaggio.
I “ruminanti” che cosi’ spesso appaiono alle spalle di onorevoli e sottosegretari sono un’appendice parassitaria delle nostre “press-conference” più devastante del Trio Medusa, delle Iene o di Paolini, l’angelo (in senso Greco “anghelos”) del profilattico.
I “ruminanti” danno un ‘aura da sottogoverno anche all’annuncio più serio e drammatico.
Senti annunciare la vendita delle spiagge o il ponte sull’Eufrate e pensi subito che dietro ci sarà un “magna magna”, vedi Fassino che si inchina pio a Pietralcina e subito sospetti che egli sia pronto a ingoiare un’ostia soltanto elettorale…
Colleghi degli uffici stampa e voi consulenti d’immagine vi invito alla vigilanza : a che serve spendere milioni da sarti chirurghi e parolieri quando nell’icona dei vostri pupilli si ficcano i parassiti del rumine ? gli inutili e surreali masticatori del nulla?