I Retroscena di Blogo: L’incontro Giannini-Bignardi. A Ballarò non ci sarà Gianluca Semprini
Nuovi capitoli del romanzo “Il nuovo Ballarò”
Continua la stesura, capitolo dopo capitolo o dovremmo dire paragrafo dopo paragrafo, del romanzo che va a raccontare la genesi dei nuovo Ballarò. Giorno dopo giorno escono sui media racconti, spesso fantasiosi di giornalisti con l’ansia da tastiera, nomi e ricostruzioni di vicende che hanno ben poco del reale e forse anche meno di verosimile. Capita allora di leggere, per esempio, che il bravo giornalista di Sy Tg24 Gianluca Semprini ,che vediamo condurre spesso e volentieri confronti fra i candidati alle varie tornate elettorale che il nostro paese ci dispensa con grande generosità anno dopo anno, possa condurre “il nuovo Ballarò”.
In realtà, secondo le informazioni in nostro possesso ciò non accadrà. Rimanendo poi nell’ambito della vicenda Ballarò, siamo in grado di raccontarvi un retroscena che è accaduto nei giorni scorsi a viale Mazzini. Massimo Giannini e il direttore di Rai3 Daria Bignardi hanno avuto un incontro informale presso il bar interno del palazzone della Rai.
Al bar del settimo piano Giannini e Bignardi si sono visti per fare il punto della situazione rispetto alla questione Ballarò. Nel corso dell’incontro, definito franco e assolutamente cordiale, la Bignardi ha comunicato a Giannini che al momento non è stato ancora deciso nulla di definitivo rispetto al futuro del programma del martedì sera di Rai3, compresa la conduzione. Tutti i nomi usciti in questi giorni sono solamente il frutto di ricostruzioni pseudo giornalistiche e tutto è ancora possibile.
Sempre nel corso dell’incontro di cui vi abbiamo dato conto, la Bignardi ha detto a Giannini che una decisione definitiva verrà presa dopo il “ponte” festivo del 2 giugno, attendiamo quindi sviluppi dopo quella data. Rimane comunque abbastanza evidente il clima attorno a Massimo Giannini e non ci riferiamo solo al clima interno alla Rai, ma sopratutto a quello esterno al palazzone di viale Mazzini. La Rai da sempre è una specie di “spugna” che assorbe il “mood” che gli gira attorno, sopratutto quello politico, staremo a vedere.