I Retroscena di Blogo: L’esclusiva di Lilli Gruber a La7 fino al 2017
L’ex conduttrice del Tg1 delle ore 20 rimarrà a La7 anche la prossima stagione
Quante se ne dicono e quante se ne scrivono. Certo che se il Corrierone scrive che Lilli Gruber starebbe trattando per un ritorno in Rai evidentemente ci sono situazioni a cui questi rumors fanno comodo. Peccato che secondo quanto ci risulta l’ex conduttrice di “Al voto al voto” ha un contratto d’esclusiva con La7 fino ad Agosto 2017. Quindi la giornalista che un sondaggio degli anni ottanta definì fra le più “desiderabili”, rimarrà alla corte del buon Urbano Cairo ancora -almeno- per tutta la prossima stagione televisiva.
Non si aprirà quindi alcuna porta Rai -in entrata- per lei, oppure, se preferite, non si aprirà alcuna porta di La7 -in uscita-. Otto e mezzo d’altronde va benissimo con una media ad aprile del 5,8% di share e 1.473.000 telespettatori. Bene anche Crozza nel paese delle meraviglie con una media sempre ad aprile di quasi 2 milioni di telespettatori ed il 7,2% di share, più difficile invece il percorso di Eccezionale veramente che vive e lotta il giovedì sera. Buoni i dati anche diMartedì, che partito a settembre al 4,5% ora arriva al 5,4% di share.
Cairo per altro che si sta togliendo grandi soddisfazioni ultimamente anche dalla rete gemella di La7, per esempio con gli ascolti di marzo che in prima serata vedono la La7d ottenere lo 0,60% di share, con il canale Nove che non va oltre lo 0,75%. Solo lo 0,15% di share in più quindi per il nuovo canale Discovery, a fronte però di una programmazione decisamente più costosa rispetto a La7d. La7 invece ottiene a marzo il 3,83% di share in prima serata, con una crescita ad aprile fino al 4,2% , a fronte di una media annuale del 3,6% di share.
Cairo ora è impegnato a comprarsi il Corrierone e certo se riuscisse a farlo potrebbe portare anche nel blasonato quotidiano lombardo quello che è riuscito a fare con La7, dove ha operato un forte taglio dei costi, aumentato la qualità del prodotto, con una informazione libera. Nella sua rete lavorano professionisti del calibro di Gruber, Mentana, Formigli e Paragone, quest’ultimo che tutto si può dire tranne che sia allineato alle posizioni del governo Renzi con la sua Gabbia.