I misteri di Murdoch arrivano su Raitre, direttamente dal 1895
Quando meno te l’aspetti, ecco che arriva un’interessante prima tv tutta da gustare nella noiosa estate tv che ci attende. Sarà un solo episodio a settimana, ma “I misteri di Murdoch” saranno una valida alternativa ai soliti programmi dell’access prime time del sabato sera. L’appuntamento è per oggi, dalle 20:20 su Raitre.L’idea non è nata
Quando meno te l’aspetti, ecco che arriva un’interessante prima tv tutta da gustare nella noiosa estate tv che ci attende. Sarà un solo episodio a settimana, ma “I misteri di Murdoch” saranno una valida alternativa ai soliti programmi dell’access prime time del sabato sera. L’appuntamento è per oggi, dalle 20:20 su Raitre.
L’idea non è nata originariamente per la televisione, ma proviene dai romanzi del canadese (così come il telefilm) Maureen Jennings, che 12 anni fa iniziò a scrivere una serie di gialli aventi come protagonista il detective di Toronto William Murdoch ed il suo metodo al tempo (la storia è ambientata nel 1895) inusuale di risolvere i casi che gli venivano affidati.
Murdoch (nella serie è interpretato da Yannick Bisson, “Falcon beach”) lavora infatti utilizzando strumenti allora rivoluzionari, come la rilevazione delle impronte digitali e delle prove, le analisi del sangue ritrovato sulla scena del crimine o il pattugliamento. Un modus operandi quasi obsoleto per noi, generazione di “Csi”, ma innovativo a fine del 1800, e che creerà non pochi problemi al protagonista.
Ad inizio serie, infatti, lo troveremo alle strette col suo superiore, l’Ispettore Brackenried (Thomas Craig), scettico verso i suoi metodi di lavoro ma alla fine orgoglioso di averlo nella sua squadra, anche se molto riluttante nel dimostrarglielo. Più entusiasta è invece la Dottoressa Julia Ogden (Hélène Joy), patologa esperta che imparerà da Murdoch ma sarà anche fondamentale in alcuni casi, oltre che ad alimentare la “linea rosa” della serie col protagonista stesso.
A completare il cast principale c’è l’Agente George Crabtree (Jonny Harris), poco esperta in materia medica e per questo spesso relegato agli aspetti più burocratici delle indagini, ma al tempo stesso molto fedele a Murdoch, come una sorta di Watson che quando meno te l’aspetti ti dà la giusta idea per la soluzione dei casi.
13 episodi per la prima stagione, il cui successo ha permesso un secondo ciclo de “I misteri di Murdoch”, sempre con lo stesso numero di puntate, mentre già si pensa alla terza stagione in onda prossimamente su CityTv.
Gli autori, infine, hanno anche giocato col futuro: molto spesso sentiremo dei riferimenti ad invenzioni che ai tempi erano ancora o impensabili o in fase di sperimentazione -come i primi voli col dirigibile- così come saranno fatte allusioni ad eventi storici per noi appartenenti al passato -altro esempio: i protagonisti parleranno della costruzione di edifici governativi nel Nevada e nel Nuovo Messico, riferendosi con ogni probabilità all’ Area 51-.