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I Leoni di Sicilia, il cast della serie tv di Disney+

Da Michele Riondino a Miriam Leone, il cast de I Leoni di Sicilia ha interpretato la famiglia Florio, realmente esistita

25 Ottobre 2023 09:00

Per una saga che attraversa quasi un secolo serve un cast molto ampio, con -in alcuni casi- più interpreti per un solo personaggio. È il caso de I Leoni di Sicilia, la nuova serie tv disponibile su Disney+ a partire da mercoledì 25 ottobre 2023 e tratto dal primo libro della “saga dei Florio” scritta da Stefania Auci.

Da fine 1700 a metà 1800, il racconto vede alcuni personaggi crescere pagina dopo pagina: una condizione che ha costretto la produzione ad ingaggiare due attori per interpretare un personaggio nella sua versione giovane ed un altro in quella più adulta.

Solo così la serie è riuscita a rendere credibile sul piccolo schermo il vasto arco temporale del racconto e dare alla famiglia Florio -realmente esistita- quella grandezza che ha conquistato nel corso dei decenni, di generazione in generazione.

Il cast de I Leoni di Sicilia

Vinicio Marchioni è Paolo Florio

Quando l’ennesimo terremoto si abbatte su Bagnara, Paolo capisce che il paese che ha visto la sua nascita non vedrà la sua morte. Non finirà sepolto sotto le macerie come anni prima toccò ai suoi genitori. Paolo ha lo sguardo aperto su orizzonti più ampi. Per questo prende moglie e figlio neonato, e con suo fratello Ignazio (Paolo Brigiglia) parte per Palermo. Lì, da un’umida e malmessa bottega di spezie, con una dedizione che sconfina nell’accanimento, Paolo si getta a testa bassa nel lavoro e costruisce le fondamenta dell’impero. Vuol far scordare le sue umili origini, cancellare le offese con cui la Palermo bene apostrofa lui e il fratello, vuol dimostrare a sua moglie Giuseppina (Ester Pantano) –che per tutta la vita rimpiangerà Bagnara e il passato– che è sempre al futuro che bisogna guardare. Vuole dimostrargli di valere qualcosa, a dispetto dell’indifferenza ostile di lei. Morirà giovane, ad appena 35 anni, consumato di fatica, lasciando una moglie che non lo ha mai amato e un figlio che lo ha sempre temuto, e che erediterà la sua ossessione.

Ester Pantano e Donatella Finocchiaro sono Giuseppina Florio

Giuseppina è l’unica della famiglia con la testa rivolta all’indietro. Alla mitologia di un passato che è esistito solo nei suoi ricordi, alle radici, a Bagnara. A Palermo non è felice, rimpiange tutto: Giuseppina è nata per rimpiangere. La sua infelicità nasce da un matrimonio sbagliato con un uomo di cui ama una sola cosa: il fratello. Se al momento della scelta, suo padre avesse optato per l’altro Florio, Ignazio, ora tutto sarebbe diverso. Ma Giuseppina è una donna che non lotta per quello che vuole, si arrende all’andamento del destino; al massimo recrimina. Solo dopo la morte di Paolo, sperimenta una breve parentesi di felicità, quando lei e Ignazio si lasciano andare al sentimento che hanno covato per anni. Ma le convenzioni, la solidità della famiglia, il benessere di Vincenzo, mettono presto fine alla loro relazione. Da quel momento, il cuore di Giuseppina diviene sempre più arido e rancoroso, fino al punto di boicottare la felicità del figlio, che cerca di ostacolare con una guerra tenace e furiosa.

Paolo Briguglia è Ignazio Florio

Ignazio è il fratello mite di Paolo, con cui condivide il cognome e poco altro. È un’anima buona, dotata di valori, buon senso, arte della misura: è lui a frenare le intemperanze di Paolo, a tentare di farlo ragionare, a cercare compromessi quando l’altro opterebbe per scorciatoie o prove di forza. È abile nel lavoro ma non ha lo spirito corsaro del fratello, la sua foga. Un fondo di malinconia gli ristagna dentro, una specie di rassegnazione fatalista, acuita dalla vicinanza continua di Giuseppina, che è per lui fonte continua di pena e gioia insieme. Quando finalmente può vivere la sua tanto sospirata storia d’amore, Ignazio è talmente abituato alla forma, all’equilibrio, alla rinuncia, che si costringe a fare un passo indietro, l’ennesimo di una vita.

Michele Riondino è Vincenzo Florio

I Leoni di Sicilia serie tv trailer
© Maria Marin

Vincenzo è il protagonista di questa storia. Fin da piccolo ha imparato dal padre la dedizione cieca al lavoro, da anteporre a qualsiasi altra cosa. Da adolescente, due eventi imprimono una svolta alla sua vita: l’infatuazione per una nobildonna, spenta sul nascere dall’umiliazione pubblica cui lo condanna la madre di lei, che malvede la relazione della figlia con un facchino arricchito; e il viaggio nell’Inghilterra industrializzata verso la quale Vincenzo si imbarca per dimenticare le pene d’amore. Da allora, la fame di riscatto sociale e la capacità di visione imprenditoriale si saldano insieme, formando il nucleo pulsante di Vincenzo. Ossessionato dal lavoro, divorato dall’ambizione, spregiudicato, ma anche coraggioso e visionario, Vincenzo diventa in pochi decenni l’uomo più ricco di Sicilia. Le sue idee rivoluzionarie fanno fruttare ogni diramazione di casa Florio, imprimendo svolte epocali nell’industria siciliana e italiana. È un uomo perennemente in lotta, Vincenzo: contro il potere che lo ostacola, contro la nobiltà che lo rifiuta, contro se stesso. La sua foga di scalare il mondo lo condanna alla solitudine, al rifiuto dei sentimenti. Solo una donna riesce ad accendere il suo cuore, ma al tempo stesso Vincenzo fa di tutto per non cedere, perché lei è troppo poco per lui, una borghese qualunque, mentre lui è avido di avere sempre di più: una moglie nobile, che gli apra i palazzi del potere, che gli dia eredi di sangue blu. Alla fine, dopo anni, abdica alla sua ossessione, cedendo finalmente all’amore di Giulia, che si rivela la donna perfetta per stare al suo fianco. Ma anche allora Vincenzo non ha pace, e condanna suo figlio a ottenere quello che a lui è stato negato.

Miriam Leone è Giulia Portalupi

© Maria Marin

Se Vincenzo è il Leone, lei è la leonessa di questa storia. Milanese, figlia di un commerciante di zolfo, Giulia è molto diversa dalle ragazze siciliane: non arrossisce, non abbassa lo sguardo quando un uomo le parla, si interessa dei discorsi di affari che a una femmina sarebbero preclusi. È una donna che lotta per il suo posto nel mondo e per essere padrona della propria vita. Pur sapendo che Vincenzo non la sposerà mai, si imbarca con lui in una relazione clandestina e scandalosa, dalla quale nascono due figlie che il padre si rifiuta di riconoscere. Giulia accetta la morte sociale in virtù dell’ostinato amore per Vincenzo, che la sposa solo quando lei gli dà il suo primo, unico, prediletto figlio maschio. Giulia e Vincenzo sono simili: più moderni dell’epoca in cui vivono, incuranti delle convenzioni, coraggiosi e affamati. Per questo resteranno accanto fino alla fine.

Eduardo Scarpetta è Ignazio Florio, figlio

Ignazio è l’erede. L’unico figlio maschio di Vincenzo. Quello su cui ricadono tutte le aspettative e le responsabilità. Con un peso così sulle spalle, Ignazio impara presto l’arte della dissimulazione. È un ragazzo freddo e indecifrabile: nessuno può leggere i suoi sentimenti, nessuno può scalfire quel muro che oppone al mondo. Deve essere quello che il padre ha deciso che sia: portare avanti l’impero di Casa Florio, sposare una moglie nobile, chinare la testa e assecondare la strada già tracciata per lui. Non c’è spazio per sentimenti e desideri altri, autentici e inesprimibili, che però ristagnano nel cuore di Ignazio, con il rischio di farlo imputridire.

Adele Cammarata è Giovanna D’Ondes

Alta, magra, timidissima. Giovanna è imparentata con i Trigona, una famiglia nobile palermitana che consentirebbe ai Florio il tanto agognato accesso all’aristocrazia cittadina. Quello tra lei e Ignazio è un incontro pacato, quasi in sordina. Tutto il contrario della passione bruciante tra Giulia e Vincenzo. D’altronde per Ignazio l’interesse famigliare e il senso del dovere vengono prima di tutto. Ha deciso: quella ragazza sarà la sua sposa. Ma sotto l’apparente fragilità, Giovanna è una donna animata da una volontà di ferro e da una grande lealtà verso il nome dei Florio, la dinastia che proprio grazie al loro matrimonio vedrà l’avvenire di una nuova generazione.

Guy Oliver-Watts è Ben Ingham

Di quindici anni più grande di Vincenzo, Ben Ingham è un abile commerciante inglese da anni residente a Palermo. Stupito dall’intraprendenza di quel giovane irruento e visionario, lo prende sotto la sua ala, diventa il suo mentore. Lo porta in Inghilterra, dove Vincenzo, ancora giovanissimo, rimane meravigliato dalla rivoluzione industriale in atto nel paese, dai nuovi macchinari che possono cambiare per sempre la produzione. Quella tra Vincenzo e Ingham è un’amicizia che dura tutta la vita, movimentata da una rivalità goliardica (chi produce, fra i due, il marsala migliore?) ma sempre all’insegna della lealtà e del rispetto reciproco.

Antonio Gerardi è il Principe Filangeri

Principe di Satriano. Quando diventa luogotenente del Regno di Sicilia, concede molti favori ai Florio, memore dei generosi prestiti che la famiglia gli ha accordato. Sarà lui a nominare Vincenzo Governatore del Banco Regio.

Claudia Pandolfi è la Duchessa Spadafora

Vedova, caduta in miseria, diventa l’amante di Ben Ingham, al quale ha impegnato i suoi gioielli. Ma la Spadafora è anche una donna ironica, intelligente, moderna; proprio per questa sua natura diventa una delle migliori amiche di Giulia, che da lei si è sempre sentita ascoltata e accolta senza riserve.

Emmauele Aita è Peppe Messina

Amico d’infanzia di Vincenzo, uno dei bagnaroti con cui giocava al porto, viene assunto, ancora giovanissimo, all’aromateria dei Florio, diventandone poi il segretario ufficiale, nonché fedelissimo alleato di Vincenzo.

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