“Cosa ne pensa di quello che ha detto Adriana Volpe di lei?”, imprevisto a I Fatti Vostri. La risposta di Magalli
Una domanda non prevista, quella della signora Rosella a I Fatti Vostri. Ecco come ha risposto Giancarlo Magalli.
“Lei è il signor Magalli?“. “Quel che ne resta“. Lo spassoso siparietto si è consumato nella puntata del 26 marzo de I Fatti Vostri. In collegamento c’è Rosella, la mamma di Maria Teresa Ruta. La signora è un po’ impertinente e chiede al padrone di casa, Gianmarco Magalli, lumi sulle ultime parole (probabilmente quelle espresse all’interno della casa del Grande Fratello Vip) da Adriana Volpe.
“Ma cosa ne pensa di quello che ha detto la bionda di lei?“, chiede la signora Rosella a un Magalli decisamente stupito. “Ma che mi fa le interviste lei adesso? Ho capito di chi parla ma quella bionda ha altri problemi più seri adesso“, ha replicato il conduttore con il sorriso sul volto alla donna che voleva farsi… i fatti suoi.
Cosa aveva detto Adriana Volpe?
“Negli anni lui me ne ha fatte tantissime. Lavoravo con lui da 7/8 anni, sono l’unica a essere durata. Avevo il record. Le altre più di due anni non duravano. Perché lui le cambiava. Ti dico, nomi come Mara Carfagna, Matilde Brandi. Tutte duravano sempre pochissimo, in modo tale da ‘gira la ruota e avanti un’altra’. Perché sono durata? Perché, poi, quando vedi che i programmi mano a mano stanno perdendo share (per una concorrenza che negli anni 90- 2000 non c’erano tutti questi canali, non c’era il digitale), quando una cosa funziona, perché toccarla? Noi avevamo il record d’ascolto di tutto il daytime, avevamo lo share più alto di tutto il daytime. Perché cambiare un gruppo che funziona, nel momento in cui le rubriche che trattavo funzionavano benissimo e prendevano sempre punti? Lui già al terzo anno aveva iniziato a dire ‘Basta io con lei non lavoro più, bisogna cambiare, non ci sono novità. Se facciamo una conferenza stampa cosa annunciamo come novità?’. Perché il programma, da 20 anni, aveva una struttura collaudata che era sempre quella, ma era come un giornale, con tante pagine. Il nostro ha una struttura che è sempre quella ma in realtà le puntate sono sempre diverse perché cambiano i contenuti. I nostri rapporti hanno cominciato a incrinarsi”.
“Negli anni lui me ne ha fatte tantissime. Lavoravo con lui da 7/8 anni, sono l’unica a essere durata. Avevo il record. Le altre più di due anni non duravano. Perché lui le cambiava. Ti dico, nomi come Mara Carfagna, Matilde Brandi. Tutte duravano sempre pochissimo, in modo tale da ‘gira la ruota e avanti un’altra’. Perché sono durata? Perché, poi, quando vedi che i programmi mano a mano stanno perdendo share (per una concorrenza che negli anni 90- 2000 non c’erano tutti questi canali, non c’era il digitale), quando una cosa funziona, perché toccarla? Noi avevamo il record d’ascolto di tutto il daytime, avevamo lo share più alto di tutto il daytime. Perché cambiare un gruppo che funziona, nel momento in cui le rubriche che trattavo funzionavano benissimo e prendevano sempre punti? Lui già al terzo anno aveva iniziato a dire ‘Basta io con lei non lavoro più, bisogna cambiare, non ci sono novità. Se facciamo una conferenza stampa cosa annunciamo come novità?’. Perché il programma, da 20 anni, aveva una struttura collaudata che era sempre quella, ma era come un giornale, con tante pagine. Il nostro ha una struttura che è sempre quella ma in realtà le puntate sono sempre diverse perché cambiano i contenuti. I nostri rapporti hanno cominciato a incrinarsi”.