I Duellanti, effetto dejà-vu tra liti scongelate e risse in contumacia

Montalbano sta per finire, Giletti sta per iniziare…

Tg1 60 secondi prima di Giletti.

Si parte con le note di Buoni o Cattivi nello studio de L’Arena. No, non è domenica pomeriggio…

“Si parla spesso della tv come Cattiva Maestra, si dice che si è pronti a tutto per gli ascolti… anche io son stato protagonista mio malgrado di qualche scontro, proprio in questo studio…Vogliamo dare una seconda possibilità ai protagonisti di veri scontri televisivi”… Ah, allora entra Capanna?

No, come annunciato si parte da Aldo Busi e Alba Parietti. Il video lo avete in basso. Godetevelo.

Ed eccoli di nuovo insieme. Arrivano in studio sulle note di Should I Stay or Should I Go.

Busi: “Mah, ho detto solo la metà di quello che si meritava”. Principio sì giulivo…

Si ritorna all’esegesi del ‘maschio’ da parte di Busi: “E’ stata anche una delusione politica, perché ci ho visto tutto il bigottismo di una certa sinistra. Proprio lei, poi, che si è sempre detta di sinistra”.

“E’ stata una battuta infelice, fatta in buona fede” risponde la Parietti. E Busi scatta di nuovo: “E’ anche peggio!”.

Al terzo minuto di programma si parlano già addosso. E’ come trovarsi in una macchina del tempo a recuperare storie vecchie e soprattutto inutili.

“Ah, io ho una famiglia di gay”.. dice Alba. Io comunque sento già avvicinarsi il grande maestro Esti…

“Tu a me stai zitto non lo dici!” replica Busi. Gli anni passano e tutto resta uguale.

“No, ma io voglio capire…. quella sera Busi decide di rimanere”: sfiora l’ammirevole dedizione il tentativo di Giletti di rendere narrativo un fatto vecchio e ritrito. Ma non è la ricostruzione di un giallo, bensì di uno scazzo tra due adulti.

“Tu se arrivi al calendario è già tanto… sei da avviamento di terza elementare” insiste Busi.

“Io vorrei provare ad approdare a qualcosa” dice Giletti. La domanda è una sola: perché?!

Perché Busi è rimasto? “Per le maestranze, altrimenti non sarebbero state pagate”. Parietti smentisce.

Ah, Giletti scava anche un altro battibecco a In Onda del 2012, sulle Primarie dell’epoca. Se ne sentiva il bisogno.

L’abilità di Giletti di portare il discorso sulla politica: da una parte c’è la Parietti che ricorda le sue campagne di sinistra (dal famoso opuscolo di Lupo Alberto sui profilattici osteggiato dalla Iervolino – anni ’90 – all’omofobia e all’immigrazione, con il padre partigiano; dall’altra l’intellettuale che rivendica la sua vita irreprensibile.

No, ma si ripesca anche L’Isola dei Famosi di Busi. Come ne L’Arena si parte da un punto e si arriva da tutt’altra parte…

Ah, si apre il capitolo Mara Venier vs Aldo Busi all’Isola dei Famosi, conduzione Ventura.

“Perché lei attacca le donne sempre sulla fisicità? Anche alla Venier ha detto che è rifatta…” chiede Giletti. “Perché è l’unica cosa che si capisce a questo livello”.

A finale abbiamo imparato una cosa: se non volete far arrabbiare Busi non chiamatelo Aldo e non dategli del tu.

“Fa sempre la stessa cosa il dott. Busi, è di una noia mortale..”: questo il commento della Parietti. “Ma io facevo 7 milioni all’Isola… quando sono andato via sono scesi a 3. Io non me la tiro un centesimo di quanto se la tira lei…”.

“Io sono la Sinistra, la sinistra che non è tale” sentenzia Busi.

“Sto dando fondo a tutta la mia pazienza” dice la Parietti. Non le do torto. “Trovo che Busi non abbia nessuna capacità d’ascolto. Lui ascolta solo lui stesso. Mi ricorda i grandi dittatori.” La tocca piano anche Alba.

Insomma, la rissa di quattro anni fa è la scusa per fare una puntata sui due ospiti. Dopo l’Isola di Busi, si torna a una puntata del Processo del Lunedì del 1992 in cui Alba commentò dei gesti antisemiti in uno stadio scatenando la reazione di Pasquale Squitieri, che la liquidò dicendo che “c’è qualcuno che tira fuori le gambe per andare in tv”.

Su questo scambio scatta la reazione di Busi, questa volta positivo: si accomoda addirittura sulle sue gambe.

“Se mi tagliassi i capelli e mettessi gonne più lunghe sarei accettata di più, ma io devo piacere a me stessa” dice Alba. Busi se ne dispiace: quasi quasi vorrebbe starle vicino per aiutarla.

“Il momento è ecumenico. Siete nemici? Vi stringete la mano?” dice Giletti. “Ma io le stringo anche la tetta!”. Ma alla fine la stretta di mano non c’è. Per fortuna.

Ohhh, si ripropone lo scontro tra Mussolini e Luxuria, AD 2006 con il “Meglio fascista che frocio”. La politica italiana…

La Mussolini in studio non c’è. Pare non abbia accettato l’invito. Quella rissa diventa, quindi, un’occasione per un’intervista di Giletti su quei fatti.

Ancora una volta l’offesa passa per un aspetto fisico o sessuale. La cosa che più le dette fastidio fu che quella frase fosse detta da una donna.

Giletti manda in onda il rifiuto dell’invito della Mussolini: “Non ho niente da riconciliarmi… Ma che fate come le Iene? Vi appostate?”.

“Secondo me avrebbe dovuto cogliere l’occasione per scusarsi… Chissà, forse voleva fare una battuta simpatica. Sembra indecisa tra l’essere come il nonno e come la zia Sophia…”. Una cosa è certa: “Io mi riconcilio. Mi sono riconciliata anche con mio padre. Le mie porte sono sempre aperte”. Pubblicità.

Appare, a mo’ di Madonna, anche Bruno Vespa, ancora negli studi di Porta a Porta. Se non si fosse capito che il programma è registrato da un po’ di tempo.

Giletti trasmette anche un commento registrato di Chiambretti sullo scontro Mussolini – Luxuria.

Ah, ci si sposta sulla rissa tra Mussolini e Bellillo nel 2001. Assenti entrambe.

Quella volta la Bellillo, interrotta più volte dalla Mussolini, arrivò a prenderla a calci. “Vergognatevi! Questa cosa non la mando in onda!” disse Vespa che il giorno dopo si ritrovò con le due intenzionate ad andare in onda. Lui voleva preservare la rispettabilità del Parlamento, passando per il censore. E così la trasmise: “Per me fu un invito a nozze: la puntata fece il 53% di share, il calcio il 77%”. Parlamento servito.

Ma questa intervista a Piero Chiambretti in virtù del fatto che fosse ospite nella famigerata puntata del calcio? (Puntata peraltro dedicata al ‘bon-ton’…)

In effetti il momento più bello di quella scena è vedere Chiambretti e Sgarbi alzarsi per dividere le due signore.

Un momento indimenticabile e vergognoso nello stesso tempo. Non è più successo che due parlamentari si siano ‘menati’ da Vespa.

Ma Giletti ce l’ha proprio con L’Isola dei Famosi, eh! Si rispolvera uno scontro tra Luxuria e Belen.

Erano i tempi di Rossano e Belen…. Li avevate rimossi? Bravi! Ma c’è qualcuno che li rimesta…

“Anche in quel caso si colpisce sull’aspetto sessuale” insiste Giletti. Sì, più o meno dai fescennini, eh…

Ma siamo all’ultimo blocco, al racconto del programma da cui è nata la rissa verbale. Siamo alla fine degli anni ’60, il programma è Speciale per Voi, il conduttore è Renzo Arbore. Il pubblico fa le domande ai cantanti, senza filtri.

E si recupera la rissa tra un ‘giovane’ che intima a Villa di non cantare più. C’è chi lo chiama ‘patetico’, chi gli dà del matusa… beh, questa è la parte più interessante. Insegna che il ‘male’ del pubblico parlante non è iniziato con Amici di Maria De Filippi….

Per ricostruire quel confronto tra Villa e i giovani di Speciale per Voi c’è il figlio Mauro, tra il pubblico in quella puntata, e Mario Luzzatto Fegiz, tra gli animatori di quel programma.

“Oggi un programma così non sarebbe pensabile. Immaginate un Ligabue, un Eros a farsi ‘trattare così'”, commenta Giletti. Luzzatto gli fa eco notando come i giovani giornalisti siano peraltro sdraiati e non facciano domande scomode. Ai suoi tempi, invece, punzecchiava: e scatta una clip su un suo battibecco con Modugno.

“Modugno è il punto di partenza della canzone d’autore, il punto di arrivo è Jovanotti” dice oggi Luzzatto che si trova ‘coraggioso’ a distanza di tanti anni in questo filmato che non aveva più visto. Ammette che all’epoca era ‘accecato’ dall’ideologia, contro i cantanti tradizionali, che poi si rivolse anche contro i cantautori (da cui L’avvelenata di Guccini, giusto per citarne uno).

Chi fu il primo a lasciare un programma tv? Pare sia stata Caterina Caselli, in lacrime per il commento di una ragazza che le disse che non cantava, si limitava a parlare. Non era mai successo prima, racconta Arbore.

E la puntata si chiude all’una e cinque. Si replica lunedì prossimo con un’altra carrellata di liti vecchie.