I Delitti del Barlume, Filippo Timi a Blogo: “Massimo? Un burbero che, però, si addolcisce con i suoi quattro bimbi di 80 anni”
Intervista ad Filippo Timi per I Delitti del BarLume in cui veste i panni dell’arguto “barrista” Massimo Viviani
Prima della conferenza stampa di presentazione de I Delitti del BarLume, abbiamo incontrato Filippo Timi per farci raccontare l’evoluzione del barrista Massimo nei due nuovi episodi dal titolo La Tombola dei troiai e La Briscola in Cinque.
La formula è sempre quella. Farsi i cavoli degli altri che sfiora il sapore dell’indagine. Io sono un barista burbero che non fa un cappuccino dopo le tre di pomeriggio che, però, si addolcisce con i suoi quattro bimbi di 80 anni. Diversità? Siamo cambiati noi, abbiamo acquistato esperienza, sai quando pratichi un ruolo e vengono fuori le varie sfaccettature.
Massimo Il Barrista
“Uno con l’aria da pirata saraceno che, per qualche strana ragione, è convinto che non sempre il cliente sappia ordinare da solo”, così Marco Malvaldi descrive il “suo” Massimo, interpretato da Filippo Timi, il sarcastico e arguto “barrista” con l’indole del detective. Ex matematico, ha abbandonato l’università per dedicarsi al BarLume dove, una volta dietro al bancone, è lui e solo lui a dettare le regole smentendo il principio che vuole il cliente sempre dalla parte della ragione. Perciò al BarLume niente granite prima delle 11 o cappuccini dopo le 15, da sostituire semmai – consiglia Massimo – con un bel chinotto. Esasperato dalle ambizioni investigative dell’ex suocero Emo con gli inseparabili Pilade, Gino e Aldo, il burbero Massimo si ammorbidisce solo quando entra in scena Tiziana, l’avvenente banconista del bar.
Benvenuti è stato un collante. Siamo davvero una piccola famiglia, lavorare due mesi sull’Isola dell’Elba, due mesi, diventi un’unica cosa.
Per ascoltare le altre dichiarazioni di Timi, che ringrazio per la disponibilità, non vi resta che dare un’occhiata al video in apertura. Buona visione!