I Cesaroni: Flavio Insinna doveva essere Giulio al posto di Amendola!
Insinna ripercorre i dieci anni di Affari tuoi e tra i colleghi boccia solo la gestione di Antonella Clerici.
Da domenica torna, per il decimo anno su Rai1, Affari Tuoi. Alla conduzione del game show ritroveremo Flavio Insinna, che ne era stato al timone già dal 2006 al 2008 e che pure aveva fatto intendere che il suo addio sarebbe stato definitivo. Intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni l’attore e conduttore 48enne ha annunciato una delle novità della nuova edizione:
Al telefono con me, per lanciare insidiose proposte ai concorrenti, quest’anno invece del “dottore” (Max Novaresi, fino alla scorsa stagione, Ndr), ci sarà una “dottoressa”. Mi farò interprete della sua voce, e mi diverte l’idea che una donna sia nelle segrete stanze del programma.
Insinna ha quindi ripercorso i dieci di Affari tuoi, esprimendo il suo giudizio sui colleghi che lo hanno presentato:
Paolo Bonolis è stato la colonna. Un fuoriclasse che ha saputo declinare il gioco in tutte le sue sfumature. Poi è venuto Pupo: divertente, per indole ha spostato tutto sul terreno dell’azzardo.
Più critico il parere di Insinna sulla gestione di Antonella Clerici:
Lei stessa, quando ne parliamo, ammette: “Quel programma non era per me”. Credo che abbia ragione: questo programma è più adatto a una conduzione maschile. Davanti a Max Giusti, invece, tanto di cappello: ha presentato per cinque in un periodo difficile, anche in azienda.
Ma le dichiarazioni più interessanti rilasciate a Sorrisi non riguardano il game show dell’access prime time di Rai1, ma la carriera dello stesso Insinna. Il quale ha rivelato alcune delle offerte che nel corso della sua carriera ha rifiutato, consapevole che “le carriere spesso si costruiscono anche con qualche no”:
Mi proposero di recitare ne I Cesaroni e il ruolo che avrei dovuto interpretare andò poi a Claudio Amendola che è stato perfetto. Poi mi offrirono la conduzione de I migliori anni in coppia con Pippo Baudo. Non so neppure se lui l’abbia mai saputo.
Come reagiranno Amendola e Conti all’idea di essere stati dei rincalzi? O già ne erano a conoscenza?