I Cesaroni 2, piacciono perché sono autentici
Quando l’anno scorso debuttarono i Cesaroni, in una delle stagioni televisive più problematiche tra l’overdose dei reality e i continui cambi di programmazione, volli sottolineare le potenzialità innovative della serie, a dispetto dei pregiudizi di alcuni nostri lettori:Consiglio di non sottovalutare la godibilità dei Cesaroni che, a mio dire, non sono poi così male rispetto
Quando l’anno scorso debuttarono i Cesaroni, in una delle stagioni televisive più problematiche tra l’overdose dei reality e i continui cambi di programmazione, volli sottolineare le potenzialità innovative della serie, a dispetto dei pregiudizi di alcuni nostri lettori:
Consiglio di non sottovalutare la godibilità dei Cesaroni che, a mio dire, non sono poi così male rispetto a come sono stati dipinti (ho letto dei giudizi poco lusinghieri che ne contestano l’aspetto rozzo e terrone dettato da una romanità troppo verace). Riserve critiche a parte, credo che sia uno dei pochi prodotti in grado di centrare il gradimento del pubblico in senso più ampio, familiare e giovanile, riunito dalla voglia di intrattenimento senza pretese e scacciapensieri. I Cesaroni suscitano quel tipo di fidelizzazione che ti fa separare la testa dal cuore. E’ per questo che, se vi va, continueremo a seguirli e a parlarne insieme…
Da allora, dopo un anno e passa, siamo ancora qui a parlarne e l’effetto Cesaroni non si è esaurito. Anzi, è scoppiato un vero e proprio fenomeno, giustificato dagli ascolti stellari di un venerdì agguerritissimo ma anche dalla forte presa di pubblico del prodotto. Proprio quest’oggi si è tenuta una conferenza stampa che ha sancito la definitiva consacrazione della serie, divulgando importanti anticipazioni sul suo futuro. Oltre al tempestivo avvio delle riprese della terza stagione, previsto per la primavera, sarebbe in cantiere persino una versione cinematografica che porti sul grande schermo le vicende delle famiglia romana.Un occhio di riguardo avrebbero Marco (Matteo Branciamore) ed Eva (Alessandra Mastronardi), ormai indiscussi teen idol all’italiana, che con il loro tira e molla hanno conquistato le nuove generazioni. I due ragazzi propongono un modello di gioventù pulita, ma comunque reale, che si impone con ironia senza rasentare la strafottenza, vive il sesso con spensieratezza e non con malizia.
E’ come se, dopo l’era paludata e troppo rassicurante di Un medico in famiglia, si sia trovata la chiave giusta per un prodotto irriverente ma non cattivista, definitivo dal produttore Carlo Bixio l’erede della commedia all’italiana. Mentre Un ciclone in famiglia 3 ha dovuto congedarsi dal pubblico di Canale 5 (troverà prossimamente asilo su Italia 1 per la messa in onda degli ultimi episodi inediti), per I Cesaroni non si intravede alcuna battuta d’arresto e la strada è tutta in salita.
Nonostante i toni leggeri della sceneggiatura, sono sempre più convincenti e apprezzabili Claudio Amendola ed Elena Sofia Ricci, un’accoppiata ben assortita in grado di suscitare coinvolgimento e affezione. E la stessa trama riserva qualche spunto interessante per la modalità realistica con cui vengono affrontati rapporti familiari e tematiche sociali, dall’omosessualità giovanile al bullismo.
Finalmente un padre credibile che ha il coraggio di alzare la voce con i figli, una colazione frenetica che non fa rimpiangere le pubblicità della Mulino Bianco, dei personaggi-spalla che recitano sul serio come Max Tortora, Antonello Fassari ed Elda Alvigini (forse la vera rivelazione).
I Cesaroni sono la visione ideale da riservarsi per delle serate tranquille, da condividere con i propri familiari o gli amici della scuola (d’altronde, sono o no pubblico attivo anche loro?). La serie giusta, insomma, per chi cerca un’evasione svincolata dalla trivialità o dal distacco dalla realtà.