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I capolavori di Renè Laloux, il poeta dell’animazione

Il 27 maggio, Canal Jimmy (canale 140 di Sky) dedica un intera serata, a partire dalle 21.00, a Renè Laloux l’ artista francese di talento, appassionato di fantascienza. Lo speciale prevede la messa in onda due suoi capolavori ‘Il pianeta selvaggio’ (Le Planète sauvage) del 1973 che si aggiudicò il Premio della Giuria al Festival

9 Maggio 2007 07:40

Il pianeta selvaggio Il 27 maggio, Canal Jimmy (canale 140 di Sky) dedica un intera serata, a partire dalle 21.00, a Renè Laloux l’ artista francese di talento, appassionato di fantascienza.

Lo speciale prevede la messa in onda due suoi capolavori ‘Il pianeta selvaggio’ (Le Planète sauvage) del 1973 che si aggiudicò il Premio della Giuria al Festival di Cannes, e a seguire ‘I maestri del tempo’ (Les Maîtres du Temps) del 1978.

Non so se siete appassionati d’ animazione d’autore ma questi film vale la pena vederli anche perché non è facile trovarli in palinsesto. Io sono appassionata di sci-fi e qualche tempo fa mi è capitato di vedere qualche spezzone da un amico. Sono rimasta impressionata per le immagini de ‘Il pianeta selvaggio’ che, se prese singolarmente, sembrano dei quadri astratti e visionari. I disegni nati con la collaborazione dell’illustratore Roland Topor sono un po’ statici ma affascinanti, e servono a dare risalto alla storia.

La storia è semplice: ci troviamo sul pianeta Ygam abitato da alieni dalla pelle bluastra, i Draag, alti più di cinque metri. Il loro passatempo preferito è divertirsi a giocherellare con gli Oms, gli esseri umani ridotti in schiavitù e importati da una terra lontana, addirittura ogni bambino Draag ne ha uno domestico. Il protagonista è l’umano Terr, che dopo l’uccisione della madre viene raccolto e curato amorevolmente da Tiwa, figlia di uno dei Draag più influenti. Nel corso della sua vita, per caso, Terr apprende le conoscenze dei Draag che lo aiuteranno a fuggire e a condurre una battaglia assieme agli Oms selvatici, contro gli alieni.

Il film parte con una citazione di Isaac Asimov, uno dei padri della fantascienza che ci immerge subito nell’atmosfera cupa.
Devo essere sincera: mi piacerebbe che esistesse qualche E.T. sparso nell’universo ma se questa è la fine che debbono fare gli umani mi tengo per me il sogno di incontrarne uno, un bel giorno.

Cercando in rete ho scoperto che vi potete vedere il film (su youtube), anche se sottotitolato (Canal Jimmy lo trasmette doppiato in italiano). Alla fine del post ci sono i primi dieci minuti, e qui c’è un video di cinque minuti de ‘I maestri del tempo’ film tratto dal romanzo ‘L’Orphelin De Perdide’ di Stefan Wul disegnato dal fumettista Moebius. Le immagini del video scorrono sulle note della musica di Ennio Morricone.

Narra di Piel un ragazzino rimasto solo su di un pianeta deserto, Perdide, l’unico sopravvissuto all’attacco dei calabroni giganti. Solo e abbandonato, gli rimane un solo legame con la vita, Mike, il robot che gli ha lasciato suo padre. La musica è straziante e preannuncia un finale senza speranza che ricorda un po’ la scena finale di ‘2001, Odissea nello Spazio’ di Stanley Kubrick.

Se li vedete fatemi sapere che ne pensate.