Home I bastardi di Pizzofalcone I Bastardi di Pizzofalcone, la replica di Tosca d’Aquino, Alessandro Gassmann e Maurizio de Giovanni alle polemiche sulla storyline lesbo

I Bastardi di Pizzofalcone, la replica di Tosca d’Aquino, Alessandro Gassmann e Maurizio de Giovanni alle polemiche sulla storyline lesbo

Tosca D’Aquino, Alessandro Gassmann e Maurizio de Giovanni commentano la polemica sulle scene lesbo andate in onda durante I Bastardi di Pizzofalcone, difendendo ovviamente la scelta di portare in tv due donne che si baciano

pubblicato 4 Febbraio 2017 aggiornato 20 Ottobre 2023 09:10

La polemica lanciata nei giorni scorsi da Maurizio Lupi contro le scene di amore lesbo su Raiuno sono arrivate fino a Pizzofalcone: qui, ad accogliere le parole del deputato di Area Popolare, che annunciava un’interrogazione in Commissione di Vigilanza Rai per impedire la messa in onda in prima serata di scene con al centro due omosessuali, c’erano -seppur idealmente- gli stessi protagonisti de I Bastardi di Pizzofalcone, che non hanno avuto paura di schierarsi a favore della sceneggiatura e del creatore dei suddetti personaggi.

Durante Tv Talk, Tosca D’Aquino (interprete di Ottavia Calabrese) ha sottolineato di non aver percepito, durante le riprese della fiction, nessuno scandalo di fronte alle scene di amore tra la Di Nardo (Simona Tabasco) e la Martone (Serena Iansiti):

“Io penso che quando si parla d’amore, è una scena d’amore… Perchè non ci meravigliamo mai quando vediamo una scena d’amore etero? Preciso, mi dispiace molto che qualcuno sia rimasto offeso. Ma credo che assolutamente non sia stata una provocazione voluta né dalla fiction né dallo scrittore, e che sia una scelta molto moderna. Bisogna parlare di tutto, è la cosa più normale del mondo. E’ una scena delicata…”

Meno diplomatico Alessandro Gassmann che, su Twitter, prima ha pubblicato una foto di Lupi affidandogli un nuovo soprannome:

“#LoStatista #NuovoMedioevo”.

In un altro tweet, invece, l’attore protagonista della fiction di Raiuno si è schierato ovviamente a difesa della fiction e, soprattutto, di chi ama persone dello stesso sesso:

“Italia paese laico dove chi si ama ha diritto di farlo a prescindere dall’orientamento sessuale. I BASTARDI DI PIZZOFALCONE lunedì- @Raiuno”.

Alle loro voci si aggiunge quella di Maurizio de Giovanni, autore dei libri da cui è tratta la serie -di cui ha confermato una seconda stagione– e, quindi, autore anche dei personaggi della Di Nardo e della Martone che, anche nei libri, vivono un’intensa passione. L’autore ha espresso il suo rammarico su Facebook:

Maurizio de Giovanni

“Titti, tesoro, ti ringrazio con tutto il cuore per queste parole. Hai ragione, mi fa male questa assurda polemica. Ma non mi fa male per le mie storie, per la mia fiction o per la narrativa in genere, che in un Paese normale dovrebbe essere libera da ogni censura. Mi fa male che ci sia gente che pensa che esista un amore giusto ed uno sbagliato; che un bacio sulla bocca sia ‘una scena di sesso esplicito’, che ci siano bambini che di fronte ad una qualsiasi scena d’amore, che peraltro possono tranquillamente raggiungere con gli smartphone di cui sono dotati fin da piccolissimi , non ricevano la corretta spiegazione dai genitori; che ci si preoccupi di quei bambini e poi li si metta di fronte a videogiochi per intere giornate che insegnano ad uccidere, uccidere, uccidere; che esistano politici della stessa parte di chi lancia strali che hanno subìto processi per pedofilia e sfruttamento della prostituzione ; che dia lezioni di morale chi ha dovuto dimettersi da cariche pubbliche per questioni morali; che in una televisione dalla quale arriva ogni sorta di perversione ci si fermi di fronte a topless come si possono osservare in ogni spiaggia d’estate. Vorrei riuscire a fregarmene ma, ahimè, non ci riesco. Colpa mia”.

Tre punti di vista che esprimono in maniera diversa una presa di posizione assolutamente a favore delle scelte fatte durante le riprese. Nessun pentimento -e ci mancherebbe- e soprattutto un po’ di rammarico perchè ancora oggi certe decisioni narrative facciano discutere.

I bastardi di Pizzofalcone