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Homeland, la quinta stagione cambia location (spoiler)

Al PaleyFest sono state rivelate alcune informazioni sulla quinta stagione di Homeland

pubblicato 7 Marzo 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 17:41

Homeland si prepara ancora a stupire il pubblico: la quinta stagione della serie tv di Showtime, infatti, subirà alcune modifiche che porteranno la protagonista Carrie (Claire Danes) ed il resto dei personaggi ad affrontare nuove minacce e nuove location.

-Attenzione: spoiler-
Al PaleyFest, che si sta svolgendo in questi giorni a Los Angeles, il produttore esecutivo dello show Alex Gansa ha rilasciato qualche anticipazione su ciò che vedremo nella quinta stagione del telefilm. Dopo che la quarta stagione ha visto Carrie alle prese con una missione in Pakistan ed allo stesso tempo con la perdita di Brody (Damian Lewis) ed i problemi di essere una madre, la quinta vedrà la protagonista allontanarsi dalla Cia.

Secondo il produttore, infatti, Carrie “non sarà più un’agente dell’intelligence”. Evidentemente, la delusione subìta dalla donna nel finale della quarta stagione, quando scopre il tradimento di Saul (Mandy Patinkin) che ha scelto di appoggiare Haqqani (Numan Acar) su consiglio di Adal (F. Murray Abraham), la porterà ad allontanarsi dal suo lavoro, sebbene non sia chiaro cosa farà dopo questa decisione.

Inoltre, Alex Gansa ha anticipato che ci sarà un salto temporale tra la quarta e la quinta stagione, e soprattutto che gli episodi saranno girati in Europa, “probabilmente in Germania”. Non sono stati rivelati altri dettagli: il produttore ha però precisato che le vicende raccontate dalla serie tv cercano sempre di concentrarsi sul Medioriente:

“Al centro c’è ciò che accade in Siria ed in Iraq. Come Alex (Cary, autore dello show, ndr) e Chip (Johannessen, altro autore, ndr) hanno detto, proviamo ad umanizzare i nostri villain. La gente in qui luoghi sono difficili da umanizzare e capire. Come drammatizziamo il tutto? Non lo so”.

Homeland cerca, però, di restare attuale e di raccontare storyline che abbiamo dei riferimenti alla situazione reale politica americana. Il produttore ha rivelato che ogni anno gli autori e produttori dello show vanno a Washington per sentire il clima politico e trarre ispirazione da ciò che gli esperti del settore dicono. L’anno scorso, numerose persone avevano citato Islamabad.

Nonostante non abbia detto se lo stesso metodo sarà seguito anche quest’anno, Johannessen ha rivelato che una delle persone con cui hanno parlato ha detto loro: “Se oggi lavorassi, vorrei essere sul campo in Siria”. Per Homeland, quindi, alcune novità che, però, dovranno essere in linea con lo stile del telefilm, concentrato nel racconto della politica e dello scontro tra popolazioni diverse.

[Via DeadlineHollywood]