Hidden Palms: un pilot che pone delle domande
Hidden Palms, ovvero l’erede mancata di The O.C per morte prematura. Così l’hanno soprannominata le campagne promozionali nostrane, ma a dir la verità non ha nulla a che vedere col patinato teen drama di culto (salvo la comune presenza del giovane Michael Cassidy, lo Zach di Orange County che ora ha i capelli corti e
Hidden Palms, ovvero l’erede mancata di The O.C per morte prematura. Così l’hanno soprannominata le campagne promozionali nostrane, ma a dir la verità non ha nulla a che vedere col patinato teen drama di culto (salvo la comune presenza del giovane Michael Cassidy, lo Zach di Orange County che ora ha i capelli corti e si chiama Cliff). Se Oc lasciava tutto in superficie, stemperando il dramma con l’ironia scacciapensieri dei Cohen, Hidden Palms rivendica la propria tendenza mystery alla Veronica Mars, condendola con un pizzico di intrigo alla Desperate Housewives.
E’ una soap per giovani e i suoi protagonisti si stagliano sulla scena con tutta la lora problematicità ma al contempo una buona dose di magnetismo. Raidue ha iniziato a programmarla da ieri, riservandole la collocazione del sabato pomeriggio alle 15.50. E ancora una volta – non per voler fare le pulci ai responsabili dei palinsesti – la programmazione è del tutto fuorviante. Giorgio Buscaglia, factotum della serialità di Raidue, si era già giustificato a tal proposito in occasione del Telefilm Festival, anticipando l’esigenza di una censura.
Hidden Palms, infatti, è tutto incentrato sul giovane Johnny Miller (Taylor Handley), che esce dalla riabilitazione dopo essere divenuto alcolista in seguito al suicidio del padre. Forse un unico particolare differenzia questa serie dai soliti psicodrammi adolescenziali: il genitore si spara un colpo in testa sull’uscio della stanza del figlio, che lo vede accasciarsi a terra inerme.
La visione del sangue, effettivamente, è un po’ forte per un pubblico pomeridiano, ma resta il fatto che il resto del pilot assume toni più spensierati e distesi. Così Raidue, come promesso da Buscaglia, ha ripulito l’unica scena forte che poteva generare polemiche, trasformando il resto del prodotto in qualcosa di adatto al pomeriggio. Se la foto a sinistra è un po’ l’emblema di come Raidue voglia spacciarcelo per tappabuchi estivo, ovvero una sorta di Falcon Beach senza pretese, dopo il salto pubblichiamo i fotogrammi censurati in Italia (se ne consiglia la visione ad un pubblico non impressionabile):
hidden palms, il suicidio del padre censurato
Zac, il taglio netto è stato compiuto e chi ha visto la prima scena in lingua originale si sarà posto subito una domanda: non sarà che, senza quell’esordio traumatico, a Hidden Palms è stata tolta la ragione di esistere, nonché la maledizione stessa del suo lapidario destino?
La storia dei teen drama ci ha abituato a vedere una come Marissa morire alla fine della terza stagione, dopo una vita scapestrata ma apparentemente ordinaria. Lo stesso Dawson’s Creek, replicato tra l’altro da qualche giorno su Fox, ha aspettato la quinta stagione per far vivere al suo eroe sognatore la terribile perdita del padre. Johnny, invece, ancor prima di essere un ragazzo come tutti gli altri, è uno che ha visto la morte del papà in faccia e solo un anno dopo può voltare le pagine sulle note di Rehab della Winehouse (furbissima strategia commerciale che lascia il tempo che trova).
Qual è il senso di tutto questo interrogarsi? Che Hidden Palms, su The CW, è arrivato appena all’ottava puntata per bassi ascolti, a causa di una collocazione penalizzante. Tutto questo nonostante la preziosa scrittura di Kevin Williamson, che ha portato a battesimo l’indimenticato Dawson’s Creek trasferendo in Hidden Palms lo stesso amore per il citazionismo e l’esistenzialismo.
Lo stesso attore, Taylor Handley, non è solo il belloccio della situazione, con la faccia d’angelo alla Di Caprio e il look stilizzato alla Zac Efron. Il suo volto, oltre a piacere, esprime un non so che di irrisolto proprio come questa serie. E’ come se Hidden Palms avesse grandi potenzialità, stroncate oltreoceano dalla sua morte prematura e in Italia da una confezione che ne ha completamente tradito il senso.
Se alla censura ci aggiungiamo un doppiaggio troppo rassicurante e una collocazione vacanziera, qualsiasi velleità riflessiva va a farsi un bagno, senza che il riflesso delle onde della piscina rivelino il loro mistero più inquietante. Che è un po’ il destino di quelle Casalinghe Disperate mai capite da noi fino in fondo.