Heroes Reborn, su Premium Action la miniserie sequel di Heroes (che non convince)
Su Premium Action di Mediaset Premium Heroes Reborn, miniserie sequel di Heroes in cui un gruppo di personaggi dotati di poteri straordinari deve unire le proprie forze per fermare una nuova minaccia contro l’umanità
A sei anni dall’ultima puntata, la Nbc ha deciso di riportare in onda una delle serie tv che più hanno contraddistinto il suo palinsesto in passato: Heroes Reborn, in onda da questa sera alle 21:15 su Premium Action di Mediaset Premium, è infatti il sequel del popolare show diventato, soprattutto durante la sua prima stagione, un fenomeno di costume.
Tim Kring torna così ad occuparsi di esseri umani dotati di capacità straordinarie, frutto di un’evoluzione della specie che genera dei portenti della natura ma anche molte diffidenze. Gli eventi di questa miniserie partono ancora da Odessa, la cittadina del Texas in cui ha vissuto Claire (Hayden Panettiere): proprio qui, dopo l’ammissione dell’esistenza dei cosiddetti “umani evoluti” (o “evo”), si tiene un evento dedicato a loro, funestato da un attentato terroristico i cui colpevoli sarebbero proprio alcuni umani dotati di particolari poteri.
Ad un anno di distanza, quindi, gli evo sono costretti a nascondersi, per evitare discriminazioni ed attacchi. Tra loro, c’è Tommy Clark (Robbie A. Kay), adolescente con il potere di teletrasportare cose e persone; Miko Otomo (Kiki Sukezane) giapponese che riesce ad entrare in una realtà virtuale e diventare così il suo alter ego di un videogioco e Malina (Danika Yarosh), giovane capace di manipolare il clima e che scopre che la Terra è di fronte ad una catastrofe che potrebbe distruggere l’umanità. A loro si aggiungono personaggi non dotati di poteri, ma importanti ai fini del racconto, come Carlos Gutierrez (Ryan Guzman), ex militare che ora cerca di scoprire cosa si celi dietro la scomparsa del fratello assumendo l’identità del vigilante che prima apparteneva a lui.
Questi personaggi, distanti tra di loro, scopriranno di dover unire le proprie di forze di fronte ad un unico nemico, la multinazionale Renautas, capitanata da Erica Kravid (Rya Kihlstedt). La loro missione si formerà nel corso degli episodi, grazie all’intromissione di Noah Bennet (Jack Coleman) che, però, ha la memoria cancellata e non ricorda niente di quanto successo. Sarà Quentin Frady (Henry Zebrowski), complottista convinto che l’attentato di Odessa non sia stato causato dagli evo, a convincerlo a cercare di ricordare, anche per scoprire che fine abbia fatto sua sorella Phoebe (Aislinn Paul). Luke Collins (Zachary Levi, Chuck) e sua moglie Joanne (Judith Shekoni), invece, sono in cerca di vendetta contro gli evo, che secondo loro hanno ucciso il figlio.
In mezzo, rivedremo alcuni volti noti della serie tv, come Mohinder (Sendhil Ramamurthy), Matt (Greg Grunberg), Micah (Noah Gray-Cabey), Renè (Jimmy Jean-Louis), Angela (Cristine Rose) ed il mitico Hiro (Masi Oka). Il legame con la serie originale, inoltre, sarà più evidente per quanto riguarda alcuni personaggi, che spiegheranno le sorti di alcuni dei protagonisti di Heroes.
La serie segna la volontà della Nbc di portare in tv un marchio che le diede molte soddisfazioni in passato, ma che deluse anche il pubblico nel corso delle stagioni, criticate per aver perso la forza narrativa dell’inizio ed essersi persa in sottotrame inutili e dispersive. Senza Milo Ventimiglia (ai tempi impegnato in The Whispers) e la Panettiere, protagonista di Nashville, Heroes Reborn non riesce nell’intento di dare nuova linfa alla trama di Tim Kring. In un’era in cui gli eroi in televisione sono quasi tutti provenienti da fumetti, i protagonisti di Heroes Reborn sembrano sperduti ed in difficoltà a tenere il ritmo, cadendo nella trappola di storyline poco accattivanti ed incapaci di formare personaggi a cui il pubblico si dovrebbe affezionare.
Quello della Nbc è stato un tentativo di capire se, dopo qualche anno, Heroes sarebbe stato capace di dare ancora buoni risultati. Il pubblico ha deciso che non è così, e la miniserie non avrà un seguito: quasi tutte le storyline vengono chiuse, ma qualcun altra viene aperta: i poteri non sono bastati a garantirsi, per ora, un sequel.