Hell on Wheels, la quinta ed ultima stagione su Rai Movie: Cullen tra i binari in cerca della sua famiglia
Su Rai Movie la quinta ed ultima stagione di Hell on Wheels. Cullen lavora per la Union Pacific, in cambio di notizie sulla sua famiglia, mentre fa conoscenza della comunità cinese
Si chiude la serie tv che ha seguito la costruzione della prima linea ferroviaria transcontinentale americana: la quinta ed ultima stagione di Hell on Wheels, in onda da questa sera alle 21:20 su Rai Movie, porta infatti il protagonista Cullen (Anson Mount) ad avere un nuovo datore di lavoro, pur di salvare la propria famiglia.
-Attenzione: spoiler-
Cullen, infatti, ora lavora per la Union Pacific, società concorrente della Central Pacific Railroad: le due sono in gara a chi realizzerà più binari. Il protagonista accetta l’offerta di lavoro fattagli da Collis Huntington (Tim Guinee), che gli promette, in cambio, notizie su Naomi (MacKenzie Porter) che, intanto, è stata mandata via con la sua famiglia da qualsiasi comunità mormona.
A Cullen non resta altro che darsi al lavoro ed ottenere ulteriori informazioni dallo Svedese (Christopher Heyerdahl), che continua a lavorare sia per lui che per i mormoni. L’uomo, però, sembra avere anche un piano segreto in mente. Il nuovo ambiente di lavoro di Cullen, inoltre, gli permette di conoscere la comunità cinese che lavora per la Union Pacific, in particolare l’appaltatore Chang (Byron Mann), il leader dei lavoratori cinesi Tao (Tzi Ma) e suo figlio Fong, che in realtà è una ragazza di nome Mei (Angela Zhou), abituata a vestirsi da uomo per poter lavorare.
Il tutto, mentre sullo sfondo l’America è in fibrillazione per la realizzazione della linea ferroviaria, che permetterà agli Stati Uniti di sentirsi ancora più forti e motivati. La costruzione di un collegamento tra i vari Stati diventa, in Hell on Wheels, un pretesto per mostrare un’America ancora giovane e volenterosa, ma anche alle prese con criminalità e soprusi, in vero stile Far West. Le sparatorie, i delitti e gli inganni diventano così il racconto di un’America che sta cercando di superare le divisioni e di unirsi: la ferrovia si fa portavoce di un entusiasmo che non teme i rischi di un futuro incerto.