Heather Parisi: “Ad Amici, dovevo recitare un copione”. Mediaset agisce per vie legali
A seguito delle dichiarazioni di Heather Parisi riguardanti Amici, Mediaset ha dato mandato ai propri legali per tutelare il talent show.
Non sono passate inosservate le dichiarazioni di Heather Parisi riguardanti la sua esperienza televisiva nel serale della diciassettesima edizione di Amici, andato in onda nella primavera del 2018 su Canale 5.
Intervistata da Il Fatto Quotidiano, infatti, la showgirl statunitense ha tracciato un bilancio poco positivo della sua esperienza nel talent show di Maria De Filippi. Sostanzialmente, Heather Parisi ha dichiarato di essersi resa conto di dover recitare un copione ma di non essere stata in grado di farlo, come volevano gli autori del programma. Le dichiarazioni:
Non riesco a stare zitta, sono spontanea, per questo ho sbagliato con Amici. Non avevo capito che nei talent bisogna recitare un copione, invece sono una scheggia impazzita in grado di recitare solo me stessa. Lì ero fuori contesto. Mi è dispiaciuto tantissimo, stavo in mezzo a dei giovani ma non ero in grado di seguire il copione. Se vuole capire, capisce. Cosa mi diceva la De Filippi? Maria no, ma gli autori, l’ambiente, si capiva che non andava. Ripeto: so recitare solo me stessa.
Nel diciassettesimo serale di Amici, vinto da Irama, Heather Parisi fece parte di una commissione esterna nella quale furono presenti anche Giulia Michelini, Simona Ventura, Marco Bocci, Ermal Meta e Alessandra Amoroso.
Nell’intervista, la Parisi ha scelto di non parlare di Lorella Cuccarini che, da tre edizioni, ricopre il ruolo di insegnante proprio nella scuola di Amici.
A seguito di queste dichiarazioni, Mediaset ha emesso un comunicato stampa, annunciando l’intenzione di agire per vie legali, al fine di tutelare la regolarità del talent show:
Mediaset ha dato mandato ai propri legali per agire nelle sedi opportune contro le affermazioni contenute in un’intervista rilasciata oggi da Heather Parisi, in relazione al programma Amici.
È inaccettabile che venga messa in dubbio pubblicamente la regolarità di un programma che da anni, sotto gli occhi di tutti, consente ai giovani artisti italiani di esprimere e migliorare in modo limpido, serio e impegnativo il proprio talento.