#HappyDays, il fan club della serie tv non apprezza la locandina della Festa dell’Unità: “Fonzie ed Happy Days non sono nè di destra nè di sinistra”
Giuseppe Ganelli, presidente dell’International Happy Days Fan Club, critica il manifesto della Festa dell’Unità con la sagoma di Fonzie e l’hashtag #HappyDays, spiegando che lo show non è schierato, così come il personaggio della serie tv
Nessuno tocchi Fonzie: è questo l’avvertimento che arriva da Giuseppe Ganelli, presidente dell’International Happy Days Fan Club, l’unica associazione di appassionati della celebre serie tv, riconosciuta dal suo creatore Garry Marshall e dal cast dello show, che non apprezza il fatto che il Pd torni a sfruttare l’immagine del protagonista della sit-com a fini politici.
Da qualche giorno, infatti, online ed in giro per l’Italia campeggia il manifesto dela Festa dell’Unità che si terrà a Roma da domenica. L’immagine è inequivocabile: sebbene non si veda il volto, dal chiodo e dall’ “ok” fatto con il pollice si capisce subito che il “testimonial” scelto per promuovere la festa è proprio Fonzie, il mitico personaggio della serie tv interpretato da Henry Winkler. Non solo: seguendo la passione di Matteo Renzi per Twitter, la festa viene pubblicizzata con l’hastag #Happydays. Insomma, se qualcuno non l’avesse capito con la sagoma sullo sfondo, si tratta di un chiaro riferimento ad Happy Days.
Una mossa che non è piaciuta a Ganelli che, sulla pagina Facebook dell’Accademia dei Telefilm, ha commentato la decisione del Pd di giocare con il titolo della serie tv:
“Non mi piace l’immagine venga sfruttata per farsi pubblicità. Fonzie ed Happy Days non sono né di destra né di sinistra e sono al di sopra di tutti per onestà e sani principi. E poi ora in Italia non sono per nulla happy days. Come cantano Gli Statuto nel brano ‘Ci pensa Fonzie’ (il riferimento è alla canzone degli Statuto scartata al Festival di Sanremo 2014 che ironizza proprio su Renzi, ndr)”.
Al Fan Club non piace che Fonzie sia associato a qualsiasi fazione politica, ma non è la prima volta che il Pd, o meglio Renzi, cita il personaggio a proprio vantaggio: nella sua ospitata nella prima puntata di Amici 12 Renzi -che ai tempi era semplicemente sindaco di Firenze- entrò in studio indossando un chiodo (proprio come Fonzie) che richiamò l’attenzione di molti, al punto ad meritarsi il soprannome “Renzie”, crasi tra il suo cognome ed, appunto, Fonzie. Fino ad allora, però, tutto ok, ma quando si tratta di usare l’amico di Richie (Ron Howard) per sponsorizzare un evento con una chiara visione politica, le cose non vanno bene.
In realtà Ganelli non vuole alzare nessun polverone nè cerca di attirare attenzione o di spingere gli organizzatori a cambiare manifesto, ma vuole solo sottolineare che usare il personaggio di un telefilm per promuovere un evento del genere non è il massimo. Si tratta di punti di vista: per noi, l’immagine di Fonzie o di Winkler non usciranno danneggiate da questo scelta, piuttosto, a far la figura di chi si atteggia a “figo” senza riuscirci potrebbe essere proprio il Pd, alle prese in questi giorni con lo scandalo Mose ed il caos all’interno del partito, con l’autosospensione di Mineo e di altri tredici parlamentari. Problemi che non si risolvono con un poster che strizza l’occhio a Fonzie.