Happy Days compie quarant’anni: dieci curiosità sulla serie tv
Happy Days compie quarant’anni: il 15 gennaio 1974 andò in onda la prima puntata della sit-com della Abc con protagonista la famiglia Cunningham ed il ribelle Fonzie. Ecco dieci curiosità della serie tv
Quarant’anni fa, il 15 gennaio 1974 debutta sulla Abc con la prima puntata “Happy Days”, sit-com che sarebbe entrata nella storia della televisione diventando uno dei telefilm più famosi non solo in America. Ambientata a Milwaukee negli anni Sessanta Cinquanta, la serie segue le vicende della famiglia Cunningham e del giovane Richie (Ron Howard).
Il successo della serie, che va in onda in un periodo in cui l’America scopre il revival degli anni del boom, si deve anche al personaggio di Fonzie (Henry Winkler), il ribelle dongiovanni che in breve tempo diventa il vero protagonista della serie.
Da “Happy Days” sono derivati numerosi spin-off, qualche carriera promettente, una causa legale e, soprattutto, tante risate per i telespettatori italiani che, negli anni Ottanta, hanno seguito le avventure di Richie e dei suoi amici coltivando il sogno di un’America ricca e sognante. Sono tante le curiosità di questa serie: TvBlog ne ha selezionate dieci, in ricordo di una serie che, quarant’anni dopo il suo debutto, resta uno degli show ricordati con più simpatia dai telespettatori.
Prima in Rai, poi su Mediaset, infine su Sky
“Happy Days” andò in onda in America sulla Abc dal 1974 al 1984, per undici stagioni. In Italia arrivò su Raiuno nel 1977, e restò in onda fino al 1987. La Rai trasmise dalla prima alla nona stagione e l’undicesima, mentre Canale 5 mandrò in onda, nel 1999, la decima. Le repliche della serie tv furono trasmesse dai canali Mediaset, mentre oggi vanno in onda su FoxRetrò (canale 118 di Sky) e su Tv2000.
Il cast originale
Nella prima stagione della sit-com il cast era quasi identico a quello delle stagioni successive, ma Richie e Joanie (Erin Moran) avevano un fratello, Charles (Gavan O’Herlihy), che esce di scena a metà della seconda stagione, molto probabilmente per lasciare spazio a Fonzie, che inizialmente sarebbe dovuto essere marginale, ma che poi riesce ad ottenere una grande popolarità. Howard decide di lasciare lo show dopo la settima stagione per dedicarsi alla regia (con enorme successo: suoi sono, tra gli altri, “Splash-Una sirena a Manhattan”, “Apollo 13” ed “A Beautiful Mind”). Il personaggio di Richie viene fatto allontanare dallo show con la scusa di voler seguire la carriera di sceneggiatore. Per arricchire il cast, arriva Roger Phillips (Ted McGinley), nipote di Marion (Marion Ross).
Il cast oggi
Il cast di “Happy Days” ha avuto fortune alterne dopo la fine della sit-com. Se Howard è diventato un regista di successo, Winkler ha continuato a recitare in numerose serie tv, come “Royal Pains”, “Numb3rs” ed “Arrested development”, ma anche scritto una serie di libri con protagonista Hank Zipzer, un ragazzino dislessico, traendo spunto dalla sua stessa condizione.
Marion Ross è comparsa in show come “Brothers and sisters” e “Grey’s anatomy”, Anson Williams (Potsie) è diventato un regista e produttore, Don Most (Ralph) ha continuato a lavorare come attore e doppiatore, mentre Scott Baio (Chachi) è ora protagonista della serie tv “See Dad Run”. Erin Moran ha avuto problemi con la droga, tanto da passare alle cronache per la sua vita privata e non per la sua carriera. Tom Bosley (Howard), scomparso nel 2010, ha fatto parte del cast de “La signora in giallo”.
Tre anni fa, questi quattro attori e la vedova di Bosley hanno fatto causa ai Cbs Studios ed alla Paramount, che hanno prodotto la sit-com, accusandoli di non averli pagati per i guadagni del merchandasing dello show. Gli attori chiedevano un risarcimento di dieci milioni di dollari ciascuno. Nel 2012, però, hanno trovato un accordo con la casa di produzione, che ha dato 60 mila dollari a ciascuno per far cadere le accuse.
Gli spin-off
“Happy Days” ha dato il via a numerosi spin-off, alcuni dei quali diventati di successo, come “Laverne & Shirley”, con protagoniste Laverne De Fazio (Penny Marshall) e Shirley Feeney (Cindy Williams), comparse in alcuni episodi della serie originale. Lo show, in onda per otto stagioni, ebbe un enorme successo. Altra serie diventata popolare è “Mork & Mindy”, in cui Robin Williams interpreta l’originale alieno Mork, comparso in un episodio di “Happy Days” durante un sogno di Richie.
La sit-com, poi, ha permesso la realizzazione di serie tv meno famose: “Le ragazze di Blansky”, con protagonista la cugina di Howard, durata una stagione. Anche “Jenny e Chachi”, che ha portato Joanie e Chachi a Chicago, ha avuto bassi ascolti, così come “Out of the Blue”. “Happy Days” ha dato anche il via ad una serie animata, “The Fonz and the Happy Days Gang”, andata in onda per due stagioni.
Il salto dello squalo
Oltre al conosciuto “Hei!” di Fonzie, “Happy Days” ha creato un altro modo di dire legato alla tv: il “salto dello squalo”, espressione che si usa quando una serie tv molto popolare arriva ad un punto in cui la qualità inizia a calare. L’espressione si deve ad un episodio della quinta stagione in cui Fonzie, in trasferta con gli altri personaggi a Los Angeles, dimostra il proprio coraggio saltando uno squalo mentre fa sci nautico. La puntata è stata considerata dai critici l’inizio dell’abbassamento della qualità della serie.
La sigla
Le prime due stagioni della sit-com ebbero come sigla d’apertura il brano “Rock Around the Clock” di Bill Haley & His Comets. Dalla terza stagione, il brano fu sostituito dalla sigla standard della serie, che invece prima era inserita solo nei titoli di coda. Il testo del brano fu modificato da Norman Gimbel e Charles Fox, mentre a cantare ci furono Pratt & McClain. Il brano, inciso nel 1976, entrò in quinta posizione nella classifica Billboard.
La produzione
Le prime due stagioni dello show furono girate in single camera e con l’uso della laugh track. Dalla terza stagione, lo show fu girato in multi-camera davanti ad un pubblico live, usando però sempre le risate registrate. Questo ha permesso allo show di avere un ritmo diverso rispetto alle prime stagioni.
Il set
Il cambio di produzione determinò anche delle modifiche al set. Nelle prime due stagioni, la casa dei Cunningham aveva l’ingresso alla sinistra dello schermo e la cucina alla destra. Dalla terza stagione la porta d’ingresso si sposta sulla destra, ed alla sinistra arriva un camino, mentre compare il piano superiore.
Il set dell’Arnold’s Drive-In cambia poco: dalla terza stagione scompare l’ingresso, che s’intravede sullo sfondo del palco, c’è spazio per i personaggi al centro della scena e la cucina è ridimensionata, comparendo solo attraverso una finestra.
Love, American Style
La puntata pilota della serie fu realizzata nel 1971, ma si decise di non produrre lo show. L’episodio divenne quindi una puntata della serie antologica “Love, American Style”. Howard, Williams e la Ross comparivano nel pilot, mentre gli altri personaggi erano interpretati da attori diversi. Solo nel 1974, grazie anche alla popolarità di film ambientati negli anni Cinquanta come “Grease”, si decise di produrre la serie.
Garry Marshall, il creatore della serie
“Happy Days” è stato creato da Garry Marshall, autore ed attore che lavorò anche agli spin-off della serie. Dagli anni Ottanta si diede anche alla regia, lavorando ad alcuni famosi film, come “Pretty Woman”, “Se scappi ti sposo” e “Pretty Princess”. Nel 2013 è comparso in una puntata di “See Dad Run”, intepretando un collega del protagonista (Scott Baio) e partecipando così ad una sorta di reunion della serie.