Guido Caprino candidato agli International Emmy Awards per 1994
Grazie alla sua interpretazione di Pietro Bosco nella trilogia ideata da Stefano Accorsi, è candidato come Miglior Attore
Gli Emmy Awards toccano anche l’Italia. Non quelli più famosi, ovvero i “primetime Emmy”, rivolti alle serie tv e produzioni prodotti negli Stati Uniti, ma gli International Emmy Awards che, come si evince dal nome stesso, premiamo i titoli e gli interpreti che si sono fatti più notare in alcune produzioni in giro per il mondo.
Come detto, tra le nomination dell’edizione 2020 (ovvero la 48esima) figura anche un italiano. L’onore va a Guido Caprino che, per la sua interpretazione di Pietro Bosco in 1994 -trasmesso l’anno scorso da Sky Atlantic– ha ottenuto la candidatura come Miglior Attore.
Guido Caprino ed il suo Pietro Bosco
Il personaggio di Pietro Bosco, in realtà, compare fin dal primo episodio di 1992, la serie tv ideata da Stefano Accorsi (che ne è stato anche il protagonista) che ha raccontato in tre stagioni le vicende che hanno portato il nostro Paese dallo scandalo di Mani Pulite alla nascita della Seconda Repubblica.
Pietro, ad inizio serie, è un disoccupato frustrato dalla vita che ha vissuto: morta la madre ed il fratello minore e con un pessimo rapporto con il padre, si era arruolato nella Marina e poi partito per la Guerra del Golfo. Fu però congedato con disonore a causa della morte di un suo commilitone avvenuta durante un’intercettazione con dei narcotrafficanti da cui recuperava la droga di cui faceva uso.
L’ingresso nel mondo politico che dà il via alla sua evoluzione nella serie tv avviene quando aiuta l’esponente della Lega Gianni Bortolotti durante un’aggressione. Segnalato ad Umberto Bossi, inizia così la sua scalata politica, non senza qualche difficoltà, ma fino a diventare uomo di fiducia di Bossi ed arrivando al Viminale.
La sua storyline s’intreccia con quella di Veronica Castello (Miriam Leone), con cui inizia una relazione nella prima stagione, finita dopo un raptus di lui nei confronti di lei, che decide di lasciarlo. Tra i due, però, la passione sembra restare fino alla terza stagione, quando si ritrovano al Governo.
Gli altri nominati
Guido Caprino, per vincere la statuetta, dovrà vedersela con altri tre attori nominati nella stessa categoria: Billy Barratt per Responsible Child del Regno Unito; Raphael Logam per la serie brasiliana Impuros e l’indiano Arjun Mathur, candidato per Made in Heaven.
La premiazione avverrà il 23 novembre a New York: ancora non è stato comunicato come avverrà la cerimonia, ovvero se i nominati saranno tutti in presenza o se, vista l’attuale situazione sanitaria, saranno ospiti in videocollegamento. C’è di certo che già da ora l’Italia fa il tifo per Guido Caprino.