Guerra Russia-Ucraina, telegiornali e rischio disinformazione: occhio agli errori
Il Tg1 e il Tg2 inciampano nel trasmettere clip che non sono realmente collegate alla guerra Russia-Ucraina.
La promessa è sempre quella: massima precisione nell’informazione, una promessa che in un racconto come quello che si sta sviluppando da meno 24 ore – in riferimento all’escalation del conflitto Russia-Ucraina – diventa sempre più importante. Mai come in questa giornata i telegiornali sono stati imponenti nelle programmazioni Rai, Mediaset e La7 (ne abbiamo ampiamente dato conto in questo articolo), le redazioni alla ricerca delle immagini-testimonianza dell’evento però sono inciampate nelle trappole dei video fake trasmessi erroneamente durante le principali edizioni dei telegiornali.
Da quando i social sono diventati il territorio fertile dell’informazione mordi e fuggi, lo stesso luogo si è trasformato – suo malgrado – in un paradossale calderone di fake news. Chiaro, non ne facciamo di tutta l’erba un fascio, ma certi episodi vanno sicuramente messi in evidenza per far sì che lo sbaglio non si ripeta (ricordate cosa accadde al Tg La7 il giorno dell’assalto a Capitol Hill?)
Così stamani, in preda alla moltitudine di agenzie, dichiarazioni e filmati qualche notiziario è finito nella trappola: Simone Fontana (Wired Italia) dal suo account twitter fa sapere che una clip trasmessa dal Tg1 e Tg2 in cui vengono mostrati dei caccia sfrecciare nei cieli di Kiev in realtà non è altro che un filmato ripreso da una parata militare del 2020. Le clip, poi ricondivise dai profili social del Tg1, sono state prontamente cancellate in seguito alle segnalazioni di fake news.
Altro episodio simile riguarda un altro video dove lo scenario punta su di un cielo coperto da una “pioggia di missili” (immagine in testa all’articolo). Il Tg2 erroneamente attribuisce quella pioggia ai bombardamenti sull’Ucraina, ma così non è. Fontana fa notare che lo spezzone in realtà altro non è che una scena ripresa da un videogame: “War Thunder” appunto i “Tuoni di guerra“. Magari il titolo nel suo senso metaforico può avvicinarsi a ciò che abbiamo visto con i nostri occhi sugli schermi oggi, ma le immagini trasmesse no.
Cogliamo l’occasione per continuare ad insistere su un punto: vi invitiamo – sempre – a tenere gli occhi aperti verso un’informazione corretta e scrupolosa. Attenzione: con questo non diciamo che i telegiornali citati non la stiano facendo, mettiamo le cose in chiaro, anche con le migliori intenzioni si può ‘cadere’ in errore. Gli appelli di questo tipo non sono mai troppi.