Home Notizie Guerra Russia – Ucraina, la moglie di Aldo Montano: “Porterò sempre alta la bandiera della pace”

Guerra Russia – Ucraina, la moglie di Aldo Montano: “Porterò sempre alta la bandiera della pace”

Olga Plachina, moglie di Aldo Montano, attraverso un post su Instagram, chiarisce il proprio pensiero sulla guerra Russia – Ucraina

24 Marzo 2022 17:49

Qualche giorno fa, rispondendo ai propri followers su Instagram, Olga Plachina, moglie di Aldo Montano, ha espresso il proprio punto di vista su uno dei temi caldi dell’ultimo mese: la guerra Russia – Ucraina:

Chi sono io per giustificare questa guerra? Chi sono io per fermare Putin? Chi sono io per dare ragione a uno dei due? Sono una ragazza semplice. Sono una ragazza russa e sono fiera di essere russa. Mi è sempre piaciuto Putin, mi è sempre piaciuto il nostro regime. Il mio Stato mi ha dato tutto per crescere ed essere una ragazza felice. Purtroppo nessuno di noi sa la verità. Da parte di entrambi c’è una grossa propaganda. Mi dispiace un botto cosa sta succedendo, ho parenti anche in Ucraina. Ma mi dispiace che danno torto al 1000% ai russi! Ma non c’è fiamma senza fuoco! I miei dibattiti politici rimarranno a casa mia, ma non qui e di certo non davanti all’ambasciata russa.

Dichiarazioni che hanno scatenato il putiferio sui social. L’atleta russa, campionessa di corsa nei 400 metri, però, non è riuscita a sedare le polemiche sul nascere. Qualche giorno dopo, è intervenuto anche il marito che, attraverso un’intervista al ‘Corriere della sera’ ha confermato che la dolce consorte ha preso le distanze su tutto:

La situazione in Ucraina, per quello che riusciamo a capire, è oggettivamente brutta. E noi siamo in costante apprensione, non la viviamo bene. Olga è russa e si trova a vivere qualcosa di particolare, anche perché vediamo immagini che sono comunque di guerra. Al di là degli aspetti geopolitici della vicenda, ci sono fatti non semplici da metabolizzare. A casa, siamo sempre abituati a sentire i telegiornali italiani e russi. Constatiamo che le differenze sono notevoli e allora partono le discussioni, che però rimangono sempre all’interno di un sano confronto di idee.

Oggi, attraverso un lungo post su Instagram, Olga ha fatto delle precisazioni sul proprio pensiero sul conflitto russo – ucraino offrendo il pieno sostegno per la pace:

https://www.instagram.com/p/CbfBSsCIUnA/

Oggi mi trovo a dover dare spiegazione e senso ad un commento dal quale si è preferito estrapolare poche parole, al fine di stravolgerne il contenuto ed il messaggio.
Pensavo non fosse necessario, perché scontato, dover mettere nero su bianco il mio essere fermamente schierata dalla parte della pace e convinta che la guerra debba solo essere condannata.
Sono profondamente delusa dalle informazioni non corrette e mi dispiace per tutte le polemiche, gli insulti e le accuse ingiustificate e, peraltro, senza fondamento che sono state rivolte a me e ai miei familiari utilizzando i canali social.
Nel commento oggetto di così tanto rumore ho solo espresso il senso profondo di impotenza che provo di fronte alla tragedia che il popolo ucraino sta vivendo. Al popolo ucraino stesso va la mia più grande solidarietà e la mia comprensione. Ho espresso, poi, la mia incapacità nello stabilire quale sia la verità assoluta nelle dinamiche politiche o nel conoscere i progetti nelle menti dei potenti. Il mio intento, da russa, era unicamente quello di ribadire l’orgoglio che provo verso le mie origini e verso il mio passato nella nazione per la quale provo ancora amore.
Prendo le distanze da tutto quanto del mio commento è stato tradotto in affermazioni che non mi appartengono e che sono solo frutto di un intimo pensiero che andava compreso e rispettato e non travisato.
Il futuro non può e non deve essere figlio di nessuna guerra e, personalmente, porterò sempre alta la bandiera della pace. Spero che questa bandiera sia sventolata anche dagli autori dei messaggi di questi giorni, magari cominciando a togliere le dita dalla tastiera se le parole da scrivere sono solo insulti gratuiti.
Mi auguro che tutti, INSIEME, d’ora in poi decideremo di scegliere la via della pace.