Guarda… Stupisci, prima puntata: a lezione da Arbore e Frassica
Modesta e Scombiccherata Lezione sulla Canzone Umoristica Napoletana è il sottotitolo di questo nuovo programma di Arbore e Frassica, che sa già di cult.
Arbore è Arbore, fa la sua tv, con i suoi tempi, i suoi contenuti, i suoi topoi. E li usa tutti nelle tre ore e 40 (!) di Guarda… Stupisci. Qui non c’è l’effetto nostalgia di Indietro Tutta ed è puro Arbore, quello più vicino a Speciale per Me – Meglio Siamo Meglio Stiamo, con l’aggiunta di un anelito didattico. Il tutto in prima serata (e anche in seconda). Ma quando inizia la lezione, il programma è da Teche.
Arbore parla di musica (anche) scovando un programma del 1959 con un misconosciuto (ai più) batterista di razza (autodidatta) come Di Giacomo. E’ ‘facile’ parlare di Carosone, ma non lo è spiegare per immagini, senza pesantezze didascaliche, la capacità tecnica e artistica di Gegè Di Giacomo, a conferma dello sguardo peculiare di Arbore al contenuto, non alla copertina, al lavoro degli ‘artigiani’ dello spettacolo e non al ‘frontman’ , al nome di richiamo. Ed è questo che fanno i maestri: una lezione molto ‘leggera’ che però a un certo punto riserva la ‘slide’ pregna, l’esempio che chiarisce il modello, lo schema che riassume i meccanismi della comicità, declinata in musica, nelle sue varie forme.
Guarda… Stupisci è anche un’occasione per celebrare il ‘pantheon’ arboriano, che abbraccia anche gli amici che non ci sono più, da Murolo a Pazzaglia, da Massimo Troisi a Pino Daniele (giustamente celebrati al cospetto di una generazione di ventenni che già fa fatica a conoscere Totò e Peppino) e rinfresca i ricordi di chi fa da tempo parte del suo ‘clan’, più o meno direttamente, come Marisa Laurito, oltre a Nino Frassica che qui è quasi una guest star più che una spalla, mentre la Delogu è chiamata a mantenere l’ordine nella lezione e in aula.
La lezione non è solo nelle magnifiche clip che estrapolano chicche dalla storia anche più remota della tv, non solo arboriana – anche se ovviamente quell’enciclopedia è la più sfogliata -, ma anche nelle esibizioni live, tutte al servizio del programma. Gigi Proietti e Renzo Arbore dimostrano come sia possibile fermare il tempo, sospenderlo e divertire il pubblico con una barzelletta che potrebbe durare giorni senza annoiare. Questo è mestiere, come lo è il pezzo con Marisa Laurito.
Domenico Modugno, Franco Franchi, Totò, Peppino, Mario Merola, Murolo, Pazzaglia, De Crescenzo sono anche il pantheon di chi segue da casa: il programma ha un target ben preciso, ovvero gli amanti del genere Arbore – che è un genere a sé – ed è difficile che possa intercettare altro dal suo zoccolo duro. Che siano adulti anestetizzati alla storia della tv o giovanissimi alle prese con il digitale, è difficile che abbiano potuto sintonizzarsi, o godere, dei materiali di lezione di Arbore. Ma se anche uno solo avrà imparato chi è Troisi, chi Pazzaglia, chi Totò sarà stata una vittoria, ascolti a parte; per il resto è un programma che parla al suo club, agli adepti della scuola arboriana del racconto e dello spettacolo, fatto di tormentoni in cui bisogna entrare (cfr. Trump che parla napoletano, il San Gennaro che protesta) e anche di qualche espediente televisivo di scuola boncompagnana come il pubblico entusiasta e tendenzialmente ‘ammaestrato’ (AIV), inquadrato sempre (‘fintamente’) sorridente che però finisce per restituire un alone di artificio in una scena che mira a ricostruire invece la ‘genuinità’ e la professionalità del teatro. In Indietro Tutta quel pubblico entusiasta aveva un senso narrativo, qui ha il sapore di una cornice ripetitiva.
Con Guarda…Stupisci siamo a una sorta di meta-comicità, di meta-spettacolo: la tv d’avanspettacolo di Arbore cerca di raccontarsi, di svelare ai ragazzi in studio, prima che al pubblico, i meccanismi di un’arte in una sorta di ‘travaso’ di conoscenza. Un master, con tanto di testimonial e case studies, che però forse in fondo vorrebbe essere una bottega: per esserlo sarebbe dovuta essere un ciclo e non un doppio appuntamento, dalla quadrupla durata.
E qui torniamo a bomba su uno dei punti ‘caldi’ dell’Autunno tv di Rai 2: ma si può pensare di spalmare un programma che non sia un reality (e già di quelli si potrebbe parlare) su quasi 4 ore? Dalle 21.09 all’una di notte, prima e seconda serata con un solo show. Qualsiasi cosa finisce per stancare e tanto puoi salvarti con Arbore perché hai un programma fatto di blocchi e di ospiti diversi, hai un evento, hai contenuti, hai comunque uno spettacolo vivo davanti, anche se tre volte ‘Comme facette mammeta’ e due volte Vincerò nella stessa serata è davvero difficile da accettare. Ma il formato da 4 ore no, non si può sdoganare.
Aspetto però la seconda di Arbore: in tante ore di ‘lezione’ bisogna isolare le perle dall’ammuina, che in sé è sostanza ma che su una lunghezza così diventa qualcosa da accantonare. Ecco, se c’è una cosa di cui proprio non ho sentito il bisogno è la clip sui flashmob a Parigi: doveva servire, immagino, a spiegare cosa fossero agli over, ma in sé non ha offerto niente di che. Le clip d’antan, però, compensano. La speranza è che ci sia qualche giovane iscritto al corso anche a casa…
Guarda… Stupisci, prima puntata in diretta
Guarda… Stupisci, anticipazioni prima puntata, 12 dicembre 2018
Su Rai 2 ha inizio la doppia lectio magistralis di Guarda… Stupisci, con Renzo Arbore e Nino Frassica, la partecipazione di Andrea Delogu e una ricca platea di studenti universitari che hanno animato l’aula magna appositamente creata da Alida Cappellini e Giovanni Licheri nel Centro di Produzione Rai di Napoli. Il debutto è fissato per stasera, mercoledì 12 dicembre, alle 21.05, orario per cui già ringraziamo Arbore, anche se la serata pare sia destinata a terminare all’una. Sarebbe un altro caso di lungimirante programmazione di Rai 2 dopo il caso de Il Ristorante degli Chef, ma diamo il beneficio del dubbio.
A un anno dalle celebrazioni per il 30ennale di Indietro Tutta 30 e l’Ode, Arbore e Frassica, quindi, tornano insieme e optano ancora una volta per quello che definiscono un “educational show”, una formula varietà per la divulgazione. La loro è storia dello spettacolo e della tv in Italia e con questo approfondimento sulla canzone umoristica napoletana cercano di insegnare alle giovani generazioni l’arte dell’ironia, della goliardia, della scrittura.
Non a caso la scenografia richiama un’aula magna universitaria che però evoca le bellezze della Costiera Amalfitana, tanto da essere ribattezzata “aula a mare” vista la terrazza piena di ceramiche vietresi e limoni, e tanti richiami alla cultura partenopea e alle icone dell’immaginario arboriano e napoletano, dagli spaghetti di Miseria e Nobiltà alla nave a mare che ricorda gli emigranti del Sud, una statua di San Gennaro, le immagini dei grandi interpreti della canzone umoristica napoletana. Il mare si muove, come nel teatro ‘700, mentre la cattedra cita l’acquario di Che Tempo Che Fa, con lo squalo Pasqualo. Tolta la freddezza del led, si riscalda la scena con un barocco caro ad Arbore, caldo e teatrale.
Guarda… stupisci, gli ospiti
Se Indietro Tutta 30 e l’Ode è stato quasi un ‘gioco a due’, con Guarda e Stupisci Arbore e Frassica tornano a divertirsi con gli amici di sempre: da Marisa Laurito a Vittorio Marsiglia, da Lino Banfi a Enzo De Caro e Lello Arena, cui si uniscono ospiti speciali che fanno già evento nel rivederli alle prese con l’arte dell’avanspettacolo. Completano il quadro degli ospiti delle due serate, infatti, Gigi Proietti, Enrico Montesano, Stefano Bollani, Teo Teocoli e Tullio De Piscopo.
Guarda… stupisci, il format
“Guarda… stupisci” è un programma di Renzo Arbore, Nino Frassica e Ugo Porcelli e di Giovanna Ciorciolini e Gino Aveta, con la collaborazione di Luca Rea. Costumi di Graziella Pera, Direzione artistica Renzo Arbore e regia di Luca Nannini.
Guarda… stupisci, come seguirlo in tv e in live streaming
Il programma va in onda mercoledì 12 e mercoledì 19 dicembre su Rai 2 e Rai 2 HD (DTT, 502) dalle 21.05. Guarda… stupisci è visibile in live streaming su RaiPlay.
Guarda… stupisci, second screen
L’hashtag ufficiale è #GuardaStupisci.