Guarda chi balla è il “clone” della Panicucci – Mazza e Carlucci difendono l’originale
Si chiamerà Guarda chi balla e non già Io ballo il talent di Canale5 che si propone di far concorrenza a Ballando con le stelle, una concorrenza clonata che replicherà, per la danza, quanto già visto con Ti lascio una canzone e Io canto.Lo condurrà, come annunciato da tempo Federica Panicucci, il capo progetto sarà
Si chiamerà Guarda chi balla e non già Io ballo il talent di Canale5 che si propone di far concorrenza a Ballando con le stelle, una concorrenza clonata che replicherà, per la danza, quanto già visto con Ti lascio una canzone e Io canto.
Lo condurrà, come annunciato da tempo Federica Panicucci, il capo progetto sarà Massimo Romeo Piparo, la regia sarà di Roberto Cenci. Ma in questa guerra dei cloni, c’è, ovviamente, chi difende gli originali.
Lo fa Mauro Mazza, direttore di RaiUno, che dichiara a Repubblica:
I cloni? Ci fanno da traino: è successo con Io canto e succederà anche stavolta. Ma vorrei fare un appello: ho i cassetti pieni di progetti che non posso realizzare, sono disposto a darli gratis a chi li vuole.
E lo fa anche Milly Carlucci, che a Ballando ha dedicato anima, corpo e un bel pezzo di carriera. E ritornerà con il suo programma nel 2011.
Il pubblico sa riconoscere la qualità e noi siamo l’ originale, lavoriamo tutti per dare il massimo. Visti i risultati che abbiamo ottenuto in questi anni, un programma della concorrenza non mi spaventa.
Il format di Ballando arriva dall’ Inghilterra, volevano pormi una serie di domande sul nostro show. Mi hanno spiegato che hanno avuto un anno di crisi, mentre noi siamo sempre andati bene, volevano sapere le nostre innovazioni. Il loro programma dura un’ ora, il nostro tre, abbiamo dovuto arricchirlo per forza
E il problema dei cloni, be’, esiste anche all’estero:
Facevano Strictly come dancing e altre nazioni l’ hanno clonato, gli hanno messo un titolo diverso e senza pagare i diritti se lo sono preso. Purtroppo quello delle copie è un vizio del mondo dello spettacolo ed è un peccato perché, nel momento in cui i canali si stanno moltiplicando, i cloni fanno male a tutta la televisione. È una forma di concorrenza feroce. Capisco che gli spettatori si stanchino: è inutile continuare a moltiplicare i canali se non si moltiplicano le idee.
Il punto è che, a giudizio dello scrivente, questa non è solo una forma di concorrenza feroce. E’ una vera e propria mancanza di rispetto anche nei confronti dello spettatore. Una strategia che tende all’appiattimento generale. Un modo di considerare la televisione come un cassone da riempir di contenuti e sponsor, senza più pensare al tipo di contenuti.
Questa è la tendenza.