Grimm, su SyFy-Steel il crime “fiabesco”
Su SyFy-Steel di Mediaset Premium Grimm, la serie tv che unisce crime e mondo delle fiabe
E se le favole non fossero frutto dell’immaginazione dei loro autori? Se i mostri e le vicende tramandate per generazioni in realtà fossero fatti realmente accaduti, raccolti da una famiglia di “cacciatori” di bestie pronti ad annientarle per il bene dell’uomo? Da questo presupposto parte “Grimm”, la nuova serie tv che SyFy–Steel di Mediaset Premium manderà in onda da questa sera, alle 21:15.
Creata da Stephen Carpenter, Jim Kouf e David Greenwalt (“Buffy” ed “Angel”), lo show presenta un’insolita fusione di generi: il poliziesco ed il fantasy, con particolare rifermento al mondo delle fiabe. Come dice il titolo, molte delle storie al centro delle puntate sono tratte dai racconti dei fratelli Grimm, ma il telefilm presenta anche altre novelle e leggende, tutte riadattate ai fini del racconto televisivo.
In “Grimm” c’è, ancora una volta, lo scontro tra il bene ed il male: le creature mitologiche, che sono diventate protagoniste delle fiabe più note, in realtà esistono davvero, e si sono mimetizzate tra la gente assumendo l’aspetto umano. Un tempo, solo i “cacciatori” riuscivano a vedere la loro vera natura, riuscendo a catturarli e sconfiggerli.
Grimm
L’ultimo cacciatore si chiama Nick (David Giuntoli), è un detective, e non sa del suo dono. A dirglielo, sarà la zia Marie (Kate Burton), che lo inizierà ad un mondo che credeva esistesse solo lui libri. Incredulo, dovrà presto accettare il fatto che la zia aveva ragione, e che intorno a lui non tutti sono quello che dicono di essere.
Le creature si suddividono, riprendendo i personaggi delle fiabe dei fratelli Grimm e non solo: ci sono, ad esempio, gli orsi della storia di Riccioli d’oro, Barbablù ed il Lupo cattivo. Proprio a quest’ultima categoria appartiene Monroe (Silas Weir Mitchell), che è riuscito ad integrarsi nella società reprimendo il proprio istinto e che aiuterà il protagonista nelle indagini.
Nick, infatti, non rivelerà a nessuno la sua natura, nè al collega Hank (Russell Hornsby) nè alla fidanzata Julienne (Bitsie Tulloch), complicando così il suo lavoro. Puntata dopo puntata, però, il mondo delle creature contro cui si trova gli darà sempre più filo da torcere, così come sarà difficile giustificare la sua capacità di stanare i colpevoli dei casi a cui con il collega sta indagando. Ma le creature a cui dà la caccia sono più vicine di quanto possa pensare.
“Grimm” è andato in onda sulla Nbc, diventando senza volerlo la risposta crime all’altra serie tv “fiabesca” in onda nello stesso periodo sulla Abc, la rivelazione “C’era una volta”. A differenza di questa (in cui il mondo delle fiabe irrompe prepotentemente nelle vite dei protagonisti diventando un tutt’uno con la “nostra” realtà), in “Grimm” il tutto viene raccontato sfruttando lo schema del racconto poliziesco, trasformando le fiabe in gialli da risolvere.
A questo, si aggiunge la figura del protagonista, un eroe che non può rivelare la propria identità a tutti (al contrario di Emma, protagonista di “C’era una volta”, il cui destino è noto se non a tutti i personaggi, a quelli più importanti), rendendo così il suo lavoro più difficile e trasformando Nick in un eroe a tutto tondo, con tanto di fatiche, sacrifici e combattimenti solitari.
“Grimm” è poi una serie più adulta, che punta ad un pubblico maturo, amante del fantasy ma anche delle emozioni forti. Per questo non lo si può considerate l’avversario diretto di “C’era una volta”, ma solo una serie che prende più o meno gli stessi temi e li racconta sotto altre prospettive.
Il pubblico americano ha gradito la serie, in onda nella difficile serata del venerdì: la media della prima stagione è stata di 6,3 milioni di telespettatori, con tanto di rinnovo per una seconda stagione.