Grey’s Anatomy, Ellen Pompeo: “L’attore sbaglia? Uccidiamo i personaggi”… Seriously?
Ellen Pompeo parla dell’uscita di scena di April e Arizona e lancia una frecciatina a Patrick Dempsey, ‘ucciso’ perché traditore. Ma è davvero così?
Grey’s Anatomy 14 si avvia a conclusione: l’ultima puntata, la 24esima, andrà in onda negli USA il prossimo 17 maggio e segnerà l’addio di due personaggi ormai storici come Arizona Robbins, che ha il sorriso di Jessica Capshaw e ha debuttato nella quinta stagione, e April Kepner, entrata nella sesta stagione e interpretata da Sarah Drew.
Molte le voci sulla loro uscita di scena: ci si aspetta almeno una tragedia, come da tradizione di Shonda Rhimes. In questo senso non è molto rassicurante l’intervista concessa da Ellen Pompeo, aka Meredith Grey, a Entertainment Tonight, nella quale spiega ‘il principio’ che regola la morte dei personaggi in Grey’s Anatomy.
“Fai una brutta morte solo se ti comporti male; se sei un bravo attore muori ‘bene’…”
spiega la Pompeo con un sorrisetto che immediatamente fa correre il pensiero alla morte del personaggio del dottor Derek “Stranamore” Shepherd, anima gemella di Meredith Grey, morto in un assurdo incidente stradale nell’undicesima stagione e piena di errori di sceneggiatura. Una morte inattesa, a quanto parte dovuta alla relazione extraconiugale avuta dal suo interprete, Patrick Dempsey, proprio sul set della serie. Un comportamento che la creatrice di Grey’s Anatomy non gli avrebbe perdonato, tanto da farlo fuori senza pietà e in maniera per nulla epica.
Una spiegazione che non mette al riparo April e Arizona da una uscita di scena definitiva dalla serie: la Pompeo, peraltro, ha definito il finale di stagione “un classico finale da Grey’s Anatomy” ovvero “devastante, ma faremo anche sorridere”. Una definizione che non promette nulla di buono: è forte l’ipotesi di una chiosa tragica per April Kepner, protagonista nella stagione di una complessa vicenda legata alla sua fede cattolica, mentre Arizona non avrebbe molto da temere, intenzionata com’è a (in)seguire l’amore.
Comunque sia, la Pompeo sembra aver approfittato dell’occasione soprattutto per evocare la drastica eliminazione di Dempsey dal cast. Una battutina, quindi. E in effetti io non mi trovo con la teoria della “condanna a morte” dei cattivi.
Se la Pompeo usa come esempio il glorioso addio di Cristina Yang, attribuendolo alla chiarezza con cui Sandra Oh aveva spiegato a Shonda Rhimes di non voler fare più di 10 stagioni e avvertendola per tempo, io chiamo in causa un paio di casi a dir poco eclatanti.
Preston Burke non muore in Grey’s Anatomy
In primis il caso Preston Burke, interpretato da Isaiah Washington: l’attore fu ‘licenziato’ per aver offeso il collega T.R. Knight (George ‘O Malley) con insulti omofobi. Un comportamento certo non brillante – passato alla storia come Isaiahgate – che però non ha determinato la morte del suo personaggio, anzi. Nonostante rapporti piuttosto tesi con Shonda Rhimes (pare che Washington sia arrivato a diffidare la ABC dall’usare una foto di scena nella composizione di un articolo di giornale in cui si parlava del suo personaggio mostrato in una puntata della serie), Washington è tornato nel ruolo del cardiochirurgo Burke nell’ultima puntata della decima stagione per completare l’arco narrativo di Cristina Yang/Sandra Oh.
Izzie Stevens fuori da Grey’s Anatomy sulle proprie gambe
Non meno polemico il rapporto tra la Rhimes e l’attrice Katherine Heigl, volto indimenticato della dottoressa Izzie Stevens, ruolo ricoperto per sei stagioni, dal 2005 al 2010. Tutto sarebbe nato dalla mancata autocandidatura della Heigl agli Emmy 2008: come ha spiegato lei stessa non molto tempo fa, scelse si non candidarsi perché l’aveva già vinto l’anno prima e non pensava che per quella stagione, la quarta, il suo personaggio avesse sufficiente materiale per la vittoria. La Rhimes se la legò al dito e per Izzie non ci fu scampo, anche se la sua storia resta una delle più belle di sempre e non si concluse con una morte drammatica, anzi. Più volte la Heigl ha chiesto scusa alla Rhimes, sperando in un ritorno nella serie, ma senza successo. E chissà che nella 15esima, con la mano di Krista Vernoff…
Lexie Grey, Mark Sloan e l’incidente aereo
Due ‘buone morti’ sarebbero quelle di Lexie Grey e Mark Sloan, interpretati rispettivamente da Chyler Leigh ed Eric Dane. Entrambi avrebbero scelto di lasciare la serie all’apice del loro successo. La Leight era entrata nella terza ed è uscita nel finale dell’ottava con il famigerato incidente aereo, in onda nel maggio 2012.
“All’inizio di quest’anno ho deciso che l’ottava stagione sarebbe stata l’ultima per me in Grey’s Anatomy.Ho incontrato Shonda e abbiamo lavorato insieme per dare una chiusura appropriata alla storia di Lexie”
dichiarava l’attrice a E! Online commentando la propria uscita di scena.
Un’uscita concordata anche quella di Eric Dane, che già da tempo, come spiegava all’epoca la Rhimes, chiedeva di lasciare la serie. L’incidente aereo e la morte di Lexie sono stata l’occasione buona per regalare anche al personaggio di McSteamy una ‘bella morte’.
La morte di George ‘O Malley
In questa ‘ipotetica’ classifica delle peggiori morti, collegate ai peggiori comportamenti degli attori, alle spalle di Patrick Dempsey si dovrebbe piazzare, allora, T.R. Knight, interprete di George ‘O Malley per cinque stagioni. Stando alla ricostruzione fatta dall’attore, tutto iniziò con l’insulto omofobo di Isaiah Washington, che spinse tra l’altro Knight a fare coming out contro il ‘consiglio’ di Shonda Rhimes. Da qui, stando all’attore, sarebbe iniziato un forte ostracismo della creatrice della serie nei suoi confronti, che intanto si lamentava dello scarso spazio concesso al suo personaggio, apparso nei primi 9 episodi della quinta stagione per soli 48 minuti contro i 114 di Cristina Yang/Sandra Oh. Alla fine scelse di andar via, su suggerimento anche di Katherine Heigl. Morì sotto un autobus per salvare una sconosciuta, irriconoscibile e muto. Un po’ come accaduto a Derek, morto senza che nessuno lo riconoscesse e incapace di esprimersi.
In compenso, però, T.R. Night è tornato alla corte di Shondaland che l’ha arruolato nella seconda stagione di The Catch come fratello della protagonista. Ci sono voluti 8 anni…
Il teorema di Meredith non torna
Il teorema di Meredith, dunque, non torna, o meglio è applicabile in parte solo a T.R. Knight e Patrick Dempsey. Alcuni bravi attori hanno scelto di andar via, e questo non li ha salvati da morti atroci, altri ‘cattivi’ comportamenti non hanno portato a nessuna morte, né buona né cattiva.
Non oso immaginare cosa abbiano potuto fare di cattivo Robert Baker (Charles Percy) e Nora Zehetner (Reed Adamson) per meritarsi un proiettile a bruciapelo nella sparatoria che ha chiuso la sesta stagione (uno dei migliori finali di stagione di sempre, ma questa è un’altra storia).