Grey’s Anatomy, ecco come scompare Alex Karev. E la scelta fa discutere… anche noi
Grey’s Anatomy dice addio ad Alex Karev nella 16esima puntata della 16esima stagione: vediamo come e perché ha diviso il pubblico.
Non è certo uno spoiler che Justin Chambers, aka Alex Karev in Grey’s Anatomy, abbia lasciato la serie. L’addio di Chambers è arrivato a sorpresa qualche settimana fa e ha fatto ancor più scalpore scoprire che l’ultima puntata girata dall’attore era andata in onda prima ancora che il pubblico USA sapesse della sua partenza.
Un doppio choc per i telespettatori, che pure negli anni sono stati sottoposti a ogni genere di addio: delle cinque matricole originarie è ormai rimasta solo la protagonista, Meredith Grey (Ellen Pompeo) che dopo aver visto il collega George ‘O Malley (T.R. Knight) morire sotto un bus, aver visto svanire nel nulla l’amica malata di cancro Izzie Stevens (Katherine Heigl), aver lasciato che Cristina Young (Sandra Oh), la ‘sua persona’, coronasse il suo sogno in Svizzera e aver staccato la spina al suo grande amore Derek (Patrick Dempsey) si era ritrovata da sola con tre figli e un Harper Avery che l’ha riscattata dal biasimo della madre geniale e malata d’Alzheimer. Ovviamente morta anche lei nel frattempo, come il padre (che lei pensava l’avesse abbandonata e che poi scopre essere stato tradito dalla madre geniale) e la sorellastra Lexie (Chyler Leigh), perita in un incidente aereo che aveva portato poi via anche il miglior amico del marito, Mark (Eric Dane).
Tutto ciò premesso, anche Justin Chambers ha deciso di lasciare Shonda Rhimes e la serie dopo 16 stagioni e mezzo. Un’anomalia che ha incuriosito. E ha incuriosito ancora di più vedere come gli autori – con la showrunner Krista Vernoff in testa, proprio lei che aveva ideato con la Rhimes i gloriosi inizi della serie – avrebbero potuto risolvere l’improvviso addio di Alex Karev.
Ci hanno provato. E le settimane interlocutorie tra l’annuncio della fine del rapporto tra Chambers e Shondaland e la puntata del definitivo farewell al personaggio, inizialmente negato, hanno mostrato la difficoltà di gestire un’uscita così pesante e repentina.
Il momento dell’addio è però arrivato ed è andato in onda giovedì 5 marzo 2020 negli USA con la puntata Leave a Light On. La scelta fatta ha diviso il pubblico e anche noi in redazione: chi ci segue sa che Grey’s Anatomy ha dato negli anni notevoli spunti per ragionare di scrittura seriale e di squali saltati. E così due di noi hanno deciso di ‘confrontarsi’ sull’addio di Karev. C’è chi pensa che sia stata una soluzione che tradisce un personaggio, chi invece che sia stata una trovata brillante per risolvere una situazione quasi impossibile. E vediamo in entrambe i casi perché.
Intanto partiamo dai fatti. E chi non ha visto o letto nulla della S16E16 di Grey’s Anatomy stesse molto alla larga.
BIG SPOILER ALERT
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Alex invia lettere a Meredith, Jo, Bailey e Webber annunciando loro che non sarebbe tornato al Grey Sloan Memorial perché rimasto in Kansas nella fattoria di Izzie per vivere con lei e con i suoi due gemelli, Eli e Alexis, che la ex moglie ha avuto 5 anni prima con gli ovuli da lui fecondati e congelati prima che venisse operata al cervello per l’asportazione di un tumore.
L’occasione per Alex di ritrovare Izzie era arrivata dal processo contro Meredith: in realtà Alex spiega che in fondo non aveva bisogno di una scusa per chiamarla. Voleva farlo. Quando l’ha sentita per chiederle una testimonianza a favore di Meredith e le ha chiesto se avesse figli, Izzie non gli ha mentito e gli ha detto di averne avuti due suoi.
Da qui la decisione di Karev di partire immediatamente per conoscerli. I bambini sono stati subito entusiasti e Alex è ora contento di poter avere tutto quello che non ha mai avuto e di poterlo dare ai suoi figli.
A Meredith chiede di non cercare di fargli cambiare idea, ma di andarlo a trovare per conoscere i nipotini; inoltre cerca di farle capire che lei non ha bisogno di nessuna persona, perché lei stessa è sempre stata la sua unica, vera persona.
A Jo chiede scusa: si augura che possa avere tutto quello che davvero merita, le lascia tutti i suoi beni e anche le quote dell’ospedale. Pur amandola per tutto quello che ha fatto per lui, sa che lei non potrà dirgli di stare lontano dai suoi figli. Lei sa cosa vuol dire non avere i genitori. Non avrebbe voluto farle del male, ma non ha (e non vuole) alternative.
Per la Bailey la lettera di Alex è l’occasione per convincere Ben che la scelta di accogliere Joey è la migliore: anche lui può diventare qualcuno con le giuste occasioni, così come Alex, che non aveva nulla in partenza ma che è riuscito a farcela grazie alla sua determinazione e a un miracolo.
Richard è quello che apparentemente se la prende di più: vorrebbe fargli cambiare idea perché sa che vuol dire amare due persone e rischiare di buttare tutto all’aria, ma sa anche che, se potesse, darebbe tutto per tornare indietro e vedere Maggie crescere.
E l’addio di Karev è tutto qui.
” title=”SPOILER +++ COME ESCE DI SCENA ALEX KAREV +++”]
Se siete arrivati fino a qui, vuol dire che volete sapere cosa ne pensiamo. E allora ecco le nostre opinioni: due posizioni diverse, ma solo due delle possibili riflessioni sull’addio di Alex Karev a Grey’s Anatomy.
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Chi scrive pensa che Alex che torna con Izzie equivalga a buttare via il miglior arco narrativo della serie. Da fragile sbruffone ferito dalla vita a solido professionista onesto nella professione e nei sentimenti, deciso a non tradire gli altri come invece tutti avevano fatto con lui, il personaggio di Alex era davvero quello che nel corso delle 16 stagioni era concretamente maturato. All’amore istintivo per Izzie si è arrivati gradualmente all’amore per un suo ‘specchio’, quella Jo Wilson che in fondo era un animale solitario e ferito dalla vita e dalle persone che avrebbero dovuto amarla, come lui.
Lasciandola per andare con Izzie e con i suoi figli, per completare quello che resterà per Jo sempre unfinished (parola cara alla Rhimes, cfr. l’addio di Ellis e Cristina), Alex fa così il peggior tradimento possibile a se stesso e al suo doppio. Fa a Jo quello che tutti hanno fatto con lui, anzi moltiplica l’effetto abbandono per la donna che si è affidata a lui sopra ogni cosa: figlia di una violenza, rifiutata dalla madre che ha preferito farsi un’altra famiglia, picchiata dall’ex marito, Jo si è nel tempo affidata ad Alex non senza diffidenza, per poi essere abbandonata a tradimento con una lettera, senza un minimo di contestualizzazione, di conflitto, di mediazione. Non torna.
In questo modo Alex torna, in un attimo, a essere l’animaluccio egoista ed egoriferito degli esordi, quello che pensa solo alle proprie esigenze. Un personaggio che così come era stato inserito – in corsa, per dare un conflitto al gruppo – non poteva durare molto e che infatti è stato progressivamente fatto evolvere, con misura, gradualmente e in maniera convincente.
Fino a ieri.
Cosa avrei preferito? Al (finto) lieto fine, avrei preferito un addio più drammatico, ma decisamente più epico, lo stesso che Shonda e Krista sembrano suggerire a inizio puntata: avrei preferito un suicidio. Un atto sì egoista, ma magari giustificabile con la storia della sua famiglia. Una diagnosi di schizofrenia o di una malattia degenerativa poteva essere uno spunto, magari quell’Alzheimer che è stato un topos delle prime stagioni e che poteva tornare nella storia sotto forma di una nuova ricerca di Meredith, motivata dal suicidio dell’amico. Un’occasione anche per reintrodurre il tema della malattia prima della fine della serie, che mi aspetto veda Meredith ammalarsi come la madre (perché io questo mi aspetto come series finale). Insomma, potevano portare Alex ad allontanarsi da tutto, a morire da solo per non far vivere a Jo, da moglie, quello che lui aveva dovuto vivere da figlio o per evitarle il dolore di una malattia incurabile da affrontare giorno per giorno. Un atto egoista, certo, ma anche generoso per certi aspetti.
Non sarebbe stata una soluzione più improvvisa della fiaba con Izzie.
E invece abbiamo assistito all’ennesima puntata celebrativa, all’ennesimo best of delle vere stagioni di una serie che ormai non sa più cosa dice e a chi. Abbiamo seguito una puntata tutta voice over, tutta dedicata a quella storia d’amore di Izzie e Alex che si è interrotta senza degne spiegazioni narrative ormai una decina di anni fa, e alle immagini in slow motion di due bambini sconosciuti spacciati come i gemelli di Izzie e Alex.
L’unica cosa che ho apprezzato è il cap da cui scrive Alex, con un bel 666, come è giusto per Evil Spawn. Difficile d’altro canto non notare la Harper Road in cui vive Meredith a Seattle: proprio non riusciamo a uscirne… Jo, intanto, è sempre più l’erede di Meredith.
A questo punto l’unico modo per riscattarsi e andare avanti è far uscire Derek dalla doccia.
Giorgia Iovane
” title=”SPOILER +++ PERCHE’ QUESTO ADDIO DI ALEX E’ TUTTO SBAGLIATO +++”]
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“Per me vedere Karev tornare alle origini era la miglior storia possibile […] quindi non bisogna essere tristi. E come dice la nostra temeraria guida (la regista e attrice Debbie Allen) guardiamo avanti e celebriamo gli attori, gli sceneggiatori e tutto lo staff” voglio partire da qui, dalle parole pubblicate su Instagram da Ellen Pompeo dopo la messa in onda dell’episodio e le inevitabili reazioni negative (basti pensare che in un sondaggio di Tvline il 56% dei votanti ha odiato l’episodio).
Mettiamoci per un attimo nei panni di chi lavora per mesi a una serie, pianifica un determinato sviluppo per i personaggi e soprattutto per Jo che arrivava da tutta quella storyline così distruttiva e così personalmente coinvolgente, e si ritrova con un pilastro della serie che decide semplicemente di…scomparire. Ovvio che non sappiamo bene tutte le dinamiche interne, da quanto più o meno Krista Vernoff e soci sapessero della decisione di Justin Chambers ma a guardare lo sviluppo degli archi narrativi tutto lascia pensare che sia stato anche per loro qualcosa di improvviso. Ti ritrovi all’improvviso senza un personaggio e devi provare ad andare avanti.
E allora va bene così.
Provi a trovare una soluzione che non faccia crollare improvvisamente tutti i personaggi e la serie stessa in un buco nero depressivo da cui sarebbe difficile uscirne (e si mi riferisco alla soluzione della mia collega). E anche qui torna in gioco quanto detto nelle scorse settimane dalla showrunner riferendosi alla necessità di trovare un modo che permetta anche a Jo di superare l’abbandono nonostante quanto ha vissuto.
Alex torna alle origini, all’amore per Izzie che è sempre stato ingombrante nella sua vita. Ma soprattutto sceglie quei figli che non sapeva di avere ma che non vuole abbandonare come è stato abbandonato lui in passato. E l’uso dei figli è fondamentale per capire la scelta perché unisce tutti (o quasi), perchè sia Alex che Jo sono cresciuti in case-famiglia, senza veri riferimenti familiari e chi, nonostante tutto l’amore e la sofferenza, potrebbe capire il desiderio di un padre di non abbandonare i figli se non Jo? Perché Meredith deve crescere i suoi tre figli senza Derek, perché Miranda ha appena perso un figlio trovandone un altro in modo inaspettato, perché Richard ha perso l’occasione di veder crescere una figlia.
Le lettere inviate al nucleo fondativo dello show, a chi c’era fin dalle origini è un modo per richiamare al passato glorioso della serie, per stuzzicare la memoria di chi c’era o di chi ha appena recuperato la serie. Una puntata interamente dedicata al personaggio, un omaggio nonostante la separazione non consensuale, necessario ma non dovuto.
Quale sarebbe stata la soluzione ideale? Impossibile dirlo, forse non esiste e non esisterà mai. Sicuramente Alex Karev ci mancherà. Su questo penso che siamo tutti d’accordo.
” title=”SPOILER +++ PERCHE’ QUESTO ADDIO DI ALEX E’ IL MIGLIORE POSSIBILE +++”]