Grey’s Anatomy 17: “Ecco come ci siamo reinventati con il Covid”
Grey’s Anatomy, intanto, torna su La7 lunedì 5 con la stagione 16, inedita in chiaro: la stagione 17 debutta su ABC il 12 novembre 2020.
Sui social circola una prima foto di Grey’s Anatomy 17 e l’immagine di Meredith Grey (Ellen Pompeo) con casco protettivo e iPhone rosso (lo stesso dalla morte di Derek, diciamolo) ha subito portato i telespettatori nel clou della nuova stagione, ovvero il Grey+Sloan Memorial Hospital alle prese con il Covid-19.
Che la pandemia sia al centro di questa stagione è ormai noto e Krista Vernoff, showrunner della serie ABC, rivendica con orgoglio quanto si sta facendo in scrittura e in produzione per garantire uno show al livello delle precedenti stagioni, garantendo però tutte le misure di sicurezza necessarie per tutelare cast e crew.
“Stiamo riscrivendo le regole della produzione televisiva. Stiamo davvero ricoluzionando tutto quello che si sa sul come fare tv”
dice entusiasta la Vernoff a Variety, che ha raccolto una sua intervista all’indomani del rilascio della prima foto ufficiale di Grey’s Anatomy 17. Da cosa derivi tanta ‘autostima’, che è pur sempre un tratto caratteristico della famiglia di Shondaland e che si è ‘aggravato’ con la conquista della palma di serie medical più longeva della storia della tv, si intuisce da quello che la showrunner ha raccontato del backstage.
Intanto si procede alla realizzazione delle nuove puntate, nonostante i massicci protocolli anti-Covid abbiano rallentato notevolmente la produzione con un giorno sul set in più per ridurre le ore quotidiane di riprese (passando da turni di 12 ore su 9 giorni a 10 giorni da 10 ore ciascuno), mentre le misure di sicurezza impongono il silenzio in sala trucco e parrucco (con la crew che indossa sempre le mascherine), l’uso di mascherine e visiere sul set anche per gli attori durante le prove e tra una scena e un’altra: volto libero solo durante le riprese, quindi. Anche gli spazi rela sono stati distanziati, come mostrano le foto che lo stesso cast ha postato sui social.
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Cambiano anche alcuni elementi tecnici, come le lenti delle telecamere, scelte per dare la sensazione che gli attori siano più vicini di quanto davvero non siano. E bisognerà anche abituarsi a scene meno concitate e meno ‘emergenze’ collettive: una delle caratteristiche dello show infatti sono le salette d’emergenza piene di gente impegnata a salvare vite, che si muovono da una parte all’altra, e le sale operatorie piene di medici e infermieri. Ecco, questo non potrà avvenire nelle forme e nei modi cui siamo abituati.
“Cambierà la percezione dello show, cambierà anche il ritmo dello show… Stiamo cambiando tutto e sono orgogliosa di quanto stiamo facendo”
dice la Vernoff. E dire che proprio la showrunner aveva pensato di mettere da parte il Covid nella stagione 17, convinta che la gente non volesse sentir parlare di pandemia anche in tv. Ma qualcuno dello staff di scrittura – per la precisione la co-executive producer Lynne E. Litt – ha fatto sommessamente, e giustamente, notare che questa è LA storia medica per eccellenza e che ignorarla sarebbe stata folle. A darle sostegno anche i consulenti medici alla sceneggiatura: qualcuno di loro ha lavorato in prima linea contro la pandemia e ha sottolineato come Grey’s Anatomy avesse una precisa responsabilità, quella di raccontare uno dei grandi momenti di svolta della storia della medicina”.
Da metà novembre, quindi, vedremo come Meredith & Co. affronteranno l’emergenza Coronavirus. Il pubblico italiano, invece, potrà seguire in prima tv in chiaro le puntate della stagione 16 da lunedì 5 ottobre alle 21.15 su La7.