Lo sapevamo già dall’estate scorsa, ma con un post su Instagram Ellen Pompeo l’ha ribadito: la stagione 19 di Grey’s Anatomy segna la sua (quasi) totale uscita di scena dalla serie. Il personaggio di Meredith Grey, protagonista a tutti gli effetti della serie -che non ha caso porta il suo nome- è pronto a compiere un nuovo passo nella sua vita ed a salutare tutti i suoi colleghi del Grey Sloane.
Possiamo rassicurarvi sul fatto che Ellen Pompeo resterà comunque legata alla serie, non solo come produttrice esecutiva, ma anche come voce narrante degli episodi. Meredith, insomma, non sarà presente fisicamente ma lo sarà con la voce: uno stratagemma che ricorda un po’ quello di Mary Alice (Brenda Strong) in Desperate Housewives, personaggio che non interagiva direttamente con le protagoniste ma ne narrava le vicissitudini.
L’episodio clou andrà in onda il 23 febbraio 2023 negli Stati Uniti (da noi, quindi, sarà disponibile intorno a marzo su Disney+, dove sta uscendo settimanalmente la diciannovesima stagione): ma già adesso possiamo pensare a quale futuro potrebbe avere il medical drama più longevo della storia della tv.Perché in passato si è parlato tante volte della fine di Grey’s Anatomy, e tante volte Shonda Rhimes ha ammesso di aver scritto quelli che sarebbero potuti valere come finali di serie e che, invece, con l’arrivo dell’accordo per il rinnovo sono diventati finali di stagione. E se ora fosse davvero giunta l’ora della fine?
Va detto che Grey’s Anatomy resta un prodotto preziosissimo per la Abc, nonostante i numeri registrati dagli ascolti siano lontanissimi da quelli delle prime stagioni: per farvi un’idea, dagli oltre dieci milioni di telespettatori ad episodio dei primi anni -quando va ricordato, la tv viveva un’altra era, lontana dallo streaming- si è passati ai 3/4 milioni delle ultime stagioni. Numeri a cui vanno aggiunte le visualizzazioni delle piattaforme ufficiali che hanno i diritti di distribuzione della serie.
Grey’s Anatomy è un prodotto che la Abc cercherà di salvaguardare anche per il valore che ha acquisito in questi anni, cercando di uscire dalle solite dinamiche sentimentali interne all’ospedale (dinamiche che, però, non mancano mai) e di raccontare anche le condizioni della sanità americana, i cambiamenti della società e tutte quelle battaglie di cui Shonda Rhimes si è fatta portavoce in questi anni.Ma come potrebbe proseguire Grey’s Anatomy? Un indizio di quella che potrebbe essere un’idea del network per salvare una serie che inevitabilmente dovrà fare a meno della sua protagonista potremmo averlo avuto proprio negli episodi della diciannovesima stagione.
-ATTENZIONE: SPOILER-
In questa stagione abbiamo infatti scoperto che Zola (Aniela Gumbs), figlia di Meredith e Derek (Patrick Dempsey), ha un intelletto superiore alla media, tanto da subire attacchi di panico per l’incapacità di dare il giusto sfogo alla sua intelligenza. Da qui, il desiderio di Meredith di portarla a studiare in una scuola speciale a Boston. Il che vuole dire, come avrete capito, lasciare Chicago.
La chiave per far continuare Grey’s Anatomy all’insegna in qualche modo della protagonista potrebbe essere proprio effettuare un passaggio di testimone da madre a figlia, ovvero rendere Zola la nuova protagonista, in una sorta di sequel/reboot della serie. La super intelligenza della ragazza, ora adolescente, potrebbe portarla a bruciare le tappe ed a laurearsi in Medicina prima del previsto (come la zia Maggie –Kelly McCreary-) e, perché no, iniziare l’internato proprio al Grey Sloane, come fece la madre.
La strada intrapresa dagli sceneggiatore, sebbene ovviamente non dichiarata in modo esplicito, sembra essere questa. Una strada abbastanza ovvia, ma l’unica che potrebbe garantire al pubblico una continuità con il passato della serie, senza tradirne la mitologia e, piuttosto, lasciando aperto uno spiraglio per il ritorno di altri storici personaggi.
Per far sì che ciò accada, sarebbe necessario un salto temporale di qualche anno, in modo da avere una nuova Dr.sa Grey. Una sfida non impossibile per gli sceneggiatori della serie, che con i salti temporali hanno già giocato in passato (ed a volte combinando qualche pasticcio).
Chissà se sarà questo il futuro del Grey’s Anatomy post-Pompeo: dubitiamo che sia la Abc che Rhimes dicano facilmente addio ad una macchina come questa. Cambiare il pilota alla guida potrebbe essere la soluzione ad un dilemma su cui i fan si interrogano da tempo.