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Grazie dei Fiori, stavolta non era il caso di disturbarsi

La prima puntata del programma musicale di Pino Strabioli, dedicata ai tormentoni estivi, si rivela una versione al rallentatore di Techetechetè.

pubblicato 15 Settembre 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:47

  • 20.37

    Riecco Pino Strabioli e Gino Castaldo, con quest’ultimo che ci rivela i segreti del tormentone estivo: ripetizione e ritmo.

  • 20.39

    La parola tormentone deriva dall’inglese “earworm”, ci dice Castaldo, che significa “verme nell’orecchio”. Intanto, una rassegna di tormentoni d’antan, da Guarda come dondolo di Edoardo Vianello a Sul cucuzzolo della montagna di Rita Pavone.

  • 20.41

    Castaldo dice che giravano anni fa delle persone che sceglievano sempre la stessa canzone nel juke-box, probabilmente per promuoverla.

  • 20.42

    Capitolo twist: la parola entra nei tormentoni estivi con “Saint-Tropez” di Peppino Di Capri. E come direbbe qualcuno, moseca!

  • 20.43

    Pino Strabioli affronta il tema della macarena con Castaldo. Il giornalista scopre a Gerusalemme una cover della macarena. E vengono mostrati i Los del Rio a Carramba del 1995. Bei tempi.

  • 20.47

    Castaldo dice che solo Despacito ha raggiunto il successo di Macarena.

  • 20.48

    Ma è arrivato il momento di ricordare Aserejè delle Las Ketchup, viste l’ultima volta a Sanremo 2004 con Danny Losito. Strabioli chiede il significato di quella parola, come se non se ne fosse mai parlato. Castaldo scherza: “Qualcuno parla di messaggio satanico, magari è vero”.

  • 20.49

    Strabioli osa, scomodando Dario Fo: “Sembra un grammelot moderno”. Ma era un assist a Castaldo per introdurre “Prisencolinensinainciusol”.

  • 20.51

    La Crusca si è occupata di “Andiamo a comandare”, in quanto il verbo andare va collegata a verbi di movimento. Castaldo: “Ma sembra il caso di scomodare la Crusca?”. Finora il programma non sta dando alcun valore aggiunto rispetto al solito.

  • 20.53

    Castaldo legge il testo di “Finchè la barca va”, soffermandosi sul doppio senso del cancello. Anche questo è abbastanza noto. Manca solo l’esegesi di Gelato al cioccolato.

  • 20.56

    Direttamente da Alta pressione del 1962, Mina con Tintarella di luna. L’invenzione è di Franco Migliacci. Canzone del 1959, dieci anni prima dell’allunaggio.

  • 20.57

    Ma è subito il momento della cover de Nel blu dipinto di blu dei Gipsy Kings. Anche loro visti l’ultima volta a Sanremo 2004 con il figlio di Modugno in gara.

  • 20.58

    Un altro tormentone astrale: Figli delle stelle di Alan Sorrenti.

  • 21.00

    Anche Battiato ha fatto il suo tormentone: Summer on a Solitary Beach. Castaldo dice che Battiato, sentendo cantare la gente ad un suo concerto, chiese loro di sussurrare.

  • 21.01

    Non poteva mancare ovviamente Un’estate al mare di Giuni Russo, della quale due giorni fa è stata ricordata la scomparsa, avvenuta nel 2004. Si tratta di un pezzo d’avanguardia per Castaldo, in quanto è lei a fare i gabbiani. Non possiamo che concordare.

  • 21.03

    Il critico racconta che Giuni Russo non riuscì a uscire da questa canzone, che divenne una trappola.

  • 21.04

    Di Giuni Russo viene proposta anche Una vipera sarò. Ecco, queste sono le proposte che avremmo voluto dall’inizio.

  • 21.07

    Torniamo all’estero con Kylie Minogue e I can’t get you out of my head. Se non la ricordate, è quella che faceva “la la la, lalla la la là …”.

  • 21.09

    Tuffo negli anni Ottanta con i tedeschi Kraftwerk: Pocket Calculator è il brano.

  • 21.10

    Ci spostiamo di un decennio con gli Aqua e il tormentone Barbie girl. Ma è Grazie dei fiori o Techetechetè?

  • 21.12

    “E’ qui che si sciolgono i ghiaccioli”, chiede Strabioli. “Nella canzone dopo”, dice Castaldo. Non si capisce se sia stato un errore del conduttore, di solito molto attento, o un modo per introdurre California Gurls di Katy Perry.

  • 21.13

    Lady Gaga è l’artista che più ha insidiato Madonna, “anche se ora Madonna ha rimesso a posto le cose”. Poker Face è il suo tormentone.

  • 21.16

    Nel 1978 a Discoring Gianni Boncompagni presenta i Boney M., che cantavano “Ma Baker”.

  • 21.17

    Un’altra “anti-Madonna” per Castaldo è stata Shakira con Waka Waka, colonna sonora dei Mondiali 2010 in Sudafrica.

  • 21.18

    “Basta con questa musica che viene da lontano”, dice Pino Strabioli in un inedito impeto sovranista. Ma era un modo per incontrare Johnson Righeira, metà dell’omonimo duo che ha spopolato con Vamos a la playa.

  • 21.19

    Johnson rivela di essersi ispirato a Mina, Tony Dallara,

  • 21.21

    Johnson ha conosciuto il suo collega a scuola, grazie a una bocciatura. Un altro loro successo è No tengo dinero.

  • 21.22

    Ma il loro punto più alto è la vittoria al Festivalbar 1985 con L’estate sta finendo, definita “una canzone di grande malinconia”. Sul lato B esiste la versione al piano di Rocco Tanica.

  • 21.37

    L’anno dopo il duo si presenta a Sanremo con Innamoratissimo. Peccato però che l’intervista sia già finita. Anzi, è finito proprio il programma. Strabioli lancia il documentario sul ponte Morandi di Genova. A tal proposito ecco Paolo Conte in Genova, da Grazie dei fiori di marzo 2019. Castaldo: “In realtà Conte a Sanremo ci era andato, col Premio Tenco”. A domenica prossima.

Ma chi gliel’ha fatto fare a Pino Strabioli di debuttare a settembre? Il bravissimo e garbato conduttore era solito sbarcare su Rai 3 con Grazie dei fiori in prossimità del Festival di Sanremo, intervistando i protagonisti che avevano calcato il palco del teatro Ariston, configurandosi quasi come un periodo dell’Avvento del Natale televisivo per eccellenza.

Stavolta tuttavia, con Sanremo ancora lontano, Strabioli si è avventurato in una puntata sui tormentoni estivi della quale non si sentiva affatto il bisogno, soprattutto in un periodo nel quale i telespettatori hanno potuto fare scorpacciate di Techetechetè. E infatti la prima puntata del suo programma sembrava il cugino povero della trasmissione dell’access prime time di Rai1, con Gino Castaldo che non è riuscito a dare alcun valore aggiunto: dell’insensatezza di Aserejè sapevamo già, della Macarena non c’era molto da dire e con un argomento del genere era ovviamente d’obbligo tirare in mezzo Despacito. Interessanti invece alcune proposte, come la poco nota Una vipera sarò di Giuni Russo.

Molto meglio l’intervista a Johnson Righeira, metà del duo omonimo L’estate sta finendo. L’uomo rivela che il suo tormentone era in realtà una canzone malinconica, anche se l’artista ammette che non si può percepire per via dell’arrangiamento piuttosto allegro. La malinconia viene restituita invece dalla stessa canzone su lato b del relativo disco, suonata al piano da Sergio Conforti, oggi noto come Rocco Tanica.

Grazie dei Fiori, anticipazioni puntata 15 settembre 2019

Di solito lo vediamo fare capolino con il suo Grazie dei Fiori a poche settimane dall’inizio del Festival di Sanremo, ma un po a sorpresa Pino Strabioli torna stasera alle 20.30 su Rai3 per parlarci di un argomento abbastanza stagionale: i tormentoni estivi (in inglese “earworm“).

Per farlo, il simpatico conduttore si farà aiutare dal fido Gino Castaldo, critico musicale di lungo corso su Repubblica, e da Johnson Righeira, metà del gruppo omonimo che solo due sere fa era stato imitato a Tale e Quale Show da Gigi & Ross.

 

Grazie dei Fiori: dove seguirlo

Grazie dei Fiori andrà in onda alle 20.30 su Rai3 ma è disponibile anche su Raiplay selezionando il livestreaming della terza rete.

 

 

Grazie dei Fiori: Second Screen

La trasmissione non dispone di canali social, ma potete sempre fare riferimento a Rai3, presente su Facebook, Twitter e Instagram.